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Il colore del sangue

A un anno di distanza dall'uscita dell'originale Soul Sacrifice, eccone una versione estesa e ancora più godibile

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   28/05/2014

Soul Sacrifice è senza dubbio uno dei titoli più interessanti nella non troppo ricca ludoteca di PlayStation Vita. Keiji Inafune e i suoi colleghi di Comcept, coadiuvati da SCE Japan Studio, hanno infatti interpretato nel miglior modo possibile l'esigenza di realizzare un prodotto che da un lato fosse simile al popolarissimo (quantomeno in Giappone) Monster Hunter, dall'altro introducesse elementi unici e fortemente caratterizzanti; in questo caso una narrazione molto ispirata, che riesce a essere originale pur vantando numerose contaminazioni, proiettandoci in un mondo oscuro, vagamente medieval fantasy, in cui un ordine di stregoni si occupa di proteggere le persone dalla minaccia dei mostri.

Il colore del sangue

Ma cosa succede quando uno di questi guerrieri mistici perde il senno e diventa troppo potente? Lo scopriamo nell'incipit, una sequenza che miscela cutscene e azione vera e propria per metterci nei panni di un prigioniero che sta per fare una fine orribile, "assorbito" nella carne e nell'anima dal malvagio Magusar. Il personaggio entra casualmente in possesso di un libro parlante, il Librom, che gli propone un patto: leggendo le storie scritte sulle sue pagine potrà acquisire i poteri di uno stregone e cercare di sfidare il suo aguzzino, nell'ottica di un rito che ha il sentore della reincarnazione. E così si rivivono le avventure di questo guerriero senza nome, che viene fin da subito posto di fronte a scelte molto difficili ed entra in contatto con comprimari e figure losche durante le sue numerose missioni, mirate all'eliminazione di creature oscure man mano più forti e pericolose. Una sequenza di boss, in pratica, regolata da due peculiari meccaniche: il sistema di combattimento, basato su di un totale di sei "offerte" che possiamo modificare e potenziare, e che includono attacchi elementali o di tipo fisico, ideali per le brevi o le lunghe distanze; e la scelta di salvare o sacrificare gli avversari sconfitti, così da incrementare rispettivamente la resistenza e la salute piuttosto che la potenza e la disponibilità di materie prime per gli incantesimi. Una delle peculiarità del gioco è infatti la necessità di utilizzare con parsimonia le offerte per non esaurirle anzitempo, cercando di "ricaricarle" non appena possibile per non dover rinunciare a una delle proprie possibilità offensive.

Soul Sacrifice Delta è una versione ottimizzata e più ricca dell'originale: da non perdere

L'ultimo sacrifico

Soul Sacrifice Delta rappresenta per molti versi un nuovo lancio per l'action survival prodotto da Sony, che evidentemente al primo stint non aveva convinto del tutto i possessori di PlayStation Vita o non era riuscito a porsi come quel traino per le vendite che il publisher sperava potesse essere anche in occidente.

Il colore del sangue

È chiaro che chi già possiede il gioco originale avrà storto il naso alla notizia dell'uscita di una versione "estesa", che però ha dalla sua un prezzo relativamente accessibile (29,99 euro) e la possibilità di importare il file di salvataggio di Soul Sacrifice, così da poter continuare la lunga e impegnativa campagna da dove l'avevamo lasciata, senza perdere i progressi e dover ricominciare da capo. Le novità, diciamolo subito, vanno oltre quelle che erano le nostre aspettative: gli sviluppatori non si sono limitati ad aggiungere una serie di missioni extra, bensì hanno lavorato al bilanciamento del gameplay per limare le situazioni più macchinose della prima versione ed effettuato anche un'ottimizzazione tecnica che rende la grafica più definita e fluida. Abituati a determinate dinamiche "alla Monster Hunter" per il combattimento con i boss, ci siamo ritrovati a muoverci in maniera molto più agile e sicura negli scenari, certamente anche per merito dell'esperienza già fatta l'anno scorso, e a concludere in tempi accettabili scontri che originariamente duravano fin troppo. Sono state dunque velocizzate alcune animazioni, si è deciso di "sbloccare" la manovra evasiva in caso di necessità e anche il comportamento della telecamera virtuale ci è sembrato più attento, meno incline a fare le bizze. Il risultato finale è un gameplay più veloce e intuitivo, meno legnoso e quindi propenso ad accogliere tutti coloro i quali vorranno cimentarsi per la prima volta con l'esperienza di Soul Sacrifice senza rimanerne storditi e frustrati.

Trofei PSVita

Sono ben 56 i Trofei ottenibili giocando con Soul Sacrifice Delta. Alcuni di essi si sbloccano semplicemente entrando a far parte delle tre fazioni e completando determinati archi narrativi, ma è presente anche la componente "numerica" in molti casi e quella relativa alla qualità della performance, ovvero a combattimenti portati a termine senza subire danni e in tempi particolarmente brevi.

Le fiabe oscure

Al di là della limatura, Soul Sacrifice Delta si distingue anche a livello contenutistico. La presenza di un editor per i personaggi molto più ricco e sfaccettato, che consente ora anche di fondere insieme alcune soluzioni per ottenere esattamente l'aspetto che desideriamo, fa da apripista a un adeguamento della già corposa campagna rispetto agli innesti dei DLC e di altre missioni completamente nuove.

Il colore del sangue

È così che ci si imbatte nel sistema delle fazioni. Il nostro stregone appartiene all'ordine di Avalon, caratterizzato dalla spietatezza dei suoi guerrieri nei confronti dei demoni, che vengono visti come aberrazioni da cancellare a qualunque costo e di cui non avere alcuna pietà. A un certo punto della storia, dopo le prime fasi narrative che alcuni di voi senz'altro ricorderanno, ci viene data però la possibilità di passare alla fazione Sanctuary, che era stata introdotta con il DLC "Saviors of Heresy" ed è composta da individui caritatevoli, che puntano a salvare le anime dei demoni più che a sacrificarle;

Il colore del sangue

o alla terza, inedita fazione Grimm, che con il suo nome richiama un mondo fiabesco da cui attinge in maniera quantomeno originale, mettendoci sulle tracce di una bizzarra "Cappuccetto Rosso" in versione incantatrice e ponendoci di fronte ad avversari terribili come I Tre Porcellini (un'aberrazione in armatura con tre teste di maiale nel petto, nello scudo e nella mazza ferrata), Biancaneve (una sorta di anima rinchiusa in uno specchio, con tanti orribili minion che ne determinano il movimento, come fosse un millepiedi) e il Cappuccetto Rosso originale (con lo spaventoso volto di una vecchia che spunta dal torace di un'armatura dalla testa di lupo). La scelta di ispirare l'estetica dei nuovi innesti alle fiabe dei fratelli Grimm appare vincente e si incastra perfettamente nella dimensione artistica di Soul Sacrifice, già "malata" di per sé, con anche l'introduzione di scenari come quello del paese delle favole, con le simpatiche casette e le enormi ciambelle a decorarne le strade, o quello inquietante con i resti di un'enorme regina dal collo lungo come un serpente, a chiudere il cerchio di un immaginario in cui ci si imbatteva spesso e volentieri nei resti di misteriosi titani. Oltre alle missioni inedite, ai nuovi mostri, ai nuovi comprimari e alle nuove offerte, il sistema delle fazioni introduce anche un modo differente di concepire il binomio salvezza / sacrificio, a cui si aggiunge il "caso", ovvero la pressione di entrambi i tasti dorsali (o i lati del touch screen) laddove si debba decidere il destino di un avversario sconfitto. A seconda dell'ordine di appartenenza, le tre opzioni producono risultati differenti rispetto alla capacità del nostro personaggio di attaccare, ricaricare le offerte, recuperare energia e salute.

Conclusioni

Digital Delivery: PlayStation Network
Prezzo: 29,99€
Multiplayer.it
8.5
Lettori (20)
9.0
Il tuo voto

Soul Sacrifice Delta è la versione sostanzialmente migliorata e arricchita di un action survival che già nella sua connotazione originale si poneva come un prodotto appassionante, impegnativo e duraturo. Non entrando nel merito delle scelte che hanno portato gli sviluppatori a realizzare una "versione estesa" piuttosto che a lavorare su quanto già fatto con gli aggiornamenti (cosa che peraltro è accaduta, visto il gran numero di DLC rilasciati), possiamo dire che le limature al gameplay, l'ottimizzazione tecnica, il nuovo sistema delle fazioni e l'innesto delle missioni inedite sono tutti elementi di grande rilevanza, che migliorano l'esperienza sotto molteplici aspetti e la rendono finanche meno legnosa, più godibile per tutti. Speriamo dunque che questo nuovo lancio abbia successo e garantisca un futuro certo a un franchise che merita senz'altro la nostra attenzione.

PRO

  • Gameplay migliorato sotto vari aspetti
  • Nuovi innesti di grande valore e dall'eccellente caratterizzazione
  • L'esperienza è ancora più corposa e duratura

CONTRO

  • Permangono i dubbi sul crafting e l'interfaccia
  • Meno "legno" per i combattimenti, ma rimangono alcuni vincoli