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The Binding of Isaac: Afterbirth+, recensione

The Binding of Isaac: Afterbirth+ non è proprio l'espansione che ci aspettavamo, purtroppo non in positivo

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   05/01/2017

Afterbirth+ è la seconda espansione di The Binding of Isaac: Rebirth, che esce a poco più di un anno dalla prima, Afterbirth, e a più due anni dal gioco base. Sulla carta i nuovi contenuti, che vanno ad affiancarsi a quelli già esistenti, non sono affatto male: più di cinquantacinque nuovi oggetti; un nuovo capitolo finale; un nuovo personaggio giocabile; una nuova modalità; l'introduzione delle sfide giornaliere; cinque nuove sfide classiche; nuovi obiettivi Steam; nuovi boss, compreso uno per il nuovo finale; nuovi nemici; cento nuove stanze; ultimo, ma non per importanza, l'apertura ai modder con strumenti e integrazione con lo Steam Workshop. Insomma, sembra davvero un lavoro degno di nota e che vale il prezzo che chiede...

Abbiamo giocato Afterbirth+, la nuova espansione di The Binding of Isaac: scoprite se vale quanto costa

Qualcosa si è rotto?

Poniamoci una domanda molto semplice: sono validi i nuovi contenuti? Recensendo Afterbirth affermammo che ormai The Binding of Isaac è un brand e che lo spirito anarchico che l'aveva generato stava sfumando nella consapevolezza di avere un prodotto molto vendibile. Afterbirth+ mostra esattamente dove sta conducendo il gioco quella filosofia, ossia verso un accumulo di contenuti supplementari abbastanza inutili e pensati soltanto per far spendere soldi in più ai giocatori appassionati, contenuti che non aggiungono praticamente nulla all'esperienza di gioco, ma l'allungano soltanto in modo artificiale.

Uno dei nuovi boss: ricicla un po' troppo le idee di altri boss
Uno dei nuovi boss: ricicla un po' troppo le idee di altri boss

Sinceramente fatichiamo a trovare un nuovo nemico, un nuovo oggetto o anche una nuova modalità introdotta da Afterbirth+ di cui si sentisse davvero il bisogno, nonostante qualcosa di vagamente interessante ci sia (ad esempio le nuove trasformazioni). Purtroppo però alcune aggiunte vanno a rompere degli equilibri che prima funzionavano bene, mentre altre sono completamente gratuiti e fuori contesto, nonostante la natura fortemente surreale della rappresentazione del gioco. Ad esempio i buchi dimensionali, da cui escono nemici su nemici finché non li si distrugge, sembrano essere stati appiccicati al tutto senza un vero perché. Oltretutto aumentano di molto la difficoltà, spesso in modo scorretto dato che possono trovarsi in punti difficili da colpire. Quando non si ha un'adeguata potenza di fuoco e la stanza s'inizia ad affollare di nemici, diventano particolarmente fastidiosi. Peggio ancora si comporta il campione Brownie, un boss cacca gigante che riempie le stanze di sanguisughe, rendono quasi impossibile ucciderlo senza subire danni nel caso non si abbia una buona scorta di oggetti. Chiariamo: The Binding of Isaac è sempre stato un gioco difficile, molto difficile, ma allo stesso tempo corretto, nel senso che ha sempre dato al giocatore la giusta leggibilità dell'azione, anche nei momenti più caotici. Alcuni nuovi contenuti ignorano questa correttezza al punto che viene da pensare che siano stati aggiunti tanto per fare numero e senza un progetto preciso in mente.

Le mod ci salveranno

L'impressione di un'espansione creata svogliatamente e senza grosse idee in testa viene rafforzata anche guardando ai nuovi boss, che sembrano delle semplici variazioni di altri già esistenti. La nuova area stessa è molto pigra, nonostante le generose dimensioni, visto che è una specie di macro zona con scontri molto difficili e un boss finale davvero deludente.

I buchi dimensionali possono essere fastidiosissimi
I buchi dimensionali possono essere fastidiosissimi
Il numero di personaggi giocabili cresce
Il numero di personaggi giocabili cresce

A qualcuno piacerà l'idea che il nuovo finale spieghi un po' meglio la storia dietro al gioco, ma la domanda da porsi è: ce n'era davvero bisogno? Non si tratta di una lamentela campata in aria, ma di una domanda precisa che nasce dalla constatazione che la spiegazione finale arriva dopo una zona poco ispirata e che ha evidentemente perso il filo narrativo che aveva invece portato a definire lo stile delle altre aree. In The Binding of Isaac non c'è mai stato niente di gratuito: ogni oggetto e ogni nemico avevano precise funzioni meccaniche e allegoriche. Afterbirth aveva già sacrificato un bel po' della forte coerenza narrativa degli elementi di gioco, ma Afterbirth+ fa di peggio: se ne disinteressa. In alcuni casi riesce comunque a proporre qualcosa di valido, ma nella sostanza l'importante sembra essere solo fare numero. Se vogliamo, la stessa nuova modalità Greedier, ossia una versione difficile della modalità Greed (un'arena in cui si affrontano ondate di forza progressiva che, una volta sconfitte, danno monete da spendere in una stanza negozio e danno accesso ai livelli inferiori del dungeon in cui ci si trova), nasce dalla stessa pigrizia: è identica all'originale, ma si ottengono meno monete e gli scontri sono più duri. Per il resto le differenze sono minime, se non nulle. L'unica vera novità di rilievo introdotta da Afterbirth+, in questo caso preziosa, è il supporto per i modder e l'integrazione con lo Steam Workshop per la condivisione delle mod. Al momento di scrivere questa recensione ci sono già quasi centocinquanta mod scaricabili, segno che la comunità è attiva e desiderava potersi mettere al lavoro sul gioco. Nicalis ha anche annunciato che renderà ufficiali i contenuti migliori, selezionandoli su base mensile e integrandoli tramite patch. Per ora ci sono soprattutto aggiunte estetiche, anche se non mancano mod che apportano piccoli ritocchi al gioco, come quelle che alterano leggermente l'interfaccia utente. Presto però è probabile che arriveranno nuove stanze, nuovi nemici, nuovi oggetti e così via. Insomma, se gli utenti riusciranno a produrre contenuti di qualità solo il tempo potrà dircelo.

Considerazioni finali

Sia chiaro: The Binding of Isaac: Rebirth rimane un titolo eccellente nonostante Afterbirth+, il che dovrebbe farvi capire l'alto livello del lavoro svolto in origine da Edmund McMullen e Nicalis e la delusione nel vederlo trattare da loro stessi con tanta superficialità.

Ci sono anche nuove opzioni per l'interfaccia di gioco
Ci sono anche nuove opzioni per l'interfaccia di gioco

Va però detto che i nuovi contenuti aggiungono diverse ore di gioco, che per un grande appassionato con centinaia di partite sulle spalle possono essere un ottimo incentivo all'acquisto, a prescindere da qualsiasi altra considerazione fattibile. Certo, va detto anche che le critiche maggiori all'espansione stanno arrivando proprio da coloro che hanno più ore di gameplay sulle spalle, il che rende ogni considerazione fattibile in ultima analisi decisamente ambigua. La sostanza è che ci aspettavamo davvero molto di più in termini qualitativi da Afterbirth+, nonostante ci rendiamo conto che è davvero difficile aggiungere contenuti a un titolo così strutturato senza toccarne gli equilibri. Ecco, forse sarebbe il caso di ammettere di aver fatto un gran lavoro in origine, lavoro però non pensato per essere espanso all'infinito: non vorremo proprio che il povero Isaac facesse la fine della rana di Fedro che, a forza di gonfiarsi per somigliare al bue è morta scoppiata. Se qualcosa non è migliorabile, lasciatela stare: rischiate di trasformare i bei ricordi in recriminazioni.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 9,99 €
Multiplayer.it

Lettori (9)

8.1

Il tuo voto

PRO

  • L'aggiunta del supporto alle mod è una gran cosa
  • Diverse ore di gioco aggiuntive

CONTRO

  • Nuovi contenuti poco ispirati
  • Alcuni nuovi nemici rompono degli equilibri ben rodati
  • Modalità Greedier realizzata in modo pigrissimo