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La caduta del Cavaliere Oscuro

La versione PC di Batman: Arkham Knight torna finalmente in vendita dopo il clamoroso ritiro di fine giugno

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   28/10/2015

A quattro mesi di distanza dallo speciale in cui abbiamo cercato di analizzare la situazione di Batman: Arkham Knight per PC in concomitanza con l'arrivo nei negozi, torniamo finalmente a parlare dell'ultimo capitolo della trilogia sviluppata da Rocksteay, e lo facciamo in questo caso con una recensione vera e propria.

La caduta del Cavaliere Oscuro

Inutile girarci intorno: ciò che è accaduto lo scorso giugno è qualcosa di clamoroso e segnerà inevitabilmente le sorti delle produzioni tripla A per la piattaforma Windows, che difficilmente potranno permettersi di debuttare sul mercato con quel tipo di limitazioni. Limitazioni dovute con ogni probabilità allo scarso tempo messo a disposizione di Iron Galaxy Studios, il cui lavoro sul franchise in precedenza non aveva deluso le aspettative, peraltro. D'ora in poi potremo insomma dimenticarci release in contemporanea su console e PC, visto che quest'ultima versione richiede per forza di cose un lavoro supplementare in termini di ottimizzazione. I problemi che affliggevano il gioco erano infatti soprattutto relativi alle prestazioni, con evidentissimi cali nel frame rate anche in situazioni "tranquille", svariati glitch e la mancanza delle tradizionali impostazioni grafiche avanzate, quelle che agli episodi di Batman: Arkham non sono mai mancate, in quanto spesso utilizzate per mettere in mostra le feature delle nuove schede video NVIDIA. Dopo un lavoro di revisione durato mesi, vediamo dunque come si presenta questo "gran finale" per il Cavaliere Oscuro.

Pur con quattro mesi di ritardo, Batman: Arkham Knight conferma su PC la propria straordinaria qualità

Fluido e dettagliato, infine

La caduta del Cavaliere Oscuro

Cominciamo per forza di cose dal comparto tecnico. La seconda patch rilasciata dagli sviluppatori mentre il gioco era ancora in fase di revisione è quella che fondamentalmente ha sistemato tutto, andando sia a risolvere gli inspiegabili svarioni dell'Unreal Engine, sia ad aggiungere le impostazioni avanzate, su tutte le possibilità di sbloccare il frame rate (o regolarlo perché abbia un limite di 30, 60 o 90 frame al secondo), attivare le texture ad alta risoluzione e gli effetti NVIDIA come la nebbia volumetrica, i particellari, la resa della pioggia e la fisica di determinati oggetti che si trovano all'interno dello scenario. Se in precedenza le fasi più complicate erano quelle in cui si girava a bordo della Batmobile, ora in tale frangente non si registrano i medesimi problemi e il frame rate rimane costante, chiaramente a seconda della configurazione hardware in nostro possesso. È molto interessante la presenza di un indicatore nella schermata delle impostazioni che evidenzia quale sia l'impatto di ogni singola opzione sulla memoria video, consentendoci di effettuare regolazioni di fino per ottenere i migliori risultati possibili. Abbiamo dunque un Batman mai così impressionante, merito anche della nuova corazza, che si aggira per le strade e sui tetti di una Gotham tremendamente ispirata e dettagliata, rigorosamente in notturna (una notte da oltre quaranta ore, in verità), che dietro ogni angolo nasconde una nuova possibilità per lanciarsi all'attacco di una banda di malviventi, inseguire un'auto sospetta, interrogare un tirapiedi dell'Enigmista o seguire le tracce di una delle tante "categorie" di missioni disponibili nel corso dell'avventura.

L'arte del pipistrello

Al di là del discorso relativo alle performance, bisogna dire che la grafica di Batman: Arkham Knight è straordinaria per come riesce a presentare gli scenari, senza mai una caduta di stile o una texture fuori posto (anche questo è stato sistemato, sì). Allo stesso modo, i personaggi sono splendidi, a partire da Batman per proseguire con le sue nemesi più famose, tutte perfettamente caratterizzate.

La caduta del Cavaliere Oscuro

La regia svolge un ruolo da protagonista, con qualche salto dalla sedia (ebbene sì!) e una narrazione che utilizza come meglio non si potrebbe il background dell'Uomo Pipistrello, prendendosi finanche importanti libertà circa l'uso dei comprimari e la loro storia. Tutta la vicenda principale, con l'assalto dello Spaventapasseri alla città e l'avvento del Cavaliere di Arkham, viene raccontata in modo magistrale e il doppiaggio in italiano supporta il tutto in maniera esemplare, con un Marco Balzarotti sempre in grande spolvero, un eccellente Riccardo Peroni a fargli da contraltare e ottime prove anche per tutti gli altri attori che hanno partecipato al processo di localizzazione, con solo pochissime incertezze nel rapporto fra interpretazione e scena, dovute sicuramente ai limiti con cui spesso questi professionisti devono avere a che fare quando si cimentano con il doppiaggio di un videogame, magari impossibilitati a vedere cosa accade sullo schermo durante un dialogo. La strepitosa colonna sonora accompagna in modo superlativo le ottime voci e gli altrettanto ottimi effetti, disegnando il quadro di un comparto sonoro di eccellenza, su cui si è deciso giustamente di investire e che ha restituito risultati di assoluto prestigio.

Vieni a farti un giro

C'è una grandissima atmosfera in Batman: Arkham Knight, e l'introduzione della Batmobile nell'economia del gameplay non ha fatto che moltiplicare in modo sostanziale la varietà dell'esperienza, aperta ora a tantissime nuove applicazioni, sia in termini di azione pura (i combattimenti con i blindati, gli inseguimenti) sia in termini di puzzle solving grazie a strumenti come il verricello, che consente di tirare o piegare mura e acciaio così da creare rampe, azionare dispositivi o aprire varchi.

La caduta del Cavaliere Oscuro

Insomma, immaginate le normali meccaniche della serie, ottimizzate per l'occasione (vedi l'introduzione di nuovi KO, del "combattimento di coppia" e di nuove tipologie di nemici, come i medici, i soldati armati di bastoni elettrici o i tirapiedi nerboruti con mitragliatrice Gatling), con in più una valanga di situazioni inedite e sfide particolari che fanno il proprio debutto grazie alla Batmobile. Sulle prime controllare la vettura nelle fasi di frenata non risulta particolarmente intuitivo, ma basta fare un po' di pratica per comprendere che l'assegnazione al trigger sinistro della modalità da combattimento è stata la scelta migliore per rendere nella maniera più fluida e veloce possibile tale transizione. Rispetto agli episodi precedenti ci sono inoltre missioni che sfruttano in maniera intelligente le doti di detective del supereroe DC, su tutte quelle in cui bisogna individuare e identificare le vittime di un misterioso serial killer. C'è infine tutta la parte relativa alle sfide dell'Enigmista, che sono qualcosa come duecentocinquanta fra trofei, enigmi, oggetti pronti per essere distrutti, criminali da salvare (e già!) e sfide di velocità, per non parlare del ruolo di Catwoman nella vicenda. Possiamo dire, senza timore di rivelare alcunché di importante, che dovrete completare tutte queste missioni per poter sconfiggere il villain in questione e accedere al finale completo del gioco, dunque se vi trovate di fronte un trofeo o il tradizionale punto interrogativo, datevi da fare o dovrete poi tornarci successivamente.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: AMD FX 8320
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 970 Jetstream
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 10

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core i5-750, AMD Phenom II X4 965
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 660
  • Memoria: 6 GB di RAM
  • Hard disk: 45 GB di spazio richiesto
  • Sistema operativo: Windows 7 SP1, Windows 81 - 64 bit

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i7-3770, AMD FX 8350
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 760
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Hard disk: 55 GB di spazio richiesto
  • Sistema operativo: Windows 7 SP1, Windows 81 - 64 bit

Conclusioni

Multiplayer.it
9.2
Lettori (177)
7.8
Il tuo voto

Batman: Arkham Knight, è un titolo di straordinaria qualità, in grado di conquistare tutti ma in particolar modo chi conosce bene il Cavaliere Oscuro, grazie a tutta una serie di riferimenti alle più belle fra le storyline scritte da Alan Moore e Jim Starlin. L'ultimo capitolo della trilogia targata Rocksteady è un capolavoro, senza se e senza ma, e quanto accaduto alla versione PC non può che far riflettere sull'attuale stato del mercato videoludico, nonché sull'influenza che le opinioni degli utenti, espresse in primis attraverso la rete, possono avere sulle decisioni di un publisher. Ritardare la pubblicazione sarebbe stata la scelta migliore, col senno di poi, ma ormai quel che doveva succedere è successo e l'estenuante attesa di chi aveva acquistato il gioco (e il relativo Season Pass) esige una - pur contenuta - penalizzazione numerica.

PRO

  • Straordinario comparto tecnico, su PC ancora di più
  • Narrazione d'eccellenza, personaggi sfruttati alla grande
  • Gameplay più ricco grazie alla Batmobile
  • Completare tutto richiede oltre quaranta ore

CONTRO

  • Quattro mesi d'attesa non sono pochi per chi aveva acquistato il gioco al lancio