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MSI GT72VR Dominator Pro

Abbiamo provato per qualche giorno il nuovo portatile top di gamma di MSI dedicato anima e corpo agli hardcore gamer

RECENSIONE di Pierpaolo Greco   —   05/04/2017

Esattamente sei mesi fa MSI ci aveva offerto la possibilità di testare a lungo il notebook GT73VR Titan Pro che avevamo recensito con grande piacere tessendo le sue lodi in quanto a componentistica e prestazioni. La linea è stata aggiornata negli ultimi mesi approfittando anche delle uscite più recenti di Intel e grazie ancora una volta alla disponibilità del produttore coreano, siamo riusciti a passare diversi giorni in compagnia del nuovissimo GT72VR Dominator Pro per testare a fondo le sue caratteristiche e soprattutto per sfruttarlo a tempo pieno per lavorare e giocare. Due sono gli elementi particolarmente interessanti che ci interessa da subito mettere in risalto: nonostante il grande upgrade, il prezzo è stato abbondantemente ritoccato verso il basso anche se ovviamente bisogna prendere in considerazione le varie configurazioni possibili per la macchina (ad esempio stavolta non avevamo una GeForce GTX 1080 a potenziare il comparto grafico).

La vista frontale del portatile
La vista frontale del portatile

Ma soprattutto parlare di un semplice aggiornamento sarebbe davvero riduttivo visto che questa nuova iterazione della serie GT va ben oltre il semplice refresh della componentistica interna e manifesta ancora una volta quanto MSI sia attenta alle richieste dei giocatori più intransigenti e cerchi di portare sul mercato degli upgrade che abbiano un senso e risultino appetibili alla fascia più ampia possibile di potenziali acquirenti. L'unico elemento rimasto (quasi) inalterato è lo chassis di questo imponente portatile. Interamente realizzato in plastiche di pregio, questo Dominator Pro ha le classiche dimensioni generose di un notebook da 17 pollici dedicato al mercato gamer, senza però risultare eccessivamente ingombrante o troppo vistoso. Le linee sono state infatti ulteriormente ammorbidite rispetto al passato e sono state eliminati gli elementi che davano colore alla scocca esterna, ora decisamente più seriosa con soltanto il logo MSI a risaltare insieme ai due led frontali. Fanno eccezione le enormi griglie di areazione posteriori e quella inferiore. Passando a qualche freddo numero, ci troviamo davanti a un laptop che sfiora i 4 kg, per essere precisi 3 kg e 780 grammi, dalle dimensioni di 42,8 x 29,4 x 4,8 cm. La sensazione al tatto è di grande robustezza e l'uso di plastiche molto lisce e lucide, che purtroppo trattengono molto le impronte, aiuta a dare l'impressione di un prodotto di pregio oltre che resistente. Molto interessante anche l'abbondante fornitura di porte. Sui due lati troviamo infatti un totale di sei USB di tipo 3.0, quattro minijack per l'input e output sonoro, comprensivo di line e microfono, un lettore per le schede di memoria SD e infine, troviamo anche il lettore ottico. Soluzione abbastanza anacronistica per il target a cui si rivolge questo notebook ma comunque essenziale per offrire un prodotto completo in ogni ambito. Sulla parte posteriore della macchina, esattamente al centro tra le due prese di areazione, troviamo le due uscite video HDMI e mini display port, una USB 3.1 type-c reversibile, la porta Ethernet Gigabit e infine l'attacco per l'alimentazione a cui può essere collegato l'ingombrante alimentatore da 250 watt.

Il GT72 VR Dominator Pro è un eccellente portatile per giocatori con un ottimo prezzo di vendita

La configurazione

Il GT72VR Dominator Pro arrivato in redazione era composto dalle seguenti componenti.
Processore: Intel Core i7 7700HQ a 2,80 GHz
Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1070 con 8 GB di GDDR5
Memoria: 16 GB di RAM DD4 a 2400 MHz
Hard Disk: SSD PCI-Express m.2 da 256 GB + Serial-Ata a 7200 RPM da 1 TB
Schermo: da 17,3'' con risoluzione 1080p a 120 Hz con supporto a G-Sync e HDR
Connessioni: Killer Doubleshot Pro con ethernet Gigabit e Wi-Fi 802.11ac

Display e altre componenti

Partiamo subito con l'elemento distintivo di questo portatile: il suo monitor. Si tratta di uno schermo di tipo IPS wide-view con una diagonale da 17,3 pollici, angolo visuale di 178 gradi e una risoluzione massima supportata di 1080p, il classico full HD con 141 PPI. E fin qui sembrerebbe tutto molto nella norma. In realtà il display è uno dei pochi in ambito notebook a supportare i 120 Hz massimi di refresh rate con una latenza di risposta di appena 5 millisecondi. Se già questo non bastasse, sono supportati sia il G-Sync, la tecnologia proprietaria di NVIDIA che sincronizza il refresh dello schermo all'output della scheda video per evitare qualsiasi fenomeno di tearing, sia l'HDR. Tra l'altro il gamut dei colori arriva a coprire il 94% della gamma NTSC e il 100% di quella sRGB. Quanto è possibile vedere a occhio nudo è semplicemente eccezionale sia che si tratti di una serie su Netflix con supporto all'HDR, sia che si tratti di Mass Effect: Andromeda o di Hitman con questa feature attiva e i frame rate in output che superano in scioltezza i 70-80 FPS. La resa dei colori è perfetta anche grazie a un contrasto che dà ulteriore risalto agli elementi più scuri su schermo e la luminosità che il display riesce a raggiungere è davvero molto elevata e già al di sopra dell'80% sarà possibile avere un'emissione luminosa imponente che di fatto riduce enormemente il rischio di riflessi. L'altra feature che contraddistingue positivamente il prodotto di MSI è il suo sistema di raffreddamento, come al solito fiore all'occhiello dei prodotti hardware dell'azienda coreana da almeno tre anni. In questo caso siamo di fronte alla quarta iterazione del sistema proprietario Cooler Boost che è composto da due ventole di dimensioni piuttosto generose in grado di raggiungere i 4000 giri al minuto, dedicate a raffreddare tramite heatpipe sia la CPU che la GPU. L'ingresso di aria fresca è garantito dalla griglia che ricopre quasi l'intera parte inferiore del portatile mentre l'uscita di quella calda avviene attraverso le grandi feritoie posteriori che tra l'altro riescono agevolmente a tenere il calore lontano dallo chassis. Il design è talmente ottimizzato che anche in condizioni di stress sarà praticamente impossibile riuscire a sentire le ventole girare al massimo del loro potenziale e processore e scheda video non supereranno mai i 75 gradi centigradi.

Vista laterale destra con le porte USB 3.0 e il lettore ottico
Vista laterale destra con le porte USB 3.0 e il lettore ottico
Vista laterale sinistra con le porte USB 3.0, gli ingressi audio e il lettore di SD
Vista laterale sinistra con le porte USB 3.0, gli ingressi audio e il lettore di SD

Durante un normale uso gaming si riusciranno a tenere le temperature abbondantemente al di sotto dei 70 gradi con una rumorosità che si attesta sui 35 decibel. Cosa comporta tutto questo? In primis che la scocca riesce a rimanere sempre molto fredda, in particolare su tutta la superficie occupata da tastiera e trackpad, al contrario la parte inferiore della macchina tenderà a surriscaldarsi velocemente rendendo praticamente inutilizzabile il portatile tenendolo poggiato sulle gambe (come se non bastasse il suo peso a rendere poco comoda questa posizione). Allo stesso tempo è evidente che MSI abbia voluto realizzare una macchina a prova di overclock visto che avere ancora così tanto margine di raffreddamento permette di alzare le frequenze di CPU e GPU mantenendo il sistema stabile e soprattutto in grado di essere raffreddato esclusivamente con l'aria trasportata dalle ventole. È poi essenziale segnalare alcune ulteriori piccole chicche che corredano l'offerta hardware del GT72VR. Partiamo dal sistema di input montato sul notebook. Si tratta di una tastiera meccanica completa di tastierino numerico realizzata da Steelseries interamente retroilluminata (gestibile con il suo software proprietario) e con uno spessore maggiorato dei pulsanti per risultare molto più comoda da utilizzare e decisamente più visibile al buio. Anche il trackpad è costruito dalla stessa azienda, ha la particolarità di essere a filo con la scocca del portatile ed è estremamente comodo da utilizzare sia per una questione di dimensioni che per la qualità della superficie di contatto che, essendo rivestita in Gorilla Glass (lo stesso alla base di gran parte dei display di smartphone e tablet), riduce moltissimo la frizione. La fornitura si completa dell'immancabile audio gestito dal software Nahimic, la cui qualità in output è garantita dagli speaker Dynaudio posizionati sulla parte superiore del notebook, immediatamente sopra la tastiera, e composti da una serie di speaker di dimensioni ridotte ma dall'alta reattività e da un piccolo subwoofer posizionato invece nella parte inferiore del GT72VR così da avere una maggiore cassa di risonanza. Infine va segnalata la gestione di tutte le connessioni di rete attraverso il Doubleshot Pro di Killer che si fregia dell'uso simultaneo di una connessione Ethernet di tipo Gigabit e di un collegamento Wi-Fi con il supporto alla codifica 802.11ac. Il chipset è in grado di allocare diverse priorità alle applicazioni in modo tale che, ad esempio, le sessioni multiplayer dei videogiochi si poggino sulla connessione via cavo mentre eventuali servizi di messaggistica o il controllo della posta sfruttino invece il collegamento senza fili così da ottimizzare al massimo la banda disponibile.

Consumi

Il notebook è alimentato da una batteria a 9 celle da 83 Watt che abbiamo spremuto a dovere durante i nostri testing effettuati tutti con il monitor al 50% della luminosità. In uso gaming, con la macchina stressata al massimo, le ventole ad una rotazione decisamente percepibile e con un consumo che ha raggiunto picchi anche di 180 Watt, abbiamo raggiunto un'autonomia compresa tra i 50 e i 70 minuti. Diciamo nella norma per quello che concerne questo tipo di configurazione. Decisamente più interessante il rendimento quando la macchina era soggetta a un uso "normale" come la semplice navigazione con il controllo della posta magari con in sottofondo della musica emessa dagli altoparlanti oppure la visione di un film con l'audio emesso dalle cuffie. In questo caso pur rimanendo lontani di molto dagli ultrabook disponibili sul mercato, abbiamo raggiunto in tranquillità le quattro ore di autonomia, toccando in un paio di occasioni anche le quattro ore e venti minuti.

La tastiera retroilluminata e i due led frontali
La tastiera retroilluminata e i due led frontali

Prima di passare ai dettagli sui benchmark spendiamo qualche parola anche sulla possibilità di aggiornamento del laptop. Come da tradizione di MSI, la macchina viene venduta completa di garanzia totale di due anni con ritiro e consegna gratuita del computer nella propria abitazione. Abbiamo però notato una sorta di schizofrenia nelle decisioni del produttore coreano. Il portatile è infatti facilmente apribile agendo sulla griglia inferiore così da avere accesso immediato a due slot aggiuntivi per altrettanti banchi di RAM e a tutti gli hard disk installati così da poterli sostituire al volo oltre che poter pulire in un attimo le ventole. Allo stesso tempo però una delle viti è protetta dal sigillo di garanzia che verrà quindi invalidata nel caso in cui si decidesse di procedere con gli upgrade. È comunque sempre possibile sfruttare l'assistenza gratuita per far effettuare questi aggiornamenti direttamente da MSI ma non ci sarebbe dispiaciuto poter effettuare questa operazione in totale autonomia. Per quanto riguarda invece il software in dotazione, possiamo aspettarci anche in questo caso la grande qualità e tradizione a cui ci ha abituato MSI. In particolare a spiccare su tutto è il Dragon Center che funge ormai da vero e proprio hub sia per accedere alle funzioni delle singole periferiche, a partire dal Nahimic 2 per la gestione dell'audio, al pannello Killer per la configurazione approfondita di Wi-Fi ed Ethernet, al software Steelseries Engine 3 per la regolazione dell'illuminazione di tastiera, trackpad e led frontali del portatile, ma soprattutto per avere un accesso rapido al monitoraggio e alla sintonizzazione del sistema. In due schermate specifiche dell'applicativo potremo infatti impostare i preset colori dello schermo e alcuni settaggi specifici di uso del notebook, ma soprattutto avremo un accesso rapido alle ottimizzazioni per la realtà virtuale e a tutti i settaggi per l'overclock di CPU, GPU e gestione della velocità di rotazione delle ventole, con tanto di configurazione avanzata per impostare gli scalini di aumento degli RPM in base alle temperature raggiunte. È assolutamente da lodare il lavoro fatto da MSI visto che il software è utilizzabile con una facilità disarmante pur mantenendo una configurabilità che spesso è molto più approfondita di quanto è possibile trovare nei BIOS. Se in futuro il produttore implementerà anche i settaggi relativi al voltaggio, alle RAM e agli step specifici della CPU, rischiamo davvero di trovarci davanti all'applicazione definitiva per l'overclock.

Le prestazioni

E arriviamo al nocciolo della nostra prova: le prestazioni del GT72VR. Tutti i test che abbiamo effettuato sono stati realizzati con risoluzione 1080p e sincronia verticale disabilitata. Se questo non era possibile, abbiamo impostato il monitor a 120 Hz così da limitare al massimo il tetto superiore del frame rate. Siamo partiti con il pacchetto di benchmark di Futuremark. Con 3D Mark abbiamo facilmente superato il muro dei 13.000 punti con la demo Firestrike mentre con il VR Mark e il test Orange Room, abbiamo raggiunto e superato i 6.500 punti piazzandoci in entrambi i casi ben al di sopra di altri portatili con componentistica simile.

Le uscite video, l'ethernet e l'attacco per l'alimentazione
Le uscite video, l'ethernet e l'attacco per l'alimentazione

Anche procedendo con le versioni stress delle due demo, non abbiamo riscontrato alcun blocco o rallentamento delle prestazioni, a ennesima dimostrazione dell'eccellente capacità di raffreddamento del Cooler Boost. Passando ai giochi, siamo partiti con The Witcher 3: Wild Hunt utilizzando i preset grafici massimi. Il titolo non è mai sceso al di sotto dei 65 frame al secondo, in tutte le condizioni di gameplay possibili, spesso assestandosi sui 75 frame. Molto similare il risultato raggiunto con Hitman in versione DirectX 12, anche in questo caso con tutti i settaggi grafici impostati manualmente al massimo non essendo presenti dei preset automatici. Utilizzando come riferimento il livello di Marrakech, con la sua affollata piazza centrale, non abbiamo mai visto il counter dei fotogrammi scendere sotto i 55 frame al secondo con una media che si attestava ben al di sopra dei 65 frame al secondo. A chiudere il nostro trittico c'era Rise of the Tomb Raider con il suo benchmark integrato direttamente nei menu di gioco. Abbiamo utilizzato ancora una volta i preset grafici massimi, impostando l'SSAA 4x come tipologia di anti-aliasing, la più pesante selezionabile. E siamo rimasti stupiti nel vedere il test raggiungere una media tra i 50 e i 55 frame al secondo con un margine superiore che raggiungeva e superava i 130 frame al secondo. È insomma evidente che ci troviamo davanti a una macchina dalle prestazioni eccellenti che, pur rimanendo confinata alla sola risoluzione 1080p a causa del suo eccezionale monitor, può essere tranquillamente collegata a uno schermo esterno 4K garantendo probabilmente i 30 frame al secondo abbastanza stabili con gran parte delle offerte videoludiche oggi presenti sul mercato. Probabilmente ci saremmo aspettati qualcosa di più furbo sul fronte delle possibilità di upgrade senza invalidare la garanzia, ma considerato anche e soprattutto il rapporto qualità e prezzo della macchina, fatichiamo a trovargli dei difetti degni di attenzione.

Conclusioni

Prezzo 2399 €

PRO

  • Qualità costruttiva eccellente e ottima selezione delle periferiche
  • La dissipazione del calore è notevole e lascia ampi margini per l'overclock
  • Il display ha una resa visiva splendida e un refresh rate a 120 Hz

CONTRO

  • Gli slot di upgrade sono accessibili solo invalidando la garanzia o richiedendo l'assistenza gratuita
  • Considerate le prestazioni che può erogare non sarebbe stato male avere di default il monitor 4k