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Che cielo che c'è

Dopo Monkey Island, un altro classico del genere punta e clicca arriva su iPhone in versione riveduta e corretta.

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   06/11/2009
Che cielo che c'è

Uscito nel lontano 1994, Beneath a Steel Sky è stata una delle poche avventure grafiche capaci di fronteggiare a testa alta l'egemonia dei prodotti LucasArts, assoluti padroni del settore: il valore dell'opera Revolution è stato sottolineato non solo dal grande successo di pubblico e critica all'epoca della sua release, ma anche dall'indelebile ricordo che il titolo è riuscito a lasciare in coloro che l'avevano giocato. Impossibile dunque non accogliere con entusiasmo questa versione Remastered, disponibile in esclusiva per iPhone.

Il futuro è una trappola

Beneath a Steel Sky Remastered è ambientato in un futuro non particolarmente roseo, nel quale l'umanità è ridotta ad abitare all'interno di enormi, grigi agglomerati urbani gestiti con pugno di ferro da corporazioni senza scrupoli. Protagonista è Robert Foster, cresciuto da una tribù di reietti della società costretti a vivere all'esterno di una di queste megalopoli: salvato da questi a seguito di un incidente aereo nel quale perse i genitori, il nostro eroe verrà forzatamente portato in città, dove dovrà svelare il mistero che circonda la sua vera identità. La trama è molto avvincente, offre notevoli spunti di riflessione e inoltre in questa versione Remastered può fregiarsi di essere narrata da scene animate ad opera di Dave Gibbons, co-creatore di Watchmen. La grafica in game non è invece stata ritoccata, ma fa ancora la sua discreta figura, grazie anche alla definizione dello schermo di iPhone: particolarmente apprezzabili risultano i fondali disegnati a mano, ma anche gli sprite dei personaggi si dimostrano curati e ben animati. Il nodo cruciale delle avventure grafiche sul dispositivo Apple è comunque rappresentato dall'interfaccia, ostacolo che Beneath a Steel Sky Remastered supera in maniera brillante. Toccando gli elementi sensibili dello scenario appaiono delle icone che consentono di eseguire le azioni disponibili, mentre per usare un oggetto dell'inventario è sufficiente aprire quest'ultimo e trascinare l'item desiderato sopra all'obbiettivo. Per scongiurare il rischio di perdere di vista qualche zona con cui interagire, il gioco sfoggia un semplice ma efficace meccanismo: tenendo premuto il dito sullo schermo per qualche istante, tutti gli hotspot vengono infatti evidenziati da un cerchietto blu.

Che cielo che c'è

Una mano tesa ai casual gamers arriva poi dal sistema di suggerimenti al quale affidarsi in caso di necessità, che esordisce con indizi piuttosto vaghi e conclude con la vera e propria spiegazione su come proseguire se le difficoltà persistono. I puristi si troveranno comunque per le mani un'avventura decisamente hardcore, con puzzle stimolanti ed un appassionante dipanarsi della trama. A voler cercare il pelo nell'uovo, la durata dell'esperienza non è tra le più lunghe, ma si tratta certamente di tempo di qualità. Un altro aspetto poco convincente di Beneath a Steel Sky Remastered riguarda infine l'accompagnamento sonoro: le musiche sono piuttosto ripetitive, ed il doppiaggio in inglese si fregia di una recitazione talmente sopra le righe da poter risultare persino fastidiosa.

La versione testata è la 1.0

Conclusioni

Multiplayer.it
8.7
Lettori (14)
7.5
Il tuo voto

Beneath a Steel Sky Remastered è l'ottima trasposizione di una delle avventure grafiche più amate di sempre, la quale ha risentito del passare degli anni solo sul fronte puramente tecnico (comunque ancora apprezzabile). Avere un tale pezzo di storia videoludica nel palmo della propria mano è un'occasione che nessun amante del genere dovrebbe farsi sfuggire, considerando anche il prezzo contenuto dell'applicazione e l'ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori in termini di interfaccia.

PRO

  • Storia appassionante
  • Interfaccia funzionale
  • Nuove cutscenes

CONTRO

  • Graficamente uguale al 1994
  • Sonoro un po' fastidioso