147

La Guerra del Clone

Il ritorno un po' maldestro di Starkiller

RECENSIONE di Massimo Reina   —   29/10/2010

Versione testata: Xbox 360

Creare un gioco basato sull'universo di Guerre Stellari non è mai stata cosa semplice e questo fin dagli albori delle prime produzioni videoludiche per cabinati e console. Negli anni tali difficoltà sono state poi accentuate sia dall'evoluzione della tecnologia che dal cambiamento dei gusti dei videogiocatori, certo molto più sofisticati di un tempo, che imponevano produzioni molto più ricercate in termini qualitativi. Senza dimenticare la difficoltà oggettiva di realizzare qualcosa di nuovo dal punto di vista narrativo senza uscire troppo dai binari della storia principale.

La Guerra del Clone

Eppure due anni fa, nel 2008, LucasArt è riuscita nella titanica impresa, e col suo Star Wars: Il Potere della Forza, ambientato tra il III e il IV capitolo dei film, ha creato un prodotto tutto sommato valido, premiato con ben sette milioni di copie vendute. Elemento questo che ha ovviamente influito sulla progettazione di un sequel, quello che analizzeremo in questo articolo, al pari della voglia dello stesso George Lucas di espandere l'universo da lui creato verso nuove direzioni. In questo secondo episodio, intitolato Star Wars: Il Potere della Forza II, i giocatori torneranno a impersonare Starkiller, per la precisione un suo clone (ma sarà davvero così?) creato dal malvagio Darth Vader sul pianeta Kamino, un mondo dell'Anello Esterno sopra al quale sorge una fabbrica di cloni. Mentre la galassia è sull'orlo della guerra civile, un gruppo di ribelli è pronto a sferrare l'attacco teso a rovesciare l'Impero Galattico, e il cavaliere Jedi Rahm Kota è stato catturato dai nemici che hanno privato così la flotta dell'Alleanza del suo leader. Nel mezzo Darth Vader ha in atto un piano che porrà fine al retaggio del suo apprendista ma proprio quest'ultimo riesce a fuggire per cercare di dare risposta a quei flashback sul passato che aleggiano nella sua mente.

Il fuggitivo

Ed è proprio la fuga da Kamino a costituire sia il primo dei nove capitoli di cui è costituita la storia attorno alla quale ruotano i fatti narrati in Star Wars Il potere della Forza II, che il leit motiv di quasi tutta la vicenda. La formula di base del prodotto è sempre quella del capitolo precedente: un'avventura che pone un forte accento sulle fasi action senza particolari concessioni ad altri generi o variazioni sul tema "combatti e avanza". Ma questa volta il tutto è però costruito su una struttura cinematografica che si evolve e fa evolvere gli eventi come fosse una pellicola, senza interruzioni di sorta, coinvolgendo il videogiocatore con trovate, inquadrature e situazioni parecchio accattivanti.

La Guerra del Clone

Sostanzialmente Star Wars Il potere della Forza II ricorda quindi quei vecchi hack & slash bidimensionali di un tempo, anche se ovviamente qui siamo di fronte, per molti aspetti, a una netta evoluzione del genere. Tranne forse per il combattimento in sé che rimane poco sviluppato nella parte corpo a corpo, dato che come tradizione per il genere si risolve quasi sempre nel solito frenetico spingi un bottone a discapito di una certa strategia che viene conseguentemente ridotta al minimo. E questo anche a causa delle poche varianti offensive proposte dai nemici, dai più piccoli ai più grossi, che si rivelano a conti fatti sempre gli stessi, e della loro intelligenza artificiale, vero e proprio tallone di Achille della produzione precedente. Questa volta la CPU si comporta leggermente meglio, con i soldati dell'Impero che cercheranno dei ripari o inseguiranno entro certi limiti Starkiller anziché rimanere immobili quando egli si allontana dal loro raggio di azione, ma tuttavia non c'è quel passo in avanti che ci si aspettava. Tant'è vero che in linea di massima il computer si affida sempre all'incremento del numero di avversari presenti sullo schermo per aumentare il livello di sfida, piuttosto che alla tattica o alla logica. Cosa che tra l'altro talvolta porta a ripetere più volte alcuni passaggi con una certa frustrazione. Se non altro i checkpoint son ben distribuiti.

Attacco all’Impero

Migliore invece il discorso per le tante varianti offerte dalle abilità del protagonista. Qui si registrano le novità più consistenti della produzione. Innanzitutto il protagonista può ora maneggiare due spade laser. Grazie a questa caratteristica il gameplay varia rispetto al precedente gioco, in modo particolare per quel che concerne la realizzazione delle combo.

La Guerra del Clone

Le armi di cui sopra possono essere potenziate grazie all'aiuto di particolari cristalli che non solo ne modificano il colore, ma attribuiscono ulteriori poteri nell'attacco o nella difesa. Interessante in questo senso la possibilità di poter equipaggiare ogni spada laser con un artefatto diverso, per esempio si può inserire quello chiamato Meditazione, che consente a ogni colpo andato a segno di ripristinare l'energia della Forza, nella prima mentre nella seconda quella chiamata Cura che permette di recuperare salute. Anche dal punto di vista della fisica, il nuovo motore usato per il gioco svolge egregiamente il suo lavoro.
Far volare a destra e sinistra casse, nemici e pezzi di ferro è una vera goduria e tutti i movimenti risultano estremamente realistici, così come tagliare a pezzi i nemici vedendone gli arti rotolare per terra o eseguire delle micidiali combo che finalmente risultano estremamente fluide rispetto al vecchio episodio e con al contempo una più marcata sensazione di spettacolarità. Inoltre possono essere interrotte in qualsiasi momento, risolvendo così quel tedioso problema che c'era quando si combatteva ad esempio sul bordo di una piattaforma e per colpa di una serie che non si poteva interrompere, si finiva per cadere nel vuoto. In Star Wars: Il Potere della Forza II è sensibilmente migliorato pure l'uso dei poteri, anch'essi meno macchinosi rispetto al passato e più variegati, visto che oltre a quelli che abbiamo avuto modo di conoscere nel precedente capitolo ce ne sono di nuovi.

La Guerra del Clone

Obiettivi Xbox 360

Star Wars: Il potere della Forza II propone 50 obiettivi da sbloccare. Come sempre per ottenerli bisogna soddisfare varie richieste a difficoltà crescente del gioco, come per esempio eliminare um certo numero di ragni meccanici o convincere 10 Stormtroopers a gettarsi nel vuoto o ancora abbattere una quindicina di TIE fighter.

La Forza sia con voi

Troviamo ad esempio il Trucco Mentale, abilità grazie alla quale Starkiller può impossessarsi delle menti dei suoi avversari costringendoli a combattere per lui contro l'Impero o facendogli compiere delle azioni suicide. Tutti questi poteri, come sempre, possono essere migliorati tramite l'apposito menu richiamabile con il tasto select. Procedendo nell'avventura si possono recuperare tramite gli olocron - casse virtuali di vari colori - i punti della Forza che servono per salire di livello e svariati altri tipi di punti specifici per apprendere nuove abilità quali per esempio combo o espansioni dei poteri della Forza il tutto spendibile attraverso un sistema di potenziamento progressivo e di stampo ruolistico. Lo sviluppo è comunque piuttosto libero e quindi si può scegliere cosa migliorare in base al proprio modo di giocare. E' possibile anche sbloccare nuovi costumi, alcuni da utilizzare fin da subito nel corso della partita. Nonostante la varietà di combinazioni possibili per le mosse, esse restano facili da utilizzare.

La Guerra del Clone

La leva analogica sinistra serve come nel primo episodio a muovere Starkiller, mentre quella destra è adibita ai movimenti della telecamera. I quattro pulsanti superiori del pad, procedendo in senso orario, sono invece assegnati al salto, alle spade laser, al lancio dei fulmini e alla spinta, un'onda d'urto devastante che scaraventa lontano i nemici o gli oggetti più piccoli. Infine ai tasti dorsali sono associati altri comandi come il blocco e la levitazione dei nemici e degli oggetti, sradicabili perfino dallo scenario, lo scatto e il lock degli avversari. Il sistema di agganciamento degli oggetti e dei nemici pur migliorato rispetto al precedente episodio, appare però ancora imperfetto. Anche se estremamente utile e divertente: rimane una bella esperienza bloccare in volo un missile e a ricacciarlo indietro al robot che lo ha lanciato.

Grafica e audio

Dalla combinazione dei vari tasti è possibile poi realizzare tutte le mosse legate al potere della Forza, come Presa o Repulsione per respingere i nemici, mentre premendo le due leve analogiche in contemporanea si entra in modalità Furia della Forza, una fase che attribuisce al protagonista un enorme potere rendendolo invincibile e più forte per alcuni secondi. Il fluire del gioco viene infine arricchito da brevi sezioni platform e puzzle in cui combinare agilità e uso dei poteri, e dai combattimenti contro i boss, alcuni dei quali come il Gorog, enormi. In questi casi oltre a utilizzare con attenzione le combo e la Forza, magari pianificando attentamente come e dove colpire, l'utente può usufruire di una serie di immancabili quick time event che gli consentono tramite pressione dei tasti o delle levette indicate sullo schermo di infliggere ulteriori danni ai mostri o il colpo di grazia (dipende dal momento in cui si eseguono) con quel tocco di spettacolarità che non guasta mai.

La Guerra del Clone

Vista l'assenza di opzioni per l'online o per il multiplayer, e una longevità che si attesta sulle sei, otto ore effettive di gioco, sono state aggiunte altre modalità oltre alla principale: esse sono Seleziona Livello, che consente agli utenti di scegliere una qualsiasi sessione dell'avventura da riportare a termine, e Sfida, che consiste nell'affrontare alcune prove particolari per racimolare punti, come per esempio impedire ai sodati dell'Impero di fuggire da una zona di addestramento o resistere più che si può agli attacchi di Darth Vader. C'è poi una sessione extra contenente un database ricco di informazioni su tutti i personaggi, buoni o cattivi, del videogioco con filmati e concept art. Ma nulla più, ed è un peccato. Concludiamo questo articolo parlando di grafica e audio. L'unico termine adatto per definire l'aspetto visivo di Star Wars: Il potere della Forza II è "spettacolare". Graficamente infatti, il prodotto si rivela di ottima fattura, parecchio migliorato rispetto al precedente episodio al punto da poter competere senza problemi con le migliori produzioni di questa generazione di console, con personaggi molto curati e dettagliati, texture rifinite, scorci mozzafiato e citazioni ben riuscite. Senza dimenticare una regia che, coadiuvata da ottime sequenze cinematiche, riesce a rendere interessante l'insieme dal punto di vista narrativo, immergendo completamente il videogiocatore nell'universo ideato da George Lucas. A corroborare ulteriormente la sensazione di totale immedesimazione nella storia si aggiunge un comparto sonoro che propone, oltre alla consueta ottima colonna sonora tratta dalla saga cinematografica, un ottimo doppiaggio in italiano e un campionamento degli effetti di grande impatto.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (262)
8.2
Il tuo voto

Star Wars: Il Potere della Forza II è la naturale evoluzione del suo predecessore: potenzia e migliora uno schema di gioco di per sé valido, ma non lo modifica eccessivamente, limitandosi a impreziosirne l'aspetto visivo e ad apportarvi delle apprezzabili migliorie qua e là nel gameplay oltre che, parzialmente, nell'intelligenza artificiale, finendo però per rimanere prigioniero di sé stesso, di uno schema vecchiotto. La formula troppo collaudata lo rende sì un action divertente ma allo stesso tempo lo limita per una eccessiva ripetitività di fondo e per una sostanziale mancanza di novità evidenti, il tutto influenzato negativamente da una bassa longevità.

PRO

  • Un'ottima struttura narrativa
  • Graficamente è molto curato
  • Buono il doppiaggio in italiano

CONTRO

  • In alcuni frangenti può essere frustrante
  • A volte risulta troppo ripetitivo
  • L'eccessiva brevità della campagna unita alla mancanza di modalità extra interessanti