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Quando il Graal era ancora una coppa

I Nazi, nella loro miopia, sono ancora alla ricerca della coppa di Cristo, nota anche come Sacro Graal. Noi invece, vogliamo dare loro una lezione di storia con la punta dello stivale.

RECENSIONE di Andrea Rubbini   —   27/07/2009

Torniamo a parlare di Indiana Jones, chiudendo il cerchio delle avventure che LucasArts ha pubblicato su Steam. Rispetto all'ultimo incontro, però, cambiamo decade e facciamo un passo indietro fino al 1989, quando l'allora Lucasfilm Games pubblicò Indiana Jones e l'Ultima Crociata, un'avventura grafica tratta dall'omonima pellicola. Cos'è accaduto di così drammatico nel film da volerne fare un gioco? E' semplice: i nazisti hanno rapito il padre di Jones, nella speranza di ottenere preziose informazioni sull'ubicazione del Graal.

Quando il Graal era ancora una coppa

Poveri stolti, non avevano studiato con attenzione la tela di Leonardo da Vinci. Di fatto, neppure Indy ne sapeva nulla a quel tempo, e si mette subito alla ricerca del padre, ignaro di tutto. Con quest'avventura, ci allontaniamo molto dai videogiochi contemporanei; cambiano quindi i linguaggi, ma soprattutto le interfacce e i modelli di interazione. Qui per esempio, possiamo sperimentare lo SCUUM in una delle sue prime applicazioni. Fu sviluppato infatti nel 1987, durante la realizzazione di Maniac Mansion, un'altra fortunata avventura targata Lucasfim Games. Questo non dovrebbe scoraggiare nessuno, ma è necessario un approccio diverso, perché la mentalità del giocatore era diversa. Vediamo come.

Cavatela da solo, Jones

Indiana Jones non si tira indietro quando c'è da menare le mani e, di conseguenza, anche la versione ludica dell'eroe abbonda di zuffe. Il sistema di combattimento è limitato dai mezzi tecnici e capita di inveire contro il tastierino numerico, usato per muoversi, colpire e parare durante le scazzottate. Alcuni confronti sono evitabili, ma solo con Indiana Jones e il destino di Atlantide questo sistema verrà rifinito a fondo.
Detto questo, resta lo scoglio degli enigmi. Partiamo dalla buona notizia: molti si possono risolvere in modi diversi, e alcuni cambiano anche da una partita all'altra. Dubitiamo che giocherete due o tre volte l'avventura, ma è sorprendente assaporare tanta libertà in un titolo così vecchio.

Quando il Graal era ancora una coppa

La ruggine si è formata invece sulle associazioni mentali richieste: gli oggetti dell'inventario sono indicati solo testualmente, e dovrete ragionare sul significato, più che sulla sua rappresentazione. Inoltre, alcuni elementi dello sfondo appaiono come "macchie" di pixel, se paragonati ai modelli tridimensionali ai quali siamo abituati. Non è una critica: va da sé che per quell'anno Indiana Jones e l'Ultima Crociata raggiunge risultati di classe. Ma bisogna considerare che può diventare molto frustrante, senza un po' di allenamento, rimanere a guardare lo schermo quando niente e nessuno offre un indizio al giocatore. Se queste parole non vi spaventano o vi fanno inorridire, allora il più è fatto; potete giocare con soddisfazione a un'avventura piena d'ironia e godibile sino alla fine. E' un'esperienza da fare, anche solo una volta, perché rappresenta un tassello di un'eredità importante, che aiuta a comprendere e apprezzare i titoli di oggi. Titoli che non esisterebbero senza un passato pionieristico e a tratti eroico, fatto di persone, di idee e del coraggio necessario per realizzarle.

LucasArts ha deciso di rendere disponibili su Steam le sue glorie del passate, dando a tutti la possibilità di giocare ancora, o per la prima volta, diversi videogiochi che hanno fatto la storia. Multiplayer.it ha scelto per voi i migliori, e chiude ora la serie di recensioni con Indiana Jones e l'ultima crociata.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (29)
9.2
Il tuo voto

Quanto detto per gli altri articoli che abbiamo dedicato alle avventure della LucasArts, vale anche per Indiana Jones e l'Ultima Crociata. Quest'episodio è antecedente a Indiana Jones e il destino di Atlantide, e sarebbe meglio giocarlo prima. Il sistema di combattimento è infatti arcaico e alcuni enigmi richiedono molta immaginazione. Sono difetti che diventano interessanti in prospettiva, perché ci permettono di cogliere lo sviluppo di un processo di raffinamento che ha finito per consegnarci nelle mani alcune gemme lavorate alla perfezione. E comunque, a parte l'interesse storico o culturale, rimane pur sempre una bella avventura firmata da Ron Gilbert, dove impera l'ironia di Indiana Jones (o la sua?).

PRO

  • L'ironia di Indy fa ancora sorridere
  • Molti enigmi hanno più di una soluzione

CONTRO

  • Interamente in inglese

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: GeForce 8800 GT
  • Sistema operativo: Windows Vista

Requisiti minimi

  • Sistema Operativo: Windows XP / Vista
  • Processore: Qualunque PC del 2002 o superiore
  • RAM: 32 MB
  • Scheda video: Scheda Grafica PCI 2 MB
  • DirectX: Versione 9.0c o superiore
  • Scheda audio: 16 bit