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Da imbianchini a pittori in dieci lezioni

In sole dieci lezioni Kuju vuole insegnarvi a dipingere: se siete inesperti e interessati, potrebbe essere la vostra occasione.

RECENSIONE di Alessandro Bacchetta   —   11/08/2010

Capire cosa si intenda davvero dicendo "casual game" non è facile. Solitamente è un termine che si utilizza per indicare due tipologie di giochi: quelli tradizionali, ridotti all'essenziale e rivolti a un pubblico più ampio possibile, magari basati sul motion control, e quelli che potremmo definire "non-giochi", come Brain Training o Wii Music.

Da imbianchini a pittori in dieci lezioni

Naturalmente la questione è molto più complessa e articolata, ma osservandola dall'ottica appena esposta Art Academy rientrerebbe senza dubbio nella seconda categoria: più che un gioco infatti è un vero e proprio software di pittura per Nintendo DS. In questo senso il titolo sviluppato da Kuju - e in particolare dalla divisione europea, Headstrong Games, in passato autrice di Battalion Wars 2 per Wii - è quanto di meglio il portatile Nintendo possa offrire: i limiti dell'interfaccia sono i limiti stessi imposti dal DS. Il pennello/stylus è tanto preciso e sensibile quanto la console lo permette (e mai come in questo caso calibrarlo adeguatamente aumenta la qualità dell'esperienza), quindi ci sono delle aporie nella gestione delle sfumature, la pressione non sempre è percepita in modo soddisfacente, il touch screen non riconosce l'inclinazione del pennino (tanto che dal menù bisogna decidere se disegnare di "punta" o di "dorso"), ma in generale la sensazione è più che soddisfacente, si tratta di un lavoro encomiabile, un sistema di controllo all'altezza dei migliori giochi Nintendo.

Pennellata dopo pennellata

Consci di questi limiti, gli sviluppatori hanno compiuto la scelta giusta: piuttosto che creare un software dalle (ambigue) ambizioni per disegnatori e/o professionisti, hanno attribuito al tutto un valore didattico, in modo da introdurre chiunque al mondo della pittura. Il cuore di Art Academy sono proprio le dieci lezioni - più alcune secondarie - che dovrebbero portare qualsiasi utente, anche senza alcun talento grafico, a un livello decente di abilità pittorica. Le tecniche presentate salgono man mano di complessità - si passa dal chiaroscuro su una mela alla gestione delle luci su una figura colorata, fino ad arrivare alla riproduzione di un quadro vero e proprio - e i vari passaggi sono abbastanza soddisfacenti, nel senso che nessuna lezione è puramente astratta, ma conduce sempre alla realizzazione di un disegno "concreto" (piuttosto che ombreggiare una sfera, appunto, si lavora direttamente su una mela).

Da imbianchini a pittori in dieci lezioni

L'allenamento si divide sempre in teoria, dimostrazione tecnica e pratica (in prima persona). La componente teorica è davvero interessante: semplice e sintetica ma diretta ed efficace, esplica concetti complessi in termini sempre comprensibili (ad esempio la regolamentazione dei colori complementari, la gestione delle ombre e la diversa illuminazione di un oggetto in base alla superficie), e soprattutto è avvalorata dalla successiva dimostrazione pratica. Sostanzialmente, prima di lasciare la situazione in mano al giocatore, Leo - il "maestro" di Art Academy - mostra scrupolosamente come va eseguito il passaggio appena spiegato: può sembrare inutile o pedante, ma osservare in molti casi, quantomeno in pittura, è molto più utile che "ascoltare" la teoria.

Da imbianchini a pittori in dieci lezioni

Nella fase seguente, cioè nello stacco tra l'assimilazione del concetto e la messa in pratica dello stesso, risiedono le mancanze più gravi del software: sebbene ogni lezione sia divisa in svariate sezioni intermedie (il disegno del contorno della mela, la colorazione piatta della stessa, il posizionamento delle ombre, quello delle luci, le rifiniture conclusive) in certi casi si ha la sensazione che il giocatore sia abbandonato a sé stesso. Non è facile capire quando la colpa sia da attribuire agli sviluppatori o quando, semplicemente, si ha a che fare con un argomento troppo complesso per essere appreso da un prodotto come questo (ammesso che si possa apprendere in generale): fatto sta che in molti casi si passa dalla forma abbozzata di un cane alla definizione totale dello stesso, senza che il giocatore - a patto che, chiaramente, non abbia talento grafico, cosa che il software comunque non prevede - possa comprendere o assimilare i vari cambiamenti. A parte questi spiacevoli e rari episodi comunque, come dicevamo prima, le lezioni sono ben fatte da ogni punto di vista, e possono essere utili anche a chi è già (più o meno) esperto in materia, soprattutto per quanto riguarda la scelta dei colori per illuminare od ombreggiare.

Disegnare e dipingere

I maggiori problemi di Art Academy nascono dal fatto che si tratta (checché ne dica il titolo) di un software d'introduzione alla pittura, non al disegno, e nonostante questo obbliga il giocatore a prepararsi la "base" del dipinto.

Da imbianchini a pittori in dieci lezioni

Naturalmente questo rende il tutto più realistico e appagante, ma anche più difficoltoso: vista la natura delle lezioni (che appunto sono incentrate sulla pittura) probabilmente sarebbe stato meglio lasciare la possibilità di lavorare su un modello precostituito. A parte questo, gli strumenti messi a disposizione sono una sintesi ben fatta tra essenziale e superfluo: ci sono vari tipi di matita e pennello, una griglia per controllare le proporzioni, ma soprattutto un ottimo e intuitivo sistema per mischiare i colori (e l'acqua). Anche in questo caso gli sviluppatori hanno agito abilmente entro i confini imposti dal DS: le opzioni inserite sono un buon compromesso tra semplicità e libertà. Art Academy tende a imitare il comportamento degli acrilici, spiega dettagliatamente le basi di una tecnica piuttosto che proporne molte in modo raffazzonato - anche perché l'acrilico è la più indicata per imparare a dipingere. Finite le lezioni principali la modalità più interessante è, ovviamente, "disegno libero": qui si possono costruire delle immagini partendo da zero, usufruendo di tutti gli strumenti che - in teoria - si dovrebbero ormai padroneggiare. Per quanto Art Academy sia compatibile con tutte le versioni del DS, il portatile ideale con cui giocarlo è sicuramente il Dsi: al di là dello schermo più grande, che lascia più libertà nel tracciare le pennellate, la camera dà la possibilità di scattare delle foto e utilizzarle come modello per realizzare il proprio dipinto. Le immagini si possono condividere (con DSi) e salvare - sia una volta finite sia in corso d'opera - ma, vista la risoluzione, non si possono stampare (cosa che, ad alcuni, potrebbe dare fastidio).

CI PIACE

  • Buona emulazione del pennello (per quanto consentito dal DS)
  • Le lezioni, in generale, sono ben organizzate
  • Semplice e funzionale la strumentazione (colori, pennelli, ecc...)

NON CI PIACE

  • Non è un software per pittori
  • Lezioni troppo vaghe sul disegno