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Una babele di torre

Square Enix torna a sperimentare variazioni sul tema Final Fantasy, questa volta impegnandosi in un "tower defence" per WiiWare

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   30/07/2009

Il gioco è disponibile sul servizio WiiWare di Nintendo Wii

Si può ben dire che la serie Crystal Chronicles sia una sorta di vivaio per le idee alternative di Square Enix. Un progetto molto maturo e avanzato, partito ormai da diversi anni: sfruttando un universo di riferimento ben consolidato che fa da background proponendo ambientazioni, personaggi e tradizioni già consolidate - elementi che possono essere associati alla definizione "Final Fantasy" - l'avere a che fare con degli spin-off (o di spin-off di altri spin-off) consente di sperimentare con una certa libertà nuove soluzioni ludiche.

Una babele di torre

Considerando solo i capitoli più recenti, Crystal Chronicles è servito a Square Enix per proporre la sua visione dell'action adventure fantasy, dello strategico-gestionale e, infine, del neonato genere dei "tower defence". Dopo i Crystal Defenders, costruiti su un impianto da gioco tipicamente "mobile", My Life as a Darklord assume una configurazione da titolo più completo, sebbene opportunamente piazzato nella categoria dei giochi scaricabili. Il gioco ovviamente si riferisce ad un opposto di My Life as a King, uno dei primi titoli WiiWare nonché altra particolare sperimentazione di Square Enix nell'ambito dei gestionali strategici. Tuttavia, il gioco che prendiamo in considerazione non è un corrispettivo al negativo del titolo precedente, ma si basa su una struttura completamente diversa. Protagonista della storia è la giovane discendente di un "Darklord", che raggiunta l'età della ragione (più o meno) decide di prendere finalmente il controllo dell'esercito malvagio di famiglia e muovere battaglia ai pacifici regni vicini. Nel percorso di conquista, ci sarà spazio anche per una certa progressione nella trama, raccontata sempre attraverso semplici dialoghi scritti e caratterizzata da un tono alquanto spiritoso, e per bivi e deviazioni che consentono sotto-quest utili per la raccolta di esperienza e oggetti extra.

La difesa della torre

La struttura di gioco ricalca precisamente quello che il nome affibbiato al genere sembra indicare: il Darklord si sposta per la mappa di gioco portandosi dietro la sua torre personale, sulla cui sommità risiede il cristallo oscuro che va protetto ad ogni costo. Come nel buon vecchio Dungeon Keeper, ci si limita qui ad attendere l'arrivo dei malcapitati avventurieri senza macchia e senza paura che tentano la scalata della torre per arrivare fino al cristallo. Il giocatore, ovviamente, dovrà predisporre un'adeguata accoglienza in modo da evitare che questo accada: si tratta di inserire vari piani all'interno della torre, e riempirli di trappole e unità malvagie, ovviamente cercando di seguire una strategia pianificata, giacché non tutte le unità hanno la stessa efficacia contro determinati nemici, e soprattutto ognuna ha un certo costo. Ogni operazione richiede un certo dispendio di "punti negativi", che oltre alla dotazione iniziale vengono ricaricati con la sconfitta dei nemici. Si devono dunque costruire i vari piani della torre, e riempirli con le opportune unità difensive: ogni piano è caratterizzato da un artefatto dotato di un potere particolare che sorregge l'intera stanza.

Una babele di torre

Dotati di capacità difensive o offensive, gli artefatti caratterizzano l'intero piano, influenzando in alcuni casi la disposizione delle unità da affiancarvi. Quest'ultime sono di varia classe (vengono sbloccate via via proseguendo nel gioco) ma appartengono fondamentalmente a tre macro-generi corrispondenti a quelli delle unità avversarie, che si caratterizzano tra loro per un rapporto di forze incrociato simile al principio della morra cinese: le unità da mischia battono quelle a distanza, queste ultime sono efficaci contro le unità magiche mentre i maghi battono le unità da mischia. Questa struttura risulta in certi casi talmente rigida che qualche piccolo errore nella selezione dei combattenti da schierare può essere fatale, visto che l'ordine di attacco delle unità nemiche non è noto fin dall'inizio, e le unità non possono essere spostate o modificate (se non dopo la loro eliminazione).

Vita da signorina oscura

Una volta organizzate le difese, siamo pronti ad accogliere i nemici: gli ardimentosi avventurieri scalano la torre piano per piano, affrontando le unità che incontrano nel percorso attraverso combattimenti a turni completamente automatici. Un timer scandisce il tempo dell'incontro: una volta scaduto (se è ancora vivo, ovviamente) l'avventuriero passa al piano superiore. Un solo nemico alla volta può occupare un piano, dunque se questi si accavallano andranno ad occupare il primo piano libero sovrastante, cosa da tenere ben presente rendendo necessario un adeguato numero di piani all'interno della torre (comunque espandibili a combattimento iniziato). Durante l'azione il giocatore osserva la situazione e interviene costruendo nuovi piani, inserendo unità negli spazi liberi o eventualmente investendo fondi nell'aumento di livello dei propri seguaci, nel caso questo sia stato sbloccato, per aumentarne il potenziale. Oltre ai punti negativi necessari all'acquisto di piani e unità, l'altra moneta di scambio presente è infatti il "karma negativo" che si conquista al termine dei livelli. Con questo è possibile espandere il numero massimo di piani da inserire nella torre oppure sbloccare nuovi livelli di esperienza per i propri combattenti, da applicare alle unità durante le battaglie sempre con un certo dispendio di punti.

Una babele di torre

L'aspetto grafico è alquanto semplice, in linea con il principio del gioco scaricabile, ma si nota sempre il particolare tocco pulito e curato di Square Enix. Non c'è molto da vedere e scoprire poiché alla fine tutto il gioco si svolge all'interno della torre, la cui rappresentazione è alquanto stilizzata, mentre la storia si svolge attraverso scenette di dialogo statiche, tuttavia il mondo messo in scena riesce sempre ad essere caratteristico e coinvolgente.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.8
Lettori (10)
7.6
Il tuo voto

Il tocco Square Enix non delude, e il marchio Final Fantasy d'altra parte garantisce l'appartenenza ad un mondo ormai conosciuto e affermato nell'immaginario videoludico, i cui appassionati troveranno certamente interessante anche questa digressione in stile tower defence. A dire il vero, il genere stesso è caratterizzato da certi limiti strutturali che impediscono, a lungo termine, un'esperienza di gioco varia e stimolante, a maggior ragione con una struttura rigida come questa e con una quantità piuttosto esigua di variabili in gioco in termini di unità utilizzabili e abilità varie. A questo problema ovviano in parte i contenuti scaricabili a pagamento, che espandono l'esperienza di gioco aumentandone però esponenzialmente il prezzo: una soluzione poco simpatica. Per 1000 Nintendo Points resta comunque una buona scelta.

PRO

  • Ben strutturato nonostante le ridotte dimensioni
  • Caratterizzazione tipica Square Enix
  • Espandibile a piacere...

CONTRO

  • ...ma ad un certo costo
  • Non molto vario
  • Eccessivamente schematico nelle dinamiche