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A spasso con Pikachu

I Pokémon tornano su Wii in un'avventura rivolta sopratutto ai più piccini...

RECENSIONE di Christian Colli   —   05/08/2010

Un tempo, se aveste chiesto quale fosse la gallina d'oro di Nintendo, la risposta avrebbe menzionato di certo un simpatico idraulico baffuto. Adesso, invece, si parla sempre di Pokémon. E come biasimarli? Basta l'ennesima versione annuale in doppia edizione per scalare la classifica delle vendite e restare sul podio per mesi, in qualunque paese del mondo.

A spasso con Pikachu

Poi, ogni tanto, è facile tirar fuori dal cilindro magico uno spin-off o un episodio parallelo come i vari Pokémon Ranger o Pokémon Mistery Dungeon... non saranno campioni di vendite, ma fanno il loro bel numero, sopratutto tra i più piccini, che magari mal digeriscono la complessità ben celata della serie principale. Ed è a questo pubblico che si rivolge PokéPark: La Grande Avventura di Pikachu, un contenitore di minigiochi piuttosto particolare.

Pikachu alla riscossa

Non c'è dubbio che tra i quasi cinquecento pokémon attualmente esistenti quello più famoso sia Pikachu, il "topo" elettrico giallo che, peraltro, imperversa nei cartoni animati fin dalla primissima puntata. E Pikachu è anche il protagonista di questa graziosa avventura: il PokéPark è in crisi e Pikachu dovrà salvarlo, ricomponendo il Prisma Celeste di Mew prima che sia troppo tardi. Per farlo, Pikachu dovrà diventare amico dei vari pokémon che, depressi, girovagano per le aree del parco.

A spasso con Pikachu

La storia è davvero molto semplice e ingenua, un pretesto per calare il giocatore nella parte di Pikachu e invogliarlo a interagire con le altre creaturine presenti nel gioco: Pikachu potrà infatti diventare amico dei pokémon vincendo le sfide che essi gli proporranno, la cui varietà purtroppo è uno dei punti deboli del gioco. Essenzialmente ci sono soltanto quattro minigiochi che vengono ripetuti per i vari tipi di pokémon nel parco: in Acchiapparello dovrete raggiungere l'avversario; la Prova d'Atletica vi chiederà di affrontare una sorta di percorso a ostacoli; nei Quiz dovrete scegliere la risposta giusta alle domande che il pokémon vi farà; infine, Sfida è il minigioco d'azione in cui dovrete combattere contro un altro pokémon usando alcune semplici abilità, un po' come nella serie originale. Alcuni pokémon si uniranno a voi quando sconfitti e potranno essere selezionati per affrontare i Supergiochi, quelle gare, cioè, che vi garantiranno un frammento di Prisma Celeste: alcuni pokémon sono infatti più adatti di altri ad affrontare determinate sfide, facilitando o meno il compito del giocatore. L'idea alla base di PokéPark: La Grande Avventura di Pikachu non è affatto malvagia e divertirà molto i bambini, ma la semplicità dei pochissimi minigiochi proposti, unita alla totale assenza di una modalità multigiocatore, rende l'esperienza piuttosto noiosa e tutt'altro che longeva per gli adulti.

Un biglietto per il PokéPark

PokéPark: La Grande Avventura di Pikachu è chiaramente un prodotto a basso budget, eppure si rivela inaspettatamente curato. Il mondo proposto ricorda quello già visto in giochi come Pokémon Snap, una fauna coloratissima e variegata in cui si aggirano i vari pokémon, pescati nelle varie generazioni della serie principale.

A spasso con Pikachu

Non parliamo comunque di una realizzazione stratosferica: le texture sono decisamente blande e monotone, i modelli tridimensionali non sfoggiano chissà quale numero di poligoni, ma non è certamente un reparto tecnico da bocciare, se non altro per la graditissima presenza dei "versi" tipici dei pokémon, che giungono direttamente dal cartone animato per rimpiazzare i vetusti suoni elettronici delle edizioni portatili. Le musiche, invece, sono certamente l'aspetto più debole, allegre e spensierate ma davvero ripetitive e, a tratti, fastidiose. Il più grande difetto resta comunque il sistema di controllo: nonostante sia possibile muovere Pikachu all'interno di un'ambientazione completamente tridimensionale gli sviluppatori di Creatures Inc. hanno evitato l'approccio di giochi come Super Mario Galaxy, relegando i movimenti e le azioni interamente al Wiimote posizionato orizzontalmente. La scomodità della presa, unita alla risposta lenta e poco soddisfacente, è sicuramente un difetto da correggere nell'eventualità di un secondo episodio.

CI PIACE

  • Idea molto graziosa
  • Tecnicamente soddisfacente
  • Ai bambini piacerà di sicuro

NON CI PIACE

  • Sistema di controllo scomodo
  • Poca varietà di minigiochi
  • Modalità multigiocatore completamente assente