10

Allineali tutti!

Un coloratissimo e spensierato puzzle game in compagnia dei mostriciattoli più amati del mondo

RECENSIONE di Christian Colli   —   17/03/2014

Il brand di Nintendo e Game Freak in tutti questi anni - che per chi avesse perso il conto sono ben diciotto - ha generato tonnellate di spin-off di ogni genere, ma tra quelli che abbiamo preferito rientrano sicuramente i più atipici: non gli RPG tipo Pokémon Ranger o Pokémon Mystery Dungeon, ma i bizzarri ibridi come l'ancora divertentissimo Pokémon Pinball e il simpatico Pokémon Link! Quest'ultimo, datato 2006, fu sviluppato da Genius Sorority e, a differenza dei vari Pokémon Colosseum realizzati dalla stessa società, sorprese proprio per la sua formula da puzzle game che si manteneva comunque fedele allo spirito collezionistico del franchise. A distanza di otto anni, Genius Sorority e Nintendo ci riprovano con un sequel vero e proprio che, grazie a qualche novità, si è rivelato un passatempo altrettanto divertente e tutt'altro che superficiale. I fan di Pikachu e soci sono avvisati!

Pokémon Link: Battle! è un divertentissimo puzzle game pieno di livelli da giocare e mostri da catturare

Tetris col Pikachu

Allineali tutti!

Dapprincipio Pokémon Link: Battle! può anche essere piuttosto confusionario, più che altro perché mescola varie meccaniche in termini di gameplay senza spiegarle in modo esauriente. I tutorial che inframmezzano i primi stage sono infatti abbastanza superficiali, e per capire bene come giocare è consigliabile dare un'occhiata alle spiegazioni più approfondite nell'apposito menu. Oppure leggere le prossime righe: nonostante sia uno dei quei titoli che è più facile giocare anziché spiegare, proveremo comunque a darvi un'idea delle sue peculiari meccaniche. Tanto per cominciare, lo scenario è un'isola divisa in tredici ambientazioni le quali, a loro volta, si dividono ciascuna in sei stage. Non tutte le ambientazioni sono accessibili fin da subito e non tutte si sbloccano nello stesso ordine, tuttavia l'obiettivo è sempre lo stesso: catturare i pokémon che incontreremo in ogni stage. Ciascun stage, infatti, propone determinati pokémon in un ordine ben preciso, più altri "segreti" che si incontrano solo soddisfacendo determinate condizioni. Per catturare un pokémon dovremo azzerare i suoi punti di vita, il che ci porta allo schermo inferiore della console. Lì vediamo infatti la tipica griglia da puzzle game "match 3", piena di faccine che raffigurano vari tipi di pokémon.

Allineali tutti!

L'idea basilare è semplice: allineando tre pokémon uguali, in verticale o in orizzontale, li faremo scomparire, con due conseguenze: primo, le caselle svuotate saranno colmate dalla caduta di quelle soprastanti e, secondo, il pokémon rappresentato dalle faccine allineate attaccherà letteralmente quello che stiamo sfidando, infliggendogli dei danni. È possibile anche allineare fino a sei pokémon alla volta, e da cinque in poi gli attacchi portati dal pokémon in questione colpiranno più bersagli, utile nel caso si stia combattendo contro più di un pokémon contemporaneamente. Infine, c'è il Link Time che si attiva dopo aver eliminato consecutivamente almeno una fila di tre e di quattro pokémon: durante questo temporaneo momento di vantaggio potremo creare combinazioni da due pokémon soltanto, eliminandone quindi sempre di più e sempre più velocemente, magari fino a svuotare del tutto la griglia per incrementare sostanzialmente il bonus ai danni inferti dal pokémon in attacco. Tra una combinazione di caselle e l'attacco del pokémon in questione, infatti, c'è un brevissimo lasso di tempo che ci permetterà di eliminare altre caselle incrementando la potenza dell'attacco con ogni nuova combo. Fin qui, Pokémon Link: Battle! sembra proprio un puzzle game del tutto accademico e dobbiamo ammettere che all'inizio abbiamo anche storto il naso di fronte alla ripetitività dei primi, semplicissimi stage. Ma l'apparenza inganna...

L'effetto 3D

Assente. Viva la sinteticità.

Chi si ferma è perduto

Il primo colpo di scena, per così dire, è rappresentato dal primo dei tre slot di supporto, il quale si sblocca all'inizio della terza zona. In pratica, tutti i pokémon catturati vanno a colmare il nostro PokéDex, proprio come in un vero gioco della serie, e possono essere "equipaggiati" negli slot di supporto che, sostanzialmente, servono a far comparire nella griglia anche i pokémon che vogliamo noi e non solo quelli previsti dallo stage. Il motivo è semplice: in Pokémon Link: Battle! subentra il rapporto di forza tra i diversi tipi di mostriciattoli, sicché una combinazione di pokémon di fuoco infliggerà più danni a un tipo erba mentre un pokémon roccia ne riceverà meno da un attacco elettro e così via.

Allineali tutti!

Considerata la predominanza di pokémon di un certo tipo in ogni stage, la possibilità di far scendere in campo i pokémon dell'elemento opposto tramite gli slot di supporto ci offre un piccolo vantaggio fin dall'inizio della partita. Come se non bastasse, alcuni pokémon sono capaci di addormentare, paralizzare o stordire il bersaglio, permettendoci quindi di arginare i suoi assalti. Anche noi disponiamo di un indicatore di energia vitale, del resto, e alcuni pokémon che incontreremo faranno di tutto per azzerarlo, e non solo limitandosi a colpirci e basta - trasformando la partita, cioè, in una corsa contro il tempo - ma anche intervenendo sulla griglia con poteri sempre più complicati e nefasti, tra pokémon che si sostituiscono a quelli che stiamo allineando, altri che invertono o mescolano le caselle, altri ancora che sfondano letteralmente la griglia e ne occupano una porzione, restringendo l'area di gioco e mandando all'aria i nostri piani di allineamento. Tra una combinazione di Chansey per curarci un po' e un Ditto da usare come jolly, il giocatore è indotto a ragionare freneticamente su come coordinare le sue mosse sulla griglia per scatenare combo e reazioni a catena. Il punteggio del resto non serve solo a compiacersi delle proprie abilità, ma anche a far sbucare dei pokémon segreti nei vari stage e a sbloccarne di altri ancora: la varietà non manca, con stage che cambiano a seconda dell'ora del giorno o del giorno della settimana e pokémon che si possono fare apparire soltanto equipaggiandone alcuni specifici all'interno dello stesso stage o catturandone altri impiegando un determinato tipo di attacchi. Rispetto ai primi, semplicissimi stage, insomma, gli ultimi sono davvero infernali e metteranno a dura prova i riflessi e il colpo d'occhio migliori.

Conclusioni

Digital Delivery: eShop
Prezzo: 7,99€
Multiplayer.it
8.0
Lettori (11)
7.6
Il tuo voto

Il PokéDex conta tutti e 718 i mostriciattoli, fino alla sesta generazione, e se è vero che alla lunga Pokémon Link: Battle! può diventare abbastanza ripetitivo, è altrettanto vero che offre una longevità encomiabile per il prezzo a cui è proposto, soprattutto perché sostenuto da un sistema di gioco davvero ben congegnato. Lo consigliamo a tutti gli amanti dei puzzle game, insomma: è il tipico titolo da "un'altra partita e basta!", ed è un peccato che Genius Sorority non sia riuscito a implementare anche una modalità di gioco online insieme a quella in locale.

PRO

  • Frenetico e impegnativo
  • Meccaniche ben congegnate
  • 718 pokémon da catturare

CONTRO

  • Alla lunga è ripetitivo
  • Molti pokémon sono praticamente inutili
  • Non è facile ricordare al volo i rapporti tra i tipi