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G-Force, recensione

Chi ha detto che è la volpe l'animale più astuto?

RECENSIONE di La Redazione   —   07/10/2009

Versione testata: Xbox 360

La prima cosa che si ha la curiosità di provare prendendo in mano G-Force è la modalità di visualizzazione in 3D. Proprio come il film al cinema, ma con una tecnologia molto più vecchia, anche il videogioco può essere vissuto in tre dimensioni, particolarità che lo rende piuttosto unico nel panorama dei giochi elettronici. Se però all'inizio non si vede l'ora di inforcare gli occhiali, dopo qualche minuto non si vede l'ora di toglierli. C'è poco da girarci attorno, l'effetto ricavato dalle lenti rosse e blu è fastidioso per gli occhi, e dopo una ventina di minuti sarà inevitabile fare una pausa. Oltretutto il risultato che si ottiene non giustifica lo sforzo della vista. E' vero che la differenza salta subito all'occhio (il gioco di parole non era voluto), ma il coinvolgimento e il senso di meraviglia restano gli stessi di sempre, per cui, dopo la prima doverosa prova, è facile che gli occhiali vengano riposti nella custodia del gioco. Chiudiamo questa parentesi sulla terza dimensione specificando che le versioni per Wii e PlayStation 2, pur essendo identiche alle altre per il resto dei contenuti sono sprovviste dell'opzione 3D. Non una grande perdita, come abbiamo visto.

Ok Roger, passo e chiudo!

G-Force è un'avventura che vi vede al comando di Darwin, uno dei porcellini d'india che forma la Task Force imbastita dal governo per mettere fine ai piani di conquista del mondo operati da un folle miliardario, il quale si servirà di apparentemente banali elettrodomestici per raggiungere il suo scopo. Proprio come in una storia di spionaggio con tutte le cose a posto, saremo equipaggiati a puntino e supportati continuamente dalla nostrasquadra, sia dal quartier generale, che in campo. Nell'auricolare riceveremo di volta in volta informazioni sullo stato della missione e sugli obiettivi da raggiungere, uno dopo l'altro fino alla conclusione del livello. Se qualcosa ci è poco chiaro è sufficiente la pressione di un tasto per visualizzare sullo schermo un segnale che ci indicherà la direzione da seguire. Una spia è tale quando nessuno sa della sua presenza, ma durante la nostra avventura sarà inevitabile uscire allo scoperto e ingaggiare dei combattimenti contro gli elettrodomestici della Saber, comuni oggetti quotidiani finché non affilano le armi contro il nostro povero agente. A nostra difesa abbiamo a disposizione una frusta elettrica per gli attacchi ravvicinanti,

G-Force, recensione

e diversi tipi di arma da fuoco che potranno essere sbloccati proseguendo nel gioco. La tecnologia ci viene incontro anche per gli spostamenti però, grazie al fido jet-pack sempre sulle nostre spalle, potremo volare per qualche secondo e spostarci indisturbati ad altezze di sicurezza. Inoltre se la visibilità dovesse essere troppo scarsa, basterà attivare il visore a raggi-x, per vederci più chiaro!

Questo messaggio si autodistruggerà in 5 secondi...

Darwin è un ottimo agente per essere un porcellino d'india, ma anche lui dovrà alzare le mani di fronte alle situazioni più ingarbugliate. E' in queste occasione che torna utile l'utilizzo di Mooch, un miracolo di miniaturizzazione a forma di mosca, che può volare in giro per il livello infilandosi nelle più piccole fessure, di neutralizzare i sistemi di sicurezza e rallentare il tempo per superare gli ostacoli più insidiosi. Mooch può essere attivato in qualsiasi momento e starà al giocatore capire quando prendere i suoi controlli e quando invece continuare con il protagonista. Sebbene Mooch passi indisturbato a qualunque occhio umano o elettronico che sia, ha la spiacevole tendenza, come tutte le mosche dopotutto, di avvicinarsi alle lampade attira insetti. Saltare da un protagonista all'altro per risolvere i passaggi un po' più intricati sono i momenti migliori di un gioco che per praticamente tutta l'avventura si ripete uguale a sé stesso.

G-Force, recensione

Il livello di difficoltà si attesta su livelli medio-bassi, ma è comunque possibile alzarlo dalle opzioni per chi vuole una sfida più dura. Nonostante uno dei punti più flebili del gioco sia la relativa semplicità e la ripetitività delle situazioni offerte, G-Force è più indicato ai ragazzi che hanno già qualche esperienza con i videogiochi. E' richiesta infatti una discreta abilità di coordinazione e lo studio dell'ambiente di gioco al fine di avanzare nell'avventura, cose che potrebbero scoraggiare o infastidire chi non è abituato a un sistema di gioco più avanzato rispetto ad altri titoli dedicati ai più piccoli. Se per i più giovani, quindi, G-Force potrebbe risultare un gioco fuori dalla loro portata, diventa uno stimolo piacevole per quanti invece abbiano già qualche mese di pratica di gioco alle spalle. Per queste persone inoltre G-Force è un ottimo anello di collegamento tra i giochi per i più piccoli e quelli per un pubblico più affezionato.

Commento

Sistema di controllo efficace Struttura a missioni Utilizzo intelligente di Mooch Diversi passaggi ripetuti Situazioni poco avvincenti