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Titan Attacks!, recensione

C'è spazio, nel ventunesimo secolo, per un sentito omaggio a Space Invaders?

RECENSIONE di La Redazione   —   18/03/2015

Space Invaders, lo shoot 'em up di Taito che è ormai entrato tra i miti fondanti non solo del videogioco, ma di tutto l'immaginario collettivo della società contemporanea, ha trentasette anni. È più vecchio, insomma, della grande maggioranza di chi legge quest'articolo. Per quanto, bene o male, tra originale, cloni, riedizioni, l'abbiano giocato più o meno tutti e l'apprezzamento rimane unanime, la sua semplicità oggi come oggi, abituati a giochi di una complessità mostruosa non solo a livello tecnico, farebbe ridere. O meglio, a far ridere potrebbe essere l'idea di prenderne la struttura di base e utilizzarla per fare un gioco nuovo; non un clone, intendiamoci, bensì un omaggio, un tributo. E che come tributo Titan Attacks! sia realmente sentito è innegabile, si vede. Ma ha ancora senso, per quanto siamo in ambiente indie, nel 2015, giocare a Space Invaders?

Arriva anche su Nintendo 3DS il sentito omaggio di Puppy Games al classicissimo Space Invaders!

Invasione a ondate

Rispetto alla formula stranota, Titan Attacks! di base non cambia una virgola. Nel palmo delle nostre mani ci troviamo uno sparatutto 2D a schermate statiche, nel quale controlliamo un carro armato che può muoversi solo lateralmente e sparare verso l'alto.

Titan Attacks!, recensione

Dall'alto, infatti, arrivano gli alieni invasori, a ondate, e precisamente venti ondate per ogni mondo (ma la ventesima di ogni mondo è una grande nave spaziale, un boss, insomma): di mondi ve ne sono cinque, dalla Terra sino alla madrepatria degli extraterrestri, Titania, per un gran totale di cento livelli. E questi malefici invasori pure loro si muovono lateralmente avvicinandosi man mano al povero carro armatino che, chissà perché, è rimasto l'ultima speranza dell'umanità; e sparano, loro verso il basso, cosicché l'eroico protagonista oltre a cercare di centrarli, deve anche evitare i proiettili degli avversari. Un elemento che forse i ricordi e quasi quattro decenni di evoluzione videoludica tendono a sminuire del concept di Space Invaders, ma che invece resta fondamentale e che Titan Attacks! recupera perfettamente è il timing: lo sparatutto rimane frenetico, ma la necessità di ricaricare tra un colpo e l'altro unita ai pattern degli antagonisti rende inutile e dannoso il pigiare il pulsante come un forsennato, bisogna invece premere al momento giusto e pensare quasi come se fossimo in un rhythm game, salvo stare attenti ad un improvviso cambio di direzione della fazione opposta, e cambiare "ritmo" quando si passa ad una tipologia differente di alieno invasore. E già, perché non vi ritroverete ad affrontare un solo tipo di navicella per tutti i cento livelli, ve ne sono anzi numerose categorie differenti, ognuna coi propri movimenti, dimensioni, velocità, volume di fuoco. E se questo accadeva anche nel padre di tutti gli shooter, è qua che questo tributo comincia a differenziarsi, non solo nell'introduzione di categorie diverse (ad esempio i dischi volanti che stanno molto alti, sono fondamentalmente innocui ma che se colpiti restituiscono un grosso bonus di punti), ma anche con simpatici particolari, quali la navicella colpita che invece di esplodere comincia a precipitare verso il suolo, e se colpita di nuovo regala ancora un sostanzioso bonus, o l'alieno che riesce a gettarsi col paracadute prima che il suo velivolo vada in mille pezzi: anche lui se eliminato elargisce un bonus, ma se lasciato andare infligge invece una penalizzazione, al punteggio e al borsellino.

L'effetto 3D

Completamente inesistente, come dicevamo nel corpo dell'articolo. Certo, non avrebbe aggiunto assolutamente niente al gameplay, e neanche più di tanto al fattore estetico come in tutti i titoli Nintendo 3DS bidimensionali, ma non riusciamo a trovare giustificazione alcuna alla sua assenza, che non fa altro che testimoniare ulteriormente di una conversione molto all'acqua di rose.

Soldi spaziali

Esatto, punteggio e borsellino. Già nel sistema di punteggio, che è ovvio in un gioco del genere, c'è una simpatica variazione, vale a dire un moltiplicatore che aumenta, fino ad un massimo di nove, di performance in performance, e che si azzera invece ogni volta che veniamo colpiti; ciò incoraggia, vista anche la presenza delle leaderboard online, il giocatore competitivo a far bene sia dal punto di vista dell'attacco che da quello della difesa. Ma la vera novità, che aggiunge un non indifferente elemento strategico, è la possibilità di guadagnare, insieme ai punti, anche dei soldi ogni volta che si elimina un nemico. Questi soldi poi possono essere spesi tra un livello e l'altro per acquistare degli upgrade, nuove smart bomb (quei bonus che se usati eliminano pressoché tutta la feccia aliena presente su schermo), armi diverse o una maggior potenza di fuoco per quelle già in essere. L'elemento strategico si estrinseca nel fatto che sarà praticamente impossibile nel corso di un solo playthrough riuscire ad acquistare tutto quello che c'è da acquistare e quindi bisognerà ponderare per bene che strada intraprendere nei nostri avanzamenti, proprio come in un RPG. Questo in virtù di due caratteristiche: la prima è che gli upgrade si dispongono su vari livelli, con ognuno di questi che si sblocca non appena viene acquistato il precedente, del quale ovviamente è più costoso. Ma soprattutto, e la trovata ci sembra tanto buona quanto bastarda, tra un livello e l'altro è possibile anche acquistare degli "scudi", che sarebbero praticamente le vite del gioco: vi troverete così a dover scegliere, a meno che non siate tanto bravi da non essere mai colpiti, tra l'aumento a dismisura della potenza di fuoco e la sicurezza di poter essere presi magari una volta di più senza compromettere l'avanzata nei vari stage.

Titan Attacks!, recensione

Un sistema insomma molto intelligente, teso, oltre che ad introdurre l'elemento strategico di cui sopra, anche a rendere più difficile il gioco e a stimolare la rigiocabilità. E il gioco, in effetti, sarebbe difficile, anche se comunque non troppo lungo (sono sì 100 stage, ma tutti piuttosto brevi), non fosse per la possibilità, specie nei livelli più avanzati, di gestire le smart bomb con una certa discrezionalità, potendole poi sempre comprare alla fine dell'ondata; una sorta di "trucchetto" per giocare sporco e che può essere evitato volendo, ma forse bisognava fare più attenzione in sede di progettazione. Presente anche un sistema di salvataggio molto comodo, forse fa un po' a pugni con lo spirito dei videogiochi d'antan ma siamo pur sempre nel 2015, e una modalità hardcore che si sblocca una volta eliminato anche l'ultimo maledetto alieno. Quello che si rivela in fin dei conti un ottimo omaggio all'ispiratore e perlomeno un buon gioco, cade infine su due elementi piuttosto importanti. Il primo è la qualità della conversione: Titan Attacks! uscì in origine circa 3 anni fa su Steam, ed oggi appare oltre che su Nintendo 3DS, anche su PlayStation Vita e PlayStation 4. Ebbene, la versione per il portatile a due schermi è decisamente la peggiore dal punto di vista grafico: è vero che lo schermo del Nintendo 3DS è quel che è, ma tutta la brillantezza e la vivacità della pixel graphic delle altre versioni si è completamente persa. Abbiamo visto sull'handheld Nintendo giochi molto più complessi graficamente (tutto in 2D da queste parti) risultare molto, molto, molto più vivi e luminosi. Non solo, perché sono andati persi anche quegli elementi decorativi come parti moventi del fondale e così via, e soprattutto è presente una discreta dose di rallentamenti, che non rendono mai il tutto ingiocabile, ma sanno talvolta farsi sentire. Assente pure del tutto il 3D stereoscopico, come potete leggere nel box apposito: la mole di lavoro che il processore deve svolgere non giustifica queste mancanze, che quindi sono da attribuire ad un lavoro di conversione un po' pigro. Dal punto di vista del sonoro invece il materiale di base non era granché già di suo: musichette techno molto anonime, effetti nella media ma che almeno sanno creare una discreta atmosfera da sparatutto. L'altro elemento che incide negativamente sulla valutazione finale è il prezzo: 10 Euro nella media dell'eShop non sono pochi, soprattutto se servono per portarsi digitalmente a casa un prodotto che offre sì molto divertimento e una discreta dose di varietà, ma che rimane di nicchia, e con un prezzo così alto rischia di aggiungersi da solo un ulteriore ostacolo verso il suo stesso successo.

Conclusioni

Versione testata Nintendo 3DS
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 9,99 €
Multiplayer.it
6.5
Lettori (2)
6.8
Il tuo voto

Nelle intenzioni degli sviluppatori c'era di creare un sentito tributo a Space Invaders, e in questo su Titan Attacks! non c'è proprio nulla da dire: la formula originale è rispettata pienamente, quasi con amore, e al contempo vengono apportate le giuste aggiunte per rendere il gioco appetibile anche ai videogiocatori contemporanei. Ma anche come gioco in sé sa essere molto divertente, frenetico e allo stesso tempo ragionato, sia nel gameplay vero e proprio che per il sistema di upgrade, e abbiamo anche la risposta al quesito iniziale: sì, Space Invaders sa essere ancora attuale, con le apposite migliorie e in un contesto di gioco portatile e indie. Purtroppo un paio di mancanze, la questione delle smart bomb che rendono tutto troppo facile, la conversione parecchio pigra da altri sistemi e soprattutto il prezzo abbastanza elevato, incidono sulla valutazione finale, e rendono preferibili altre versioni rispetto a quella Nintendo 3DS.

PRO

  • L'omaggio a un grande del passato è sentito e sincero
  • Le giuste migliorie per l'epoca moderna
  • Perfetto per giocare su portatile...

CONTRO

  • ...ma la versione portatile è la meno appetibile tecnicamente
  • Il sistema delle smart bomb presenta una falla
  • Prezzo troppo elevato