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Il genio dai lunghi capelli

Shantae: Half-Genie Hero ci rimette nei panni della geniale eroina dalla chioma viola per una nuova avventura

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   03/01/2017

Finanziato con grande successo su Kickstarter, dove ha raccolto oltre il doppio della cifra richiesta, Shantae: Half-Genie Hero si presenta dal punto di vista narrativo come una sorta di reboot per il franchise, ripristinando per molti versi la situazione di partenza della serie: la bella Shantae svolge il ruolo di Guardiano presso Scuttle Town, una cittadina sul mare che viene spesso presa di mira dai pirati.

Il genio dai lunghi capelli

Una notte la ragazza viene svegliata da un rumore e ne segue la provenienza, ritrovandosi a parlare con una luce che trasmette un messaggio dal mondo della magia e che la mette in guardia da una minaccia imminente. Lo scenario iniziale funge da hub per le varie missioni, a cui Shantae può accedere visitando l'amica Sky e facendosi trasportare in aria dal suo enorme pennuto, Wrench, per raggiungere nuove destinazioni che si sbloccano man mano che si procede nella storia. Una volta sul posto, l'azione assume i connotati di un platform a scorrimento orizzontale di tipo tradizionale, con orde di nemici da combattere utilizzando il classico "colpo di chioma" dell'eroina o alcune magie apprese lungo il cammino, oggetti da trovare ed enormi boss da sconfiggere. Questi ultimi rappresentano senza dubbio uno dei punti di forza del gioco: vantano in tutti i casi dimensioni spropositate, un design particolarmente riuscito e pattern di attacco ben differenziati, che bisogna imparare di volta in volta per evitare di subire danni e comprendere quando e come ribattere.

Shantae: Half-Genie Hero è un titolo in grado di entusiasmare gli appassionati della serie WayForward

Musica e colori

Le fasi iniziali di Shantae: Half-Genie Hero sono entusiasmanti: la grafica coloratissima, l'ottimo uso del cel shading, le animazioni particolarmente fluide dei personaggi e la straordinaria colonna sonora, arricchita anche da un brano cantato, disegnano un quadro eccezionale, che coinvolge e fa chiudere un occhio rispetto ai risvolti di alcune concessioni che gli sviluppatori hanno voluto fare alla "vecchia scuola".

Il genio dai lunghi capelli

Parliamo di elementi come la mancanza di una mappa e di indicazioni chiare, che creano inevitabilmente momenti morti in cui non si sa bene cosa bisogna fare e dove andare, mentre le indicazioni di un personaggio che si trova a Scuttle Town possono essere d'aiuto così come non suggerire nulla di utile. La cosa va inquadrata nel quadro più ampio di una struttura che fa un uso massiccio del backtracking: i nuovi scenari vanno conquistati a fatica, ma spesso e volentieri bisogna tornare su sentieri già ampiamente battuti (incontrando peraltro gli stessi identici nemici al loro interno) per interagire con determinati PNG o per trovare oggetti nascosti, la cui individuazione è strettamente legata alle trasformazioni in nostro possesso. Uno dei fattori cardine del gameplay di Shantae: Half-Genie Hero è infatti la danza che la ragazza-genio può eseguire e che le consente di assumere svariate forme, tutte naturalmente da sbloccare nel corso dell'avventura: una scimmietta in grado di arrampicarsi sui muri, un elefante che non teme le folate di vento e può distruggere determinate barriere, un topolino che può intrufolarsi all'interno di minuscoli condotti, una sirena capace di nuotare liberamente nell'acqua, un ragno in grado di aderire ai soffitti e finanche un'arpia che vola sbattendo le proprie ali, le cui abilità torneranno utili in particolare nelle fasi finali della campagna.

Lezione di level design

L'impianto messo a punto da WayForward risulta solido e coerente, interfacciando poteri e level design per consegnarci quelle situazioni in cui ci si trova di fronte a un passaggio stretto, a un muro a un corso d'acqua in uno scenario, ma solo dopo aver acquisito una determinata abilità si comprende come sia possibile superarli.

Il genio dai lunghi capelli

Anche sul piano delle citazioni c'è di che entusiasmarsi: la scimmietta che fa il wall kick per spostarsi da un muro all'altro in assenza di piattaforme ricorda il protagonista di Guacamelee!, un paio di boss fanno evidente riferimento alla torre rotante del classico Castle of Illusion e il meccanismo inerziale di volo dell'arpia, nonché lo stage in cui tale capacità viene utilizzata a fondo, citano lo spietato mobile game Flappy Bird. Certo, sulle prime non risulta semplicissimo rapportarsi con la struttura di alcune location, in particolare quelle dallo sviluppo verticale, che appaiono un bel po' cervellotiche e che bisogna esplorare più volte per potersene fare una mappa mentale. In generale, però, gli stage sono un po' pochi (sei, oltre all'hub principale) e il backtracking forzato dà l'idea di un espediente pensato unicamente per allungare la durata di una campagna che si termina nel giro di cinque ore o anche meno, laddove si decida di utilizzare un potere speciale che consente di saltare a pie' pari intere porzioni di scenario. Completato il gioco (che offre almeno due finali differenti) sarà possibile rivivere l'avventura con la Modalità Eroe oppure, con un update in arrivo a breve, giocare nei panni di Risky Boots e utilizzare dunque le sue abilità al posto di quelle di Shantae.

La dura vita di un mezzo-genio

Le concessioni alla "vecchia scuola" a cui abbiamo fatto cenno in precedenza si estendono al grado di difficoltà generale del gioco, che nelle sue meccaniche platform sa essere davvero spietato, generando spesso episodi di bruciante frustrazione.

Il genio dai lunghi capelli

Non accade però lo stesso per i combattimenti, che si rivelano per lo più banali: eliminare i nemici standard richiede un unico colpo "di capelli", ma la possibilità di potenziare gli attacchi e la resistenza di Shantae acquistando determinati oggetti nello shop di Scuttle Town rende piuttosto semplice anche il confronto con gli avversari più coriacei. La progressione in tal senso non va di pari passo con il grado di sfida: sebbene all'inizio si faccia un po' fatica, una volta raccolti tutti i cuori aggiuntivi per la barra dell'energia e con l'inventario pieno di pozioni sarà possibile affrontare anche i più ostici boss senza temere più di tanto i loro attacchi. Si tratta, unitamente al pesante backtracking, di aspetti che limitano inevitabilmente la godibilità di Shantae: Half-Genie Hero, ma che vengono compensati da quelli che sono gli indubbi punti di forza della produzione targata WayForward: l'ottima grafica in cel shading (che gira a 4K reali su PC mantenendo senza problemi i 60 frame al secondo, com'era lecito attendersi), la straordinaria colonna sonora (pur soggetta a diventare ripetitiva) e il gameplay solido e competente, che si intreccia con il level design per consegnarci un'esperienza platform magari non perfetta ma certamente meritevole di grande considerazione se apprezzate il genere e questo franchise in particolare.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 6600K
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1070 Jetstream
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 10

Requisiti minimi

  • Processore: dual core da 2,2 GHz
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 310
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Hard disk: 3 GB di spazio richiesto
  • Sistema operativo: Windows 7 SP1

Requisiti consigliati

  • Processore: AMD Phenom II X6 1035T, Intel Core 2 Quad Q6600
  • Scheda video: AMD Radeon HD serie 7800, NVIDIA GeForce GTX 460
  • Memoria: 4 GB di RAM
  • Hard disk: 3 GB di spazio richiesto
  • Sistema operativo: Windows 8, Windows 10

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (6)
8.9
Il tuo voto

Shantae: Half-Genie Hero è un titolo in grado di entusiasmare grazie alle simpatiche citazioni, alla colonna sonora coinvolgente e a un sapiente intreccio fra gameplay e level design. La struttura di gioco fa un uso consistente del backtracking e in alcuni momenti la cosa fa storcere il naso, tuttavia abbiamo apprezzato l'approccio "vecchia scuola" scelto dagli sviluppatori (al netto di qualche tempo morto) e la competenza con cui il progetto è stato messo insieme. Considerando un prezzo il prezzo di vendita decisamente accessibile, non ci sono motivi validi per cui gli appassionati di platform e i fan di Shantae non dovrebbero cimentarci con quest'ultima avventura del mezzo-genio dai capelli viola.

PRO

  • Grafica e sonoro di ottima qualità
  • Tanto humor, bei boss fight
  • Gameplay solido, approccio "vecchia scuola"...

CONTRO

  • ...con tutto ciò che ne consegue
  • Pochi scenari, tanto backtracking
  • Combattimenti poco entusiasmanti