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Radeon RX Vega 64

Abbiamo messo le mani sulla versione ad aria della potente Radeon RX Vega 64

RECENSIONE di Mattia Armani   —   15/08/2017

Nella fascia alta AMD ha lasciato campo libero a NVIDIA per ben quindici mesi durante i quali ci siamo dovuti accontentare dei rumor sulla fantomatica architettura Vega. Un'architettura che ha anche dovuto affrontare diversi problemi probabilmente dovuti alla decisione di utilizzare la memoria HBM2, tanto veloce quanto giovane e costosa. Ma dopo tanto penare un baldo corriere si è presentato alla nostra porta con un pacchetto piuttosto pesante. Dentro, avvolta dalle rosse insegne di AMD, un'accattivante confezione nero opaco con incassi per le custodie, altrettanto eleganti, che contengono anche alcuni adesivi e un GPU die Vega non funzionante da tenere come ricordo. Ma la nostra attenzione vola rapidamente nel centro del particolare scrigno, che si dischiude completamente rimossa la copertura in cartone, dove troneggia un massiccio holo-cubo trasparente con il logo tridimensionale delle schede Vega nel mezzo. Ed è un oggetto sfizioso e facilmente spendibile come arredamento nerd di qualità, anche se quello che ci interessa si nasconde sull'ultimo oggetto, un lungo cofanetto discretamente pesante. Sollevato il coperchio ci troviamo di fronte alla massiccia Radeon RX Vega 64 che è disponibile da ieri in versione stand alone da 499 euro e in un particolare bundle da 599 euro.

Per il momento reperire la Radeon RX Vega 64 a prezzi ragionevoli sarà piuttosto complesso. Alternative in casa AMD, seppur di differente fascia di prezzo e prestazioni, sono la RX 580, acquistabile per circa 400 euro, la RX 570 attorno ai 360, e la RX 560 a 160.

Radeon RX Vega 64

L'arsenale della Radeon RX Vega 64

Prima di passare ai numeri è bene tenere conto che confrontiamo una reference con una MSI GeForce GTX 1080 Gaming X che è più veloce della Founders Edition. Inoltre la Radeon RX Vega 64 è appena uscita ed è probabile che l'ecosistema software non riesca a sfruttarla appieno. Non ci stupisce, a questo proposito, che l'indicatore Tach, una striscia di LED posizionati sulla coda della scheda video che mostra il carico della GPU, riveli come alcuni giochi mettano sotto sforzo l'hardware ben più di altri. La scheda, comunque, ha il suo fascino, monolitico e oscuro, blindato nell'alluminio satinato, compresso in due slot e tutto tempestato dai classici fori della livrea delle Radeon. L'architettura è GCN di quinta generazione, gli stream processor 4069 e i transistor a 14 nanometri sono 12.5 miliardi. La connettività include una porta HDMI e tre DisplayPort, tutte disposte sulla stessa linea. In corrispondenza del secondo slot occupato dalla scheda ci sono invece le feritoie per il passaggio dell'aria che si sfoga sul retro visto il design blower. Sulla schiena, invece, c'è un supporto a x in corrispondenza di ventola e GPU mentre in alto a sinistra si intravedono due minuscoli interruttori, forse un po' troppo piccoli, che permettono di spegnere l'illuminazione a LED della scheda o di cambiarne il colore da rosso a BLU. Detto questo è arrivato il momento di fare i conti con la Radeon RX Vega di punta, nella versione raffreddata ad aria, che parte da 1247MHz di clock e arriva a 1546 in boost, può contare su 484GB/s di banda garantiti dagli 8GB di memoria impilata HBM2 ed esprime 12.66TFLOP di potenza single precision. Tutto questo richiede ben 295W di consumo che, lo diciamo subito, sono senza dubbio il punto debole della scheda di fascia alta AMD che non a caso per funzionare ha bisogno di due connettori ausiliari di alimentazione da otto pin. La piattaforma che abbiamo usato per i test è composta da processore Ryzen R5 1600X con frequenze stock, scheda madre Asrock AB350 Fatality Gaming K4 e memorie 16GB GeIL EVO X 3200. Il sistema operativo, invece, è Windows 10 aggiornato all'ultima versione, ma sono disponibili anche i driver per Windows 7. I Radeon Setting sono sempre più intuitivi sono organizzati piuttosto bene. Le impostazioni globali permettono di gestire il Radeon Chill, che permette di risparmiare energia laddove può intuire in anticipo la mole dei calcoli necessari, oltre alla modalità di Tessellation, i vari filtri, il multisampling e, ovviamente, Wattman, che permette di downcloccare o spingere la scheda a seconda delle disponibilità di raffreddamento. Decisamente intuitivo è uno strumento da tenere in considerazione visti buoni i margini di overclock che richiedono, però, un ambiente piuttosto fresco. Più adatta a essere spinta è senza dubbio la versione Liquid Cooled che oltre a sfoggiare frequenze più elevate può avvicinarsi ai 2GHz diventando una minaccia ben più concreta per la GTX 1080. Ma torniamo al software con la schermata dedicata alle impostazioni video che include regolazioni automatiche a seconda del contesto e del tipo di schermo. Un'altra sezione, invece, è dedicata alla gestione di GPU Scaling, HDMI Scaling, Virtual Super Resolution, FreeSync, profondità di colore, mentre in coda non mancano due schermate che riportano tutte le informazioni sul sistema hardware e le versioni dei driver caricati tra cui quelli delle librerie Vulkan, OpenGL e Mantle.

Radeon RX Vega 64

Fuoco alle polveri

Se la GeForce GTX 1080 si accontenta di un buon alimentatore da 500W, la Radeon RX Vega 64 si spinge al di sopra dei 600W con i suoi 295W di consumo tipico e, almeno secondo le indicazioni riportate sulla scatola della scheda, è bene fare in modo che ne abbia a disposizione 750. In tutta sincerità ci sembra un numero davvero eccessivo, anche puntando a overclock piuttosto spinti, ma il fatto che AMD esageri con le richieste non ci stupisce visto che sotto stress i consumi superano abbondantemente i 300W, con tutto quello che ne consegue in termini di surriscaldamento. La scheda, equipaggiata con raffreddamento ad aria blower, si scalda immediatamente, anche in idle, e in Overwatch, un titolo leggero ma in grado di sfruttare all'osso la GPU, la ventola diventa decisamente rumorosa e le temperature toccano rapidamente quota ottantuno gradi contro i 70 della MSI GTX 1080 Gaming X. Ma prima di passare a parlare di giochi e di ottimizzazione partiamo dal test 3DMark di Passmark che risulta particolarmente interessante. A quanto pare capacità di calcolo della GPU arrivano a 7442 punti contro i 7634 di una GTX 1080 custom che, secondo le rilevazioni, è inferiore alla Radeon RX Vega 64 nel calcolo vettoriale e nella gestione delle particelle. Tra i giochi in cui la Vega se la cava meglio ci sono The Witcher 3: Wild Hunt, con 101FPS di media senza hairworks attivo contro i 103 della MSI GeForce GTX Gaming X, e Ashes of the Singularity che da qualche problema in 1080p, dove la scheda NVIDIA vince di quasi cinque punti percentuali, ma vede la Vega recuperare, anche grazie alla memoria HBM2, una volta passati al 1440p. D'altronde parliamo di una scheda pensata per il QHD e senza dubbio capace di far girare a ben più di 60 frame al secondo la maggior parte dei giochi in circolazione, come dimostrano gli oltre 70 frame al secondo di The Witcher 3 e i quasi 130 di DOOM. E la nuova ammiraglia AMD non se la cava malaccio nemmeno in 4K spingendo DOOM a 69fps grazie alle librerie Vulkan e rovesciando la situazione con Ashes of the Singularity che in Ultra HD gira meglio sulla Vega che sulla GeForce. Overwatch, invece, in 4K scende a 58 frame al secondo contro i 69 piuttosto stabili della GeForce GTX 1080 Gaming X, ma l'hardware AMD ha dimostrato di avere più di qualche problema con il titolo Blizzard. Non a caso in 1080p si ferma a 150 frame contro i 179 della GeForce che riporta una delle vittorie più sonore. Restano invece in favore della Radeon i benchmark di Deus Ex: Mankind Divided e di Doom che in 1080p, sempre con tutte le impostazioni al massimo, arriva a 185 frame al secondo di media contro i 177 della scheda NVIDIA. Il copione, in sostanza, è quello a cui siamo abituati da un po', con le DirectX 12 e le Vulkan che vedono primeggiare la Radeon e le DirectX 11 che favoriscono le schede NVIDIA. La potenza, però, non manca, così come non mancano prestazioni apprezzabili nel mining anche se di certo non gloriose come caldeggiato da alcuni rumor, e questo significa che una maggiore ottimizzazione dovrebbe garantire margini di miglioramento sensibili. Servirà invece una revisione hardware per abbassare i consumi che sono senza dubbio eccessivi e nel caso della Radeon RX Vega 64 raffreddata ad aria comportano temperature importanti. Il prezzo, inoltre, è quello della GeForce GTX 1080 che nonostante l'età tiene ancora banco, oltre a risultare decisamente più bilanciata e silenziosa, anche se va detto che eventuali aumenti prestazionali importanti delle nuove schede AMD potrebbero mettere in secondo piano la questione dei consumi. Inoltre, a rendere il tutto più appetibile, ci sono i pacchetti Radeon con quello Black che, dedicato alla Radeon RX Vega 64, include due giochi, tra cui Prey e Wolfenstein II, oltre a 100 dollari di sconto sull'acquisto di un processore Ryzen 7, a partire dal 1700X necessariamente accompagnato da una delle schede madre legate all'offerta, e 200 dollari di sconto su un monitor FreeSync ultrawide (3440x1440) da 34 pollici.

Radeon RX Vega 64

Conclusioni

La Radeon RX Vega 64, la prima scheda di fascia alta realizzata da AMD da due anni a questa parte, se la batte tutto sommato alla pari con la GTX 1080 Founders Edition. A favore di quest'ultima, ovviamente, ci sono i giochi DirectX 11, mentre in ambiente Vulkan e DirectX 12 le cose volgono spesso a favore della scheda AMD. Ma i vantaggi a favore di entrambe sono relativamente ridotti e dalla nuova Radeon non siamo delusi sul piano prestazionale, decisamente valido in quanto a potenza pura e potenzialità lavorative, che è probabilmente destinato a migliorare sensibilmente, anche per l'a quanto pare ottima Radeon RX Vega 56, grazie all'ottimizzazione. Non possiamo invece dirci entusiasti per il tempismo, che avvicina pericolosamente Vega all'uscita delle schede NVIDIA Volta, oltre che i per consumi, davvero elevatissimi, e per i bundle che, pur potenzialmente interessanti, alzano il prezzo delle Vega di 100 euro e sono convenienti solo nel caso in cui si abbia l'intenzione di acquistare un costoso sistema di fascia alta.

PRO

  • Prestazioni e prezzo in linea con la GTX 1080 FE
  • La potenza di calcolo non manca
  • Curata e molto robusta

CONTRO

  • Consumi e temperature elevati
  • La ventola si fa sentire
  • In forte ritardo sulla concorrenza