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Ma che bel castello, marcondirodirondello!

Gli scacchi e lo strategico a turni si fondono. Il risultato? Legio!

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   30/05/2010

Preparare un'introduzione che potesse servire come tradizione vuole ad aprire le porte alla recensione di Legio è davvero difficile, visto che il gioco appena avviato non fa altro che lanciare il giocatore quasi immediatamente nel vivo, mettendo tra noi e l'azione solo la scelta di poche opzioni legate alla grafica e a quella della modalità, limitata comunque alla possibilità di selezione tra il giocatore singolo e la partita multigiocatore, con la scelta per quest'ultimo se giocare in locale o via Internet, previa registrazione.

Ma che bel castello, marcondirodirondello!

Fine del (breve) preambolo e catapultamento diretto dentro il gioco vero e proprio, dove purtroppo ci si accorge subito dell'assenza completa di un tutorial che fosse anche minimale, ma che comunque ormai è a ragion veduta un requisito fondamentale per ogni strategico, anche quello più semplice da capire. Il giocatore viene dunque lasciato immediatamente al proprio destino, fatto in un primo momento essenzialmente di scelte.

La lotta è dura ma non ci fa paura

Tutto parte dalla scelta del proprio castello-mappa, nel quale far svolgere il secondo round di gioco nel caso si perda il primo, ma soprattutto lo schieramento iniziale delle proprie forze. Per fare ciò, abbiamo a nostra disposizione una serie di punti unità da spendere per scegliere tra i diversi tipi a nostra disposizione, divisi tra i grandi classici guerriero, arciere, mago, prete e assassino, più alcune aggiunte come il cavaliere e il gigante: data l'assenza del tutorial di gioco, ci si potrebbe aspettare una spiegazione almeno nella fase di selezione delle unità, che invece non c'è. Tutto ciò che ci è dato sapere è invece la forza d'attacco, i punti ferita e poco altro: ai più navigati potrebbe bastare, d'accordo, ma a chi arriva davanti a Legio senza un solido background nel suo genere potrebbe rimanere seriamente spiazzato. Comunque sia, una volta scelto chi mettere in campo è il momento di iniziare a fare sul serio attraverso il primo round che si svolge in campo neutrale tra i castelli dei due avversari: i movimenti vengono effettuati a turno su una griglia che ricorda molto da vicino una scacchiera, scegliendo se muoversi, attaccare o rimanere sul posto in posizione difensiva, seguendo una serie di regole per i movimenti dei vari personaggi come tradizione scacchifera vorrebbe, anche se non si arriva affatto a tale livello di complessità.

Ma che bel castello, marcondirodirondello!

A parte le classi da combattimento ravvicinato, troviamo mago e arciere che possono effettuare attacchi a distanza, il primo in qualsiasi punto della mappa con effetto ad area (comprese eventuali nostre "pedine" presenti nell'area), mentre il secondo con la classica freccia, per scoccare la quale però deve necessariamente avere campo libero verso il proprio obiettivo, scelta forse discutibile ma che a conti fatti offre un elemento in più alla strategia dei movimenti. Tutti gli attacchi di tutte le classi si portano a termine con un piccolo intermezzo d'azione (parolone), con un bersaglio al centro dello schermo da centrare bloccando col mouse un altro cerchio mobile: particolare che sarebbe potuto essere molto più di gradimento se quantomeno personalizzato per ogni classe. Concluso il primo round si passa al secondo, come abbiamo detto nel castello di chi ha perso il primo, con la possibilità per chi invece l'ha vinto di conservare le proprie truppe rimaste superstiti nello scontro: è comunque da tenere presente che agli effetti dell'esito della partita la prima parte non ha alcun peso, per cui a vincere è chi porta a casa la seconda anche se nel primo round è stato trucidato. Il gioco è praticamente tutto qui, visto che le uniche cose che non abbiamo detto finora riguardano il livello di difficoltà della modalità singola, da scegliere tra i tre classici facile-normale-difficile, più quella multigiocatore sia online che in due sullo stesso PC, dove occorre fare attenzione affinché il secondo giocatore non abbia il vantaggio di vedere le forze scelte dall'altro prima di mettere in campo le proprie.

Guardare ma non toccare

Tecnicamente Legio mostra più di un limite, a partire dal (poco) livello di zoom che ci si aspetterebbe per osservare da vicino le unità, dal canto loro disegnate nemmeno poi così malaccio: a far storcere la bocca sono però le animazioni, decisamente troppo poche e mediocri per essere apprezzate. A qualche problema di aliasing si unisce un controllo della mappa poco congeniale, che nonostante questa non sia di dimensioni enormi rende difficile il puntamento del mouse in un determinato in alcuni casi. Un discorso simile coi dovuti cambiamenti può essere fatto per il sonoro: abbastanza ripetitivi i motivi che accompagnano l'azione, mentre gli effetti audio delle unità dopo un paio di partite spingono definitivamente il giocatore a sentire un po' di musica invece di affidarsi all'audio del gioco.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (2)
6.4
Il tuo voto

6.0 Si ama, oppure si odia: in questo è possibile riassumere Legio. A degli evidenti difetti nel design e ad alcune grandi lacune come l'assenza del tutorial si contrappone un'essenza di gioco tutto sommato divertente, soprattutto nella modalità multigiocatore locale con la quale sfidare un amico presente al proprio fianco in carne e ossa, senza volersi impegnare più di tanto nel preparare la partita. Nella valutazione globale ovviamente non può essere trascurato il prezzo di 9,95€, assolutamente concorrenziale e di tutto rispetto per un gioco che non avrà grandi pretese, ma può comunque offrire alcuni attimi di divertimento tra una partita e l'altra al blockbuster di turno.

PRO

  • Divertente da giocare in coppia
  • La strategia c'è e si sente

CONTRO

  • Alcune gravi lacune
  • Alla lunga inevitabilmente finisce per stancare

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core 2 Quad Q9450 (2.6 GHz)
  • Memoria: 6 GB di RAM
  • Scheda video: Radeon HD4870 X2 2 GB
  • Sistema operativo: Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore :Intel Pentium 4 2,4 GHz o equivalente AMD
  • Sistema Operativo: Windows XP / Vista / 7
  • RAM: 512MB
  • Spazio su hard disk 200MB
  • Scheda video ATI 9600 o Nvidia Geforce FX