75

Turtle Beach Ear Force PX4

Compatibili con tutte le piattaforme, PlayStation 4 e Xbox One incluse, ecco le Turtle Beach Ear Force PX4

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   07/01/2014

L'annosa ricerca del miglior paio di cuffie per le nostre esigenze videoludiche continua, ma spunta il tradizionale "nuovo sfidante" che potrebbe convincere un bel po' di persone a provare i prodotti targati Turtle Beach, specie chi possiede più sistemi da gioco e desidera un dispositivo unico che sia compatibile con tutti.

Turtle Beach Ear Force PX4

Stiamo parlando delle Ear Force PX4, un headset wireless virtualmente universale che introduce alcune importanti novità e viene proposto a un prezzo che si pone esattamente a metà strada tra la fascia economica e la fascia alta, ovvero 149,90 euro. Tirate fuori dalla confezione, che include cavi per ogni occasione, le cuffie si rivelano subito molto comode, dotate di una imbottitura sufficiente a reggere le sessioni più lunghe senza gravare in modo fastidioso sulla testa, nonché di padiglioni molto ampi, da 50 millimetri di diametro, che circondano completamente le orecchie e dunque forniscono anche un certo grado di isolamento acustico. Le novità a cui abbiamo accennato in apertura si concretizzano in particolare nelle dimensioni davvero ridotte del trasmettitore wireless, che misura pochi centimetri e va dunque a sostituire i dispositivi a cui siamo stati abituati finora, non solo grandi ma dotati anche di alimentatori a corrente che rappresentano un ulteriore impiccio. Nel caso delle PX4, il trasmettitore non solo vanta dimensioni e peso contenuti, ma si alimenta via USB: basta collegarlo a una delle porte libere della nostra console o del PC, senza bisogno di altro.

Le Ear Force PX4 sono cuffie wireless universali comode e ben costruite, con tante funzioni interessanti

La perfezione non è di questo mondo

Cominciamo con una tirata d'orecchi: il "manuale" incluso nella confezione delle Ear Force PX4 è largamente incompleto e mancano le informazioni relative ai segnali acustici e visivi che le cuffie emettono nelle varie situazioni, ad esempio per confermare l'avvenuta sincronizzazione con un dispositivo. Anche la tanto sbandierata compatibilità nativa con PlayStation 4 si scontra con la mancanza della relativa sezione nel quickstart cartaceo, tanto che bisogna cercare in rete per capire esattamente come funziona l'abbinamento con la nuova console Sony.

Turtle Beach Ear Force PX4

C'è da dire, inoltre, che la disposizione dei tasti risulta poco comoda e intuitiva, tanto che anche dopo qualche ora di utilizzo è possibile confondere un pulsante con un altro: sono troppi e troppo ravvicinati, serviva un'organizzazione migliore. Un altro limite delle PX4 riguarda la loro caratteristica di cuffie universali e il peculiare uso del Bluetooth, che in pratica serve soprattutto per rispondere alle telefonate mentre si gioca ma viene utilizzato poco e male in ambito ludico, collegandosi a PlayStation 3 come headset riconosciuto ma non a PlayStation 4 (provateci e vi dirà che il protocollo non è supportato). In quest'ultimo caso, così come per Xbox 360, bisogna infatti utilizzare non solo il trasmettitore wireless ma anche un jack audio (incluso nella confezione) da collegare al controller. È chiaro che poter collegare le cuffie via Bluetooth laddove possibile, senza bisogno di ulteriori cavi, avrebbe legittimato ulteriormente il prodotto agli occhi degli utenti più esigenti; quelli che, nello specifico, di fronte a questo inconveniente potrebbero tranquillamente decidere di aspettare l'uscita di un nuovo modello che includa tali caratteristiche, o di un aggiornamento che le abiliti. L'ultimo problema che abbiamo rilevato, se di problema si può parlare, riguarda la qualità dell'audio e la tendenza a riprodurre in modo cristallino soprattutto le frequenze medie, mettendo un po' da parte il restante spettro sonoro. Non è un caso: i designer di Turtle Beach hanno evidentemente pensato di rendere al meglio i dialoghi e la chat vocale, ma il risultato finale taglia fuori ambiti d'uso che da un prodotto di questa fascia sarebbe stato lecito aspettarsi.

Un paio di cuffie per unirli

Terminato l'elenco dei difetti, vediamo invece quali sono i pregi delle Ear Force PX4. Abbiamo già parlato delle dimensioni contenute del trasmettitore wireless e della comodità delle cuffie, fattore fondamentale per le sessioni di gioco più lunghe, ma bisogna sottolineare anche la presenza di diversi preset per la gestione dell'audio e, soprattutto, del supporto per il Dolby Surround virtuale.

Turtle Beach Ear Force PX4

Si tratta di una tecnologia che ormai conosciamo bene e che viene utilizzata da una gran numero di headset per simulare l'audio multicanale, traducendone i segnali in modo da aggiungere riverbero o una particolare equalizzazione laddove necessario, fornendo così una suddivisione spaziale dei suoni. I risultati in tale frangente sono buoni, forse non al top ma decisamente adeguati al tipo di prodotto, che racchiude in effetti un gran numero di caratteristiche in un'unica soluzione. Nell'uso con i giochi questa feature risalta in modo evidente, rendendo l'esperienza più coinvolgente e intensa, cosa non da poco. Ottima l'autonomia, che grazie alla batteria dura fino a quindici ore e non costringe dunque a ricariche continue, che vanno effettuate anch'esse via cavo USB. Va infine ribadito il valore della compatibilità universale: le Ear Force PX4 si collegano con qualsiasi cosa abbia un'uscita ottica, utilizzando eventualmente un adattatore, e consentono dunque di far riferimento a un unico prodotto laddove si possiedano varie console differenti.

Conclusioni

PRO

  • Comode e robuste, ottima autonomia
  • Il virtual surround funziona bene
  • Si possono usare con tante console differenti...

CONTRO

  • ...ma il collegamento richiede spesso cavi extra
  • Suono generalmente "medioso"
  • Disposizione dei tasti discutibile, uso poco intuitivo