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Corsi e ricorsi

Riuscirà il sequel di Temple Run a superare il clamoroso traguardo dei 170 milioni di download?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   21/01/2013

Per fare un blockbuster spesso bastano un'idea semplice ma efficace e un minimo contorno tecnico, il che descrive in modo più o meno preciso la natura di Temple Run, l'endless run con visuale in terza persona di maggior successo su App Store e Google Play. Realizzato da Imangi Studios e pubblicato nell'agosto 2011, il gioco ha adottato fin da subito il formato freemium, mettendoci nei panni di un esploratore in stile Indiana Jones che si trova appunto a fuggire da un antico tempio mentre viene inseguito da un'orda di scimmie malintenzionate.

Corsi e ricorsi

La corsa verso la salvezza dura però all'infinito e viene resa più complessa non solo dal progressivo aumento della velocità, ma anche dalla presenza di ostacoli, trappole, baratri e rapidi cambi di direzione che richiedono un nostro intervento. Con Temple Run 2 la situazione è cambiata di poco, diciamo: il nostro alter ego avventuriero deve anche in questo caso fuggire dalla furia di una creatura minacciosa (ben più delle scimmiette del primo episodio, bisogna dirlo) e dunque saltare, scivolare e "svoltare" all'occorrenza; muovendosi però in uno scenario decisamente più grazioso rispetto a ciò a cui eravamo abituati, che non solo scorre in modo molto fluido ma offre panorami suggestivi, arricchiti da un buon design e da una certa attenzione ai dettagli. Poco importa che la drawing distance sia modesta e talvolta si verifichino palesi episodi di pop-up, il miglioramento del comparto tecnico è sostanziale e registra un'unica defezione rispetto al gioco originale, ovvero un'inquadratura che non segue più il personaggio durante la scivolata, perdendo qualche punto sotto il profilo della spettacolarità.

Tutto ciò che è cambiato

Chiaramente prendere il primo Temple Run e vestirlo di nuovo non era l'unica intenzione dei ragazzi di Imangi Studios, che hanno cercato - pur operando scelte ampiamente conservative - di arricchire l'esperienza aggiungendo qualche nuovo elemento.

Corsi e ricorsi

Vanno viste in tal senso le pur brevi traversate lungo "ponti" di corda, una connotazione del percorso molto più accidentata e meno lineare rispetto al passato, nonché le fasi in cui il nostro personaggio entra in una cava e, a bordo di un carrello, deve evitare i bivi ciechi e bilanciare il peso sulle rotaie così da non precipitare durante le curve più difficili. Non siamo grandi fan del controllo via accelerometro, che peraltro non può essere regolato in termini di sensibilità, ma si tratta di uno dei capisaldi della serie e giustamente gli sviluppatori non hanno voluto rinunciarvi per questo secondo episodio. Assenti ingiustificati, invece, i "tiri al bersaglio" presenti nello spin-off basato sul film d'animazione "Ribelle - The Brave", che contribuivano a rendere l'azione un minimo più varia. L'unico momento in cui ci viene chiesto di effettuare un tocco centrale sullo schermo (doppio, in verità) è quando la barra sulla sinistra si riempie grazie alla raccolta di un certo numero di monete, consentendoci di utilizzare uno dei poteri speciali selezionabili nella schermata delle opzioni, accessibili man mano che saliamo di livello. L'impressione, inoltre, è che l'incidenza degli elementi freemium sia meno stringente rispetto all'originale Temple Run, cosa che ci consente di sbloccare nuovi personaggi (che però si distinguono solo per l'aspetto, in pratica) e di migliorare le loro "abilità" spendendo la valuta virtuale, che viene elargita con discreta facilità. A ogni game over è infine possibile riprendere la partita tramite l'impiego di una gemma e magari puntare al record, ma neppure tale possibilità viene preclusa a chi non ha intenzione di ricorrere agli in-app purchase. Insomma, correre su iOS di questi tempi si rivela una pratica poco costosa, praticamente gratuita.

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.0)
Terminale utilizzato: iPhone 4S
Prezzo: Gratuito
Multiplayer.it
7.4
Lettori (48)
7.2
Il tuo voto

Temple Run 2 si pone prevedibilmente come un "more of the same". La strategia conservatrice di Imangi Studios è giustificata dallo straordinario successo del primo episodio, il cui gameplay andava dunque arricchito ma non stravolto, così da evitare pericolosi fraintendimenti con la numerosissima fan base. Il risultato finale è un endless run semplice e divertente, che si lascia giocare con piacere e che propone qualche simpatica variazione sul tema (vedi le sezioni all'interno della cava), puntando peraltro su dinamiche freemium tutt'altro che stringenti. Il rovescio della medaglia è appunto rappresentato da un'esperienza che non ha molto da dire a chi ha già spremuto l'originale Temple Run, e che troverà ben poche novità ad attenderlo con questo sequel.

PRO

  • Grafica decisamente migliorata
  • Controlli touch pressoché perfetti
  • Qualche simpatica variazione sul tema...

CONTRO

  • ...ma era lecito aspettarsi di più
  • Comandi tilt non regolabili
  • Pessimi effetti sonori