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La recensione della Gigabyte Z370 Aorus Ultra Gaming

Con l'arrivo di Coffee Lake, Gigabyte ci ha fornito il modello di fascia media della nuova scuderia di schede madri per la serie 8 di Intel, la Z370 Aorus Ultra Gaming

RECENSIONE di Marco Perri   —   09/10/2017

Recensire in due mesi ben due schede madri Gigabyte è un dato molto importante e merita qualche riga in più, poiché segno di un salto in avanti nel modello informativo che vogliamo condividere. Pian piano, lo sviluppo in Italia di una comunicazione reale di un settore per troppo tempo dormiente sta trovando la sua consacrazione, ormai ci siamo. È vero che il mercato PC è in fermento, è vero pure che il pargolo più svogliato ha fatto male i compiti per troppi anni, lasciando la palla dello sviluppo corporate nel Bel Paese al gaming su console, ormai ottimamente avviato con sedi strutturate. Il dato di realtà, oggi, è che anche l'Italia può vantare una presenza fisica fra i Big del mondo hardware e componentistica PC, e non manca quasi più nessuno all'appello. L'utenza, di suo, è perfettamente conscia di questo universo ormai assolutamente sovrapposto alle macchine da salotto e si informa con voracità. Complice la nascita di una curiosità a tutto tondo e il ritorno di AMD, non era mai accaduto che il lancio di una nuova generazione di schede madre e processori provocasse un tale interesse trasversale ed è veramente splendido cavalcare questo entusiasmo. Gigabyte ci ha gentilmente fornito la versione Ultra Gaming della serie Z370, ovvero la scheda di fascia media della linea 370, creata per ospitare i chipset serie 8 di Intel e venduta a circa 200 euro. Come a ogni giro di schede madri, la pletora è ricca e variegata per necessità e grandezza del portafogli e la trovate qui, sul sito ufficiale. Ora vediamo cosa abbiamo tra le mani.

Socket 1151?

Partiamo da un elemento che nelle scorse settimane ha creato controversie e dibattiti sul web: il socket di Coffee Lake rimane 1151, ma la compatibilità della serie Z370 non è ovviamente al contrario. Certo, a livello fisico Kaby Lake o Skylake entrano nelle 370 così come Coffee Lake entra nelle 270, ma molto semplicemente non funzionano, quindi non perdete tempo a fare tentativi. Ora, ne scriveremo nei prossimi giorni, è indubbio però come Intel abbia giocato un po' strano nella scelta della comunicazione. Complottisti a parte, l'utilizzare una numerazione esistente per quello che a conti fatti è un chipset con un altro tipo di tecnologia ha creato confusione, ma il passaggio a 6 core per i modelli maggiori ha ovviamente obbligato a una differente disposizione di elettronica rispetto a Kaby Lake, con un rinnovo del numero e gestione dei pin riservati. Lungi discutere sull'argomento in questa sede: Gigabyte arriva al d-day con un upgrade piccolo rispetto alla serie Z270, comunque degno di menzione. Oltre all'ovvio supporto ai nuovi chipset, la PCB offre tre slot PCIe x16, anche se a scheda singola solo il primo è un pieno x16. Con due GPU, le corsie sono divise in x8/x8. Il terzo - non rinforzato - sembra un x16, ma le corsie sono x8/x4/x4 in condivisione con uno slot M.2. Parlando di RAM, nonostante la consapevolezza di un supporto ufficiale Coffee Lake fino a 2666 MHz in dual channel contro i 2400MHz di Kaby Lake, l'Ultra Gaming si può fregiare del supporto DDR4 XMP fino a 4133MHz in overclock. Bene l'ingresso delle USB 3.1 (velocità doppia rispetto ai 5 GBps delle 3.0) e la presenza di connettore USB di tipo C, così come altrettanto bene il supporto PCI express ai RAID 0,1, 5 e 10, più dei tipici SATA, aumentando quindi la futura appetibilità per multi-dotazioni M.2. Il contenuto interno alla confezione è in linea con le aspettative: oltre alla Ultra Gaming troviamo manuali, disco dei driver, un backplate nero e un paio di cavi di collegamento. Quella che serve quindi, nulla di più e nulla di meno. Preso tra le dita il prodotto è solido, la bicromia grigio-nero azzeccata, colorata solo da un po' di rosso dei condensatori WIMA, mentre la zona CPU è contraddistinta dagli attesi 8 pin di alimentazione, due connettori per M.2, tecnologia Octane - logo ben impresso sulla confezione - e 4 banchi di DDR4 dual-channel fino a 64Gb di RAM. Ogni punto focale della placca è rivestito da tecnologia Ultra Durable a garantire ancora più rinforzo agli attacchi di RAM e PCIe. Questo è un elemento sicuramente utile e del quale Gigabyte deve andare molto fiera, in quanto è uno di quei fattori che maggiormente il produttore inserisce nella vetrina comunicativa. A scendere, dei tre slot PCIe, due sono rinforzati in metallo e distanziati sufficientemente per divertirsi con configurazioni SLI o Crossfire, 6 porte SATA 6Gb/s e chip Audio Realtek ALC1220 direttamente sulla scheda, con quattro condensatori WIMA e cinque Nichicon dorati, seguendo la logica AMP-Up ormai onnipresente nelle schede madri Gigabyte. Il dissipatore interno è stato ridisegnato, così come rinforzata e affidabile la scocca termale collegata al piatto di I/O. Nonostante l'identità da fascia media, Gigabyte ha fornito alla Ultra Gaming tanti elementi che la rendono una scheda decisamente completa.

La recensione della Gigabyte Z370 Aorus Ultra Gaming

Led a parte

Come da tradizione, Gigabyte ha infuso un grande sforzo nella personalizzazione estetica LED interna grazie all'utilizzo della propria tecnologia RGB Fusion, disponibile anche su app tramite WiFi: la scheda è già ricca di LED integrati negli alloggi RAM, dissipatore, slot PCIe e tracce della PCB, con pieno supporto a strisce a 5V e 12V fino a un massimo di 300 diodi, nove nuovi pattern di illuminazione a velocità differenti. Accendere il sistema e divertirsi a giocare con i colori è sempre un piacere, provare a inventarsi un ritmo coinvolgente lo è ancora di più. Torna anche Smart Fan per regolare l'utilizzo dei sei connettori per ventole equipaggiati, così suddivisi: due posizionati vicino il dissipatore integrato, uno a destra delle RAM e tre tra CPU e I/O. I sei sensori sono invece posizionati all'interno nei punti nevralgici come chip audio, slot PCIe e processore, così da avere sempre il controllo sulle temperature sviluppate da ogni componente. Breve sguardo al pannello I/O: alle otto USB 3.1 si affianca una USB Type-C, una singola PS/2, un ingresso Ethernet Intel i219v Gigabit 10/100/1000, con assenza di WiFi. Curioso come sia ASMedia a fornire il controller 3142. Andando a tirare le somme sull'offerta, abbiamo tra le mani un prodotto con che uno street price attorno ai 200€ rappresenta una scheda madre assolutamente dignitosa e competente per entrare a testa alta nel mondo di Coffee Lake. Certo, ci sono delle assenze rispetto all'eredità della fascia alta rappresentata in famiglia dalla Gaming 7, ma quando quelle sostanziali si condensano, nella pratica, in un solo ingresso Ethernet invece che due, due slot per M.2 invece che tre, una completa penetrazione dell'acciaio sugli slot PCIe contro due slot PCIe rinforzati su tre o l'assenza di una Display Port, è palese quanto il biglietto d'ingresso - inferiore di oltre il 30% rispetto alla Gaming 7 - si giustifichi in pieno, indirizzando l'accessorio a una fascia di giocatori veramente molto ampia. Con i suoi 30.5 cm x 24.4 cm, una grande sensazione di affidabilità e durevolezza permea la PCB anche durante fasi di grande stress per il processore.

La recensione della Gigabyte Z370 Aorus Ultra Gaming

Conclusioni

Prezzo 209.90 €

Se dovessimo partire da un elemento per consigliare la Ultra Gaming a chi vuole entrare nel regno di Coffee Lake, quello sarebbe il rapporto qualità / prezzo. Nonostante le (poche) assenze a livello di connettività o equipaggiamento rispetto alla controparte di fascia alta, questa scheda è un accessorio ideale per chi è avaro di tecnologia ma allo stesso tempo ne vede come sufficiente l'offerta per i propri possedimenti. Quanto inserito da Gigabyte in questa fascia media risponde perfettamente alle esigenze di un giocatore ambizioso ma contenuto, che non ha bisogno per forza di doppia LAN o di tre slot per M.2. L'utilizzo nel quotidiano di applicazioni professionali e gaming sono assolutamente in linea con le aspettative che un brand del genere reca con sé, così come gli aggiornamenti del BIOS - rilasciati con buona frequenza - trasmettono spazi di manovra e di miglioramento ancora ampi. Per l'obolo richiesto, quanto messo sul piatto ci ha soddisfatto pienamente e lo consigliamo a chiunque non abbia velleità di creare configurazioni esoteriche e si "accontenti" di un ottimo PC di fascia alta.

PRO

  • Un'ottima fascia media per Coffee Lake
  • Completo di tutto il necessario
  • Adatto per moltissime tasche
  • Robusta, affidabile

CONTRO

  • Qualche (ovvia) assenza rispetto alla fascia alta