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Don't Starve: Reign of Giants, recensione

Don't Starve, uno dei survival game più interessanti degli ultimi anni, arriva anche su Wii U con l'edizione estesa

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   11/06/2015

Non c'è dubbio che il lavoro svolto da Klei Entertainment con Don't Starve, uscito originariamente su PC nel 2013, abbia aperto a nuove interpretazioni del genere survival. Gli sviluppatori hanno infatti sperimentato varie soluzioni, a cominciare dal peculiare stile grafico, capace di trasmettere un'eccellente atmosfera, per arrivare naturalmente alle meccaniche che regolano il gameplay, tutto basato su looting e crafting, con il macigno della morte permanente a consolidare il progetto e a caratterizzarlo in maniera forte, per molti versi coraggiosa. Il rilascio dell'espansione "interna" Reign of Giants è avvenuto in concomitanza con l'arrivo del gioco su console, e da qualche giorno anche i possessori di Wii u possono accedere a questa interessante esperienza. Vediamo com'è andata.

Nani in mezzo ai guai

Protagonista del gioco è Wilson, una sorta di giovane inventore che un giorno, ispirato da alcune strane voci, crea una macchina molto particolare. In realtà la spinta a costruire proveniva da un essere malvagio, una sorta di spirito oscuro che dopo l'avvio del dispositivo proietta il ragazzo all'interno di una misteriosa radura, abbandonandolo alla sua sorte.

Don't Starve: Reign of Giants, recensione

Riuscirà a sopravvivere oppure soccomberà a causa di fame e sete, nonché dei misteriosi mostri che sembrano abitare l'oscurità e che solo la luce del fuoco tiene lontani? È a questo punto che ha inizio l'esperienza di Don't Starve: Giant Edition, che come detto include un'espansione "interna", da attivare o meno all'atto di cominciare una nuova partita, insieme a tutto il resto delle opzioni che però già conosciamo e che permettono di plasmare lo scenario (generalmente casuale) inserendo più o meno tipologie di oggetti, e magari selezionando in partenza una delle quattro stagioni disponibili, anche queste una novità rispetto all'edizione originale. Ogni nostro tentativo nel titolo di Klei Entertainment fa storia a sé: l'ambientazione cambia, così come la disposizione delle risorse che possiamo raccogliere e delle tante creature ostili che a un certo punto cominceranno a mostrarsi. La morte permanente concluderà una partita ogni volta differente, insomma, in maniera senz'altro spietata ma trovandoci sempre più preparati e consapevoli rispetto a ciò che ci attende e a quello che dobbiamo fare per sopravvivere il più a lungo possibile.

Anche su Wii U Don't Starve: Reign of Giants si conferma un titolo affascinante, profondo e particolare

Mangia, prega, ama

Possiamo affrontare l'esperienza di Don't Starve nei panni di Wilson o di uno degli altri personaggi disponibili, che da sbloccare tramite il guadagno di punti esperienza: più a lungo si sopravvive e più se ne ottengono.

Don't Starve: Reign of Giants, recensione
Don't Starve: Reign of Giants, recensione

In Reign of Giants, peraltro, il roster originale è stato arricchito dall'introduzione di due nuove figure, Wigfrid e Webber, rispettivamente una sorta di "vichinga" che mangia solo carne e un ragno antropomorfo. Ogni personaggio dispone di abilità peculiari che influenzano il loro comportamento in determinate situazioni, ma anche in questo caso sarà la pratica a indicarci quale di essi può adattarsi meglio al nostro approccio. Una volta catapultati all'interno dello scenario, il nostro obiettivo sarà quello di raccogliere dei legnetti e delle pietre per costruire un'ascia rudimentale, quindi iniziare ad abbattere qualche albero, tagliare ciuffi d'erba, raccogliere bacche o carote. Elementi primari che verranno collocati nell'inventario, visibile nella parte bassa dello schermo, e che potremo utilizzare per costruire tutta una serie di oggetti man mano più complessi, il cui menu si apre agendo sul grilletto sinistro del GamePad. Non volendo rovinarvi quelle che a tutti gli effetti sono le vere sorprese di Don't Starve, nello specifico le meraviglie che Wilson e i suoi colleghi saranno in grado di assemblare da un certo punto in poi, possiamo dire che anche in tale frangente la fantasia degli sviluppatori si è sbizzarrita e ci sono alcune chicche in grado di strappare un sorriso. Vi basti sapere che le cose cambieranno un bel po' rispetto alle rudimentali trappole per conigli o ai fuochi da campo che all'inizio dovremo costruire per cercare di sopravvivere. Al di là della progressione, che come detto termina in modo crudele in caso di game over ma che può essere salvata e ripresa successivamente se il personaggio è ancora in vita, il nocciolo della questione è tenere sempre d'occhio gli indicatori di fame, vitalità e salute mentale che si trovano in alto a destra, nonché il rudimentale orologio che segnala l'incombere della notte. L'oscurità nel gioco è il vostro peggior nemico, dunque fate in modo di disporre sempre del necessario per accendere un fuoco.

Survival portatile

Le peculiarità di Wii U consentono di godere dell'esperienza di Don't Starve: Reign of Giants in due modi, vale a dire giocando davanti al televisore, con il GamePad a illustrare permanentemente la mappa, oppure facendo riferimento allo schermo integrato nel controller stesso. Passare da un tipo di visualizzazione all'altra è questione di un attimo, basta toccare la relativa icona sul touch screen, e il fatto di godere di tale libertà con un survival game del genere rappresenta senza dubbio un interessante bonus.

Don't Starve: Reign of Giants, recensione

Purtroppo la dimensione del testo e l'interfaccia in generale non aiutano, dunque su GamePad si fa un po' fatica, a meno di non tenere lo schermo relativamente vicino, magari mentre si è a letto. Il fatto di dover accedere alla mappa tramite la pressione di un tasto non costituisce un ostacolo, ma rimangono le perplessità che abbiamo riscontrato in generale nelle versioni console del gioco: utilizzare i dorsali e le direzioni della croce direzionale per la selezione e l'uso degli oggetti è una soluzione che richiede un po' di pratica, e che nelle situazioni più concitate (che si verificano in particolare in Reign of Giants) può risultare lenta e macchinosa. Insomma, serve un po' di pratica in più rispetto al connubio mouse/tastiera che avevamo visto in origine su PC. Al di là di questo, tecnicamente la conversione è ottima, con solo qualche piccola incertezza nei momenti più caotici. Il peculiare stile grafico, a cui abbiamo già accennato, viene in questa edizione arricchito da ulteriori sfaccettature che riguardano la presenza di tutte e quattro le stagioni, nonché dallo stravagante design delle creature con cui avremo a che fare.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 13,99 €
Multiplayer.it
ND
Lettori (1)
7.8
Il tuo voto

Don't Starve: Reign of Giants è un survival game affascinante, profondo e particolare, grazie alle tante idee messe in campo dagli sviluppatori, sia sul fronte della pura realizzazione tecnica che, soprattutto, del gameplay. Le meccaniche che regolano il looting risultano chiaramente ripetitive, ma tale sentimento viene smorzato dal sistema per la generazione casuale degli scenari, che ci consegna a ogni partita un'esperienza differente. L'elemento della morte permanente sa ovviamente essere molto frustrante, visto che basta una disattenzione per buttare alle ortiche giorni di solida progressione, ma si tratta a tutti gli effetti di un tratto caratterizzante per una produzione che anche su Wii U riesce a dire la sua e trae vantaggio dalla possibilità di giocare anche sul solo GamePad.

PRO

  • Stile grafico peculiare, molto bello
  • Gameplay profondo dopo le prime fasi
  • Su Wii U si gioca anche su GamePad...

CONTRO

  • ...ma l'interfaccia non è sempre all'altezza
  • Azione inevitabilmente ripetitiva
  • La morte permanente è una bella botta