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Lo sport su Kinect è Made in Italy

Gli studi italiani di Ubisoft tornano alla ribalta con la loro ultimissima produzione dedicata a Kinect di Xbox 360: Motion Sports!

RECENSIONE di Claudio Camboni   —   02/12/2010

Il gioco richiede Kinect per Xbox 360

Ubisoft Milano protagonista nella lineup di lancio della nuova periferica di rilevamento del corpo destinata a Xbox 360, quel Kinect che tanto ha fatto parlare di sè e che finalmente è disponibile nei negozi insieme ad una folta schiera di titoli ad esso dedicati. Tra questi anche l'italianissimo MotionSports, gioco multievento sulla falsa riga di Wii Sports e Kinect Sports, ma con una spiccata personalità dovuta a due fattori. Il primo, molto importante, è quello di proporre mini-giochi ad eventi basati su sport nuovi e mai provati su console e con una struttura più profonda dei classici giochi per Casual. Il secondo, purtroppo, quello di avere un sistema di controllo decisamente ostico e poco funzionale. Alti e bassi, pro e contro. Motion Sports mette sul piatto sei eventi principali, a loro volta divisi in mini-eventi: equitazione, calcio, deltaplano, sci, boxe e football americano. Ognuno di essi non è rappresentato con eventi di grande respiro (partite intere o campionati), bensì è strutturato in livelli rapidi e veloci da affrontare in sequenza, magari in multiplayer visto che quasi tutti gli sport sono dotati della modalità a schermo diviso per affrontare un amico accanto a noi.

Lo sport su Kinect è Made in Italy

Una volta avviato il gioco ci viene chiesto di fare un rapido controllo dei comandi e della telecamera, dopo il quale si accede al menù principale dove vengono visualizzati tutti gli eventi disponibili. Non tutti sono selezionabili all'inizio, e uno dei difetti principali è proprio quello di non rendere trasparente le modalità di "sblocco" dei mini-giochi inizialmente oscurati. Non si capisce molto bene cosa si deve fare, se arrivare ad un certo punteggio esperienza, se completare tutti gli altri, se invece è necessario compiere qualche azione particolare. Lo sblocco è chiaramente legato all'accrescere della fama del giocatore, che cresce dopo ogni evento, ma dopo due ore di gioco, ancora capita di trovarsi vincolati agli eventi base. I menù ed il design generale sono spartani, ma funzionali all'uso: la gestualità delle mani è ben gestita da Kinect e risulta molto facile e veloce entrare ed uscire dalle varie schermate (a parte i caricamenti un po' troppo lunghi!). Quello che manca a MotionSports, insomma, non è certo l'originalità dei contenuti, piuttosto l'ottimizzazione dei comandi e la loro reattività in funzione del gioco vero e proprio.

Obiettivi Xbox 360

Anche il gioco Ubisoft mette sul piatto i canonici 1000 punti da sbloccare, attraverso ben 50 obiettivi da ottenere in tutti gli eventi disponibili. Arrivando ad essere una "leggenda" in ogni sport verranno ottenuti tutti senza difficoltà, se non quella intrinseca del gioco nel capire "come" farlo, il che passa attraverso un buon numero di sessioni di gioco.

Un gioco fatto di alti e bassi

Le caratteristiche e le funzionalità di ogni sport proposto variano per qualità e realizzazione, dove per quest'ultima non si intende l'impatto grafico o quello visivo in generale (per altro sempre discreti), piuttosto la qualità dell'interazione con Kinect. Partiamo descrivendo quello probabilmente più riuscito: il volo sul deltaplano. Complice un ritmo di gioco blando i controlli rispondono perfettamente alle sollecitazioni di braccia e mani, gli unici arti utilizzati per il controllo del mezzo. Nei giochi che includono anche gli arti inferiori, come il calcio ad esempio, ecco che invece sorge qualche problema. Proprio nello sport nostrano per antonomasia il team di sviluppo non è riuscito a coordinare bene movimenti del corpo, gambe e piedi, ed il risultato finale è che Kinect non rileva alla perfezione angolazione e precisione di tiro. L'accuratezza, insomma, è totalmente "random". Un peccato perchè i mini-giochi sono potenzialmente ben strutturati: passaggi, tiri, rigori e parate, c'è quasi tutto del calcio. Per quanto riguarda l'esecuzione dei penalty, ad esempio, bisogna collocare la sfera in terra con le mani, allontanarsi da essa e poi calciare in porta. Equitazione, al contrario di quanto immaginato, invece è uno di quegli eventi che risponde meglio alle sollecitazioni. Si mantengono le redini avanti al corpo, incitando il cavallo con rapidi movimenti verso il basso (come si fa davvero) ed al momento di saltare ci si accovaccia e ci si distende in piedi, eseguendo di fatto lo stesso movimento richiesto ad ogni buon cavaliere in sella. Assolutamente non accusati i "ritardi" nella risposta riportati da molti, anzi, giocando come il tutorial insegna prima di ogni gara il gameplay è molto fluido e reattivo (in questo sport!). In un limbo tra mediocrità e funzionalità inseriamo il football americano, una serie di prove durante le quali siamo chiamati a lanciare l'ovale ad un compagno, schivare nemici della squadra avversaria, oppure placcarli in fase difensiva. In questo caso il problema non è dato tanto dai controlli, quanto dal gameplay ridotto all'osso e veramente semplicistico.

Lo sport su Kinect è Made in Italy

Si tratta, ad esempio, di saltare o chinarsi al momento giusto per non farsi placcare, oppure lanciare a destra o sinistra con alcuni gradi di potenza. La semplicità e profondità sperimentata dal "capostipite" Wii Sports e ricercata con parziale successo da Kinect Sports, lascia qui spazio ad una certa banalità e superficialità. Gli sport riusciti peggio, però, sono sicuramente la boxe e lo sci. Il primo soffre di una cronica mancanza di precisione nei controlli, in quanto molti colpi sferrati verso la TV vengono riconosciuti male, oppure proprio mancati dalla rilevazione di Kinect. Spesso questo provoca anche la fine della partita con il nostro KO a tappeto, decisamente frustrante il fatto che non dipenda da noi. Il ritardo nella risposta poco avvertito in altri mini-giochi qui si fa invece più palese e irritante. Altra storia, invece, le competizioni sciistiche, già sperimentate con relativo successo da alcuni titoli che sfruttavano la balance board su Nintendo Wii. Il problema di MotionSports, in questo caso, è l'assoluta mancanza di sensazione di velocità che questo sport impone. Per poter andare più veloci ci si deve letteralmente appiattire "ad uovo", ma questo è possibile solo per pochi secondi visto che diventa ben presto faticoso e troppo dispendioso, dal punto di vista fisico. Stare in piedi e ruotare il busto farà si che il nostro alter ego virtuale giri su sé stesso senza prendere velocità, decretando il fallimento di questo sport e la tendenza ad evitarlo in futuro.

Il contorno di Motion Sports

Appurato che ogni sport contenuto nel titolo Ubisoft soffre di terribili alti e bassi, facendo vedere cose molto carine (il deltaplano e l'equitazione) ma anche punti di giocabilità decisamente bassi (il calcio e la boxe), la nostra attenzione si sofferma sul tutto quel "contorno" che può trasformare un pasto mediocre in qualcosa di comunque appetitoso. A parte le varie modalità multigiocatore, MotionSports è carente proprio per quanto riguarda la completezza del pacchetto offerto, con poche modalità oltre alle classiche sfide proposte, nessuno sfruttamento di Xbox Live in modo minimamente creativo (alcuni giochi propongono addirittura un sistema di social networking integrato, al giorno d'oggi), zero opzioni. La telecronaca, completamente in italiano, è affidata al nostrano Guido Meda, cronista molto apprezzato in ambito motomondiale dove i suoi "Rossi c'è!" hanno fatto storia. Il suo contributo, dobbiamo dire, è molto piacevole e regala una sensazione di "familiarità" che solo una voce già entrata nei nostri salotti come la sua sa dare. Qualche ripetizione di troppo, qualche frase fuori tempo, ma in buona sostanza il comparto audio è decisamente buono. Altrettanto si può dire per quello grafico, dal punto di vista tecnico molto piacevole e inaspettatamente performante per quanto riguarda un titolo con un target casual come MotionSports. Alcuni giochi come il deltaplano o lo sci fanno apprezzare visuali decisamente buone e dal dettaglio poligonale apprezzabile. Buona anche la modellazione dei personaggi e del cavallo, molto realistici e ben animati. In definitiva, Motion Sports risulta essere una scommessa giocata con ottime intenzione, ma riscossa solo in parte: quella di uno studio interamente italiano che può realizzare un titolo di ampio respiro. Le basi ci sono tutte, sia tecniche che per quanto riguarda le idee proposte, adesso manca solo (si fa per dire) la giusta capacità per renderle più funzionali e divertenti, magari con un "contorno" più sostanzioso ed accattivante.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.0
Lettori (26)
6.5
Il tuo voto

Il nuovo gioco di sport multievento targato Ubisoft si colloca in un limbo dal quale potrà sicuramente risollevarsi, magari con future produzioni, se le idee e le risorse messe in campo verranno focalizzate innanzitutto sull'ottimizzazione dell'interazione tra corpo e kinect, riducendo i ritardi nella risposta e migliorando la quantità di modalità ed opzioni disponibili. Una struttura più chiara e più veloce darebbe poi a MotionSports tutto quel che serve per rappresentare l'apice dei giochi Kinect.

PRO

  • Comparto audio-video
  • Alcuni sport inediti
  • Qualcuno anche divertente

CONTRO

  • I controlli sono poco precisi
  • Gameplay molto semplicistico e un po' oscuro
  • Poche modalità ed opzioni