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Il ponte sullo stretto

Gameloft si cimenta con il genere dei puzzle game: in Bridge Odyssey il nostro obiettivo è quello di costruire ponti di legno all'interno di sei isole esotiche.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   03/02/2010

Dietro il più semplice dei ponti si nasconde un progetto preciso, che tiene conto delle forze in gioco, del peso della struttura e di quello che eventualmente dovrà sopportare, delle condizioni climatiche e ambientali, nonché dei materiali migliori per la sua costruzione. In Bridge Odyssey, il nuovo puzzle game sviluppato da Gameloft per iPhone e iPod Touch, non veniamo costretti a fare in ogni stage un'analisi così minuziosa, ma dobbiamo ugualmente tenere conto di diversi fattori nel momento in cui disponiamo le tavole di legno che andranno a formare un passaggio sicuro per i nostri simpatici amici animali.

Il ponte sullo stretto

Sviluppata all'interno di sei differenti isole, per un totale di quarantotto stage, l'azione di gioco si basa esclusivamente sull'uso del touch screen per la costruzione di un ponte abbastanza robusto da permettere a una serie di creature più o meno pesanti anche un solo passaggio. Gli animali più leggeri avanzano a saltelli o comunque non rappresentano mai una grossa preoccupazione per via del loro peso, mentre i loro compagni più robusti (un elefante e un bufalo, in questo caso) finiscono facilmente per far cedere le assi e devono quindi contare su di una base d'appoggio che risulti solida, anche solo per i pochi secondi necessari al tragitto dalla parte sinistra alla parte destra dello schermo, generalmente separate da un baratro mortale.

Per di qua!

Bridge Odyssey ci permette di muovere l'inquadratura "trascinandola" con le dita oppure di lasciarla fissa (scelta ben poco sensata, in verità), nonché di far apparire sullo schermo una griglia per una più precisa disposizione delle assi (altra idea poco azzeccata). È possibile cimentarsi con un semplice tutorial o affrontare direttamente la prima isola: vista l'immediatezza del gameplay, non c'è nulla da temere.

Il ponte sullo stretto

La costruzione del ponte deve iniziare necessariamente da uno o più "agganci" presenti all'interno dello scenario: da lì possiamo partire e agganciare le nostre tavole, determinandone la lunghezza fino a un certo punto e fissandole fra di loro grazie alle estremità. Una semplice "linea" formata da tre assi disposte in orizzontale, che si agganciano fra loro, risulta un ponte utilizzabile dagli animali più leggeri ma troppo poco resistente per quelli più pesanti, che finirebbero per rompere tutto e precipitare. In casi come questo bisogna dunque costruire una struttura più complessa, con una linea superiore con tanto di tramezzi per aumentare la robustezza generale. Lo stage risulta completato quando tutti gli animali riescono a passare dall'altra parte, e a quel punto viene assegnato un giudizio sulla bontà del lavoro svolto. Questo giudizio risulta entusiastico ("maestro") solo quando vengono soddisfatte tre condizioni: tutti gli animali passano indenni sul ponte, vengono raccolte tutte le uova d'oro presenti nello scenario e avanzano almeno due assi di legno. Raggiungere questi obiettivi particolari si traduce in una sfida nella sfida, perché a un certo punto dovremo affrontare stage in cui ci viene messo a disposizione un solo perno d'aggancio per le assi e bisogna prevedere cosa accadrà al ponte tramite una serie di prove ed errori.

Erase & rewind

Nella parte alta dello schermo, a destra, è presente un pulsante che fa partire gli animali e che quindi ci permette di vedere se la nostra costruzione regge al loro passaggio: nel caso in cui le cose dovessero andar male, basta premerlo nuovamente per tornare alla situazione di partenza.

Il ponte sullo stretto

Allo stesso modo, in basso a sinistra troviamo il classico pulsante "undo" per annullare l'ultima nostra mossa, la cui utilità non risulta straordinaria vista la praticità dell'interfaccia, che ci permette di eliminare le assi già disposte tramite un semplice "doppio tap" sulle relative giunture. Proprio l'interfaccia, purtroppo, mostra il fianco ad alcune fastidiose mancanze. In primo luogo, risulta impossibile giocare utilizzando i pollici e quindi le assi si devono disporre con l'indice. L'eccessiva sensibilità dei controlli e l'impossibilità di effettuare uno zoom ci porta frequentemente a disporre le assi nel modo sbagliato: a quel punto bisogna ogni volta cancellarle e riposizionarle, dato che non si può muoverle una volta inserite. A parte questo, il comparto tecnico del nuovo prodotto Gameloft risulta davvero ottimo tanto per la grafica (colorata, fluida, con gli stage molto ben caratterizzati pur nella loro semplicità) quanto per il sonoro (arricchito da brani "cantati" forse un po' ripetitivi ma molto simpatici).

La versione testata è la 1.1.7
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Conclusioni

Multiplayer.it
8.2
Lettori (2)
4.7
Il tuo voto

Con quarantotto stage disposti all'interno di sei diverse isole dall'aspetto simpatico e colorato, e con un gameplay per molti versi innovativo e sicuramente ricco di spessore, Bridge Odyssey si presenta come la sorpresa di quest'ultimo periodo. Il nuovo puzzle game targato Gameloft soffre certamente per via di alcuni difetti relativi al sistema di controllo, spesso troppo sensibile e impreciso, però supplisce a queste mancanze grazie a un comparto tecnico di tutto rispetto e, soprattutto, a una struttura che miscela perfettamente immediatezza, strategia e coinvolgimento. Costruire ponti non è mai stato così divertente: vi troverete a riflettere su come risolvere un determinato scenario nei momenti più impensabili, per poi correre a verificare la bontà della vostra idea. Videogame che producono effetti simili al giorno d'oggi sono piuttosto rari, specie per soli 2,39 euro.

PRO

  • Molto divertente
  • Un gran numero di stage
  • Grafica e sonoro simpatici

CONTRO

  • Controlli spesso imprecisi