18

9mm di dimensione artistica

Gameloft continua sulla strada degli action in terza persona facendo questa volta il verso, molto alla lontana, a Max Payne. Il risultato è questo 9mm!

RECENSIONE di Pierpaolo Greco   —   22/07/2011

Versione testata: iPad

Non vogliamo porre il consueto accento sulla magnifica opera di copia e incolla che ha contraddistinto storicamente l'approccio di Gameloft al mondo dei videogiochi su sistemi Apple anche perchè, a dirla tutta, forse proprio questo 9mm è il titolo che meno sembra pescare dal gameplay tipico di altre produzioni famose. Ci troviamo infatti al cospetto di un action shooter in terza persona estremamente classico per stile di gioco, inquadrature e atmosfere ma con una manciata di aggiunte al gameplay che riescono parzialmente a rinfrescare un genere altrimenti piuttosto statico e ingessato. Il nostro protagonista, John Kannon, è un poliziotto abituato a vedersela con i peggiori criminali di strada, impegnato costantemente a pattugliare da solo il quartiere più malfamato di una città che ricorda molto per stile e atmosfera la peggiore Los Angeles dei nostri giorni.

9mm di dimensione artistica

Fino al momento in cui si ritrova coinvolto in un'irruzione ai danni di una banda di spacciatori e, insieme ai suoi colleghi più fidati decide di "confiscare" tutti i soldi guadagnati dallo spaccio per finanziare un attacco diretto all'organizzazione criminale che gestisce il traffico di stupefacenti e in particolare al suo boss, El Diablo. Ovviamente tra il dire e il fare ci sono di mezzo diverse migliaia di proiettili sparati e una serie di variazioni di trama e colpi di scena decisamente improbabili e forzati che coinvolgono i vari personaggi secondari, tutti piuttosto abbozzati, e persino la famiglia di Kannon che appare così all'improvviso come pretesto aggiuntivo per un po' di violenza gratuita. Non vogliamo aggiungere altro per evitare il rischio spoiler ma vi assicuriamo che della storia vi dimenticherete purtroppo quasi subito per concentrarvi sul gameplay vero e proprio visto che, almeno questo, riuscirà a darvi qualche soddisfazione.

A cannon for Kannon

La seconda nota negativa che affligge 9mm è il tipico sistema di controllo adottato da Gameloft per i suoi action in terza persona. Chi scrive rimane ancora fortemente critico rispetto al doppio analogico virtuale a causa della sua scomodità e all'ovvia mancanza di feedback che pesa anche in termini di precisione e risposta degli input, ma come se questo non bastasse è forte la sensazione di casualità nella disposizione di alcune icone di comando. Ad esempio l'area per fare fuoco è eccessivamente vicina a quella per attivare il bullet time (ne parleremo più avanti) con il risultato che molto spesso vi troverete a spingere l'uno al posto dell'altro mentre le icone per scattare e soprattutto quella per ricaricare o cambiare l'arma sono completamente fuori portata e costringono ogni volta a staccare una mano per toccarle. Il risultato è un rallentamento notevole dell'azione che spesso sfocia nella frustrazione nelle situazioni più caotiche.

9mm di dimensione artistica

A livello teorico è possibile alleggerire leggermente i comandi sfruttando il giroscopio per ruotare la visuale ma questa scelta, oltre a peccare di poca precisione, tende ad affaticare molto il giocatore. E anche se non abbiamo avuto la possibilità di provarla in prima persona possiamo immaginare che la situazione si complichi ulteriormente nella versione iPhone. Non fatevi però ingannare da un'apertura di recensione così negativa perchè quello che funziona piuttosto bene in 9mm è il suo gameplay. E ovviamente questa non è cosa da poco. I 12 livelli estremamente lineari che compongono l'esperienza single player si lasciano giocare con piacere e in poche ore, non più di quattro, vi troverete ad assistere ai titoli di coda. Le ambientazioni sono piuttosto varie e si muovono attraverso zone al chiuso tra fabbriche, locali e abitazioni e spazi all'aperto anche piuttosto vasti, specie in prossimità dell'epilogo. Ma a colpire positivamente è anche la varietà delle situazioni di gioco offerte che, anche se non riescono mai a brillare per originalità, se non altro consentono di staccare con una buona frequenza dal classico gameplay action. Partiamo con il bullet time accennato poco sopra.

9mm di dimensione artistica

Unico, vero elemento di "copia e incolla" dal famoso e mai dimenticato Max Payne viene implementato in 9mm sottoforma di pulsante che permette di rallentare la velocità dell'azione per un tempo piuttosto limitato. Ma non solo perchè l'icona dell'abilità speciale si comporta come una sorta di stick analogico: è possibile cioè far scorrere il dito nelle varie direzioni per attivare l'effetto e contemporaneamente lanciarsi con un salto nella direzione impressa. E non manca una rivisitazione dei classici quick time event che qui si concretizzano in due modi. Da un lato abbiamo alcuni micro-spezzoni in cui John si ritrova a inseguire qualcuno e starà a noi compiere il gesto corretto al momento giusto. Dall'altro invece ci sono gli interrogatori. In questi frangenti dovremo limitarci a toccare molto rapidamente l'icona di un distintivo oppure una serie di parole che appaiono su schermo in verde, evitando quelle rosse o grigie. Il tutto mentre vediamo il nostro protagonista malmenare a suon di ceffoni il malcapitato di turno. L'idea è anche interessante inizialmente ma vederla ripetuta più volte completamente identica a sé stessa e soprattutto scoprire che un singolo errore in questi momenti porta all'immediato game over con conseguente ripetizione dell'intera scena, tenderà ben presto a infastidire anche il giocatore più paziente.

Non solo single player

I tre livelli di difficoltà disponibili riescono ad offrire un tasso di sfida interessante e anche se l'intelligenza artificiale dei nemici e dei compagni che talvolta vi accompagnano nelle sparatorie, tende ad essere nulla, nelle occasioni di difesa ad oltranza della posizione non capiterà di rado di faticare nell'arduo tentativo di rimanere in vita. Sicuramente apprezzabile poi la scelta di Gameloft di offrire un armamentario piuttosto abbondante tra pistole, mitragliatori leggeri e pesanti, fucili a pompa e persino un fucile da cecchino, l'unica arma che permetterà di utilizzare lo zoom a discapito del bullet time. Non mancano persino alcuni ferri utilizzabili in akimbo, uno per mano. Totalmente assenti invece le granate e la possibilità di colpire in melee un nemico ma ne sentirete poco la mancanza visto che l'azione si svolgerà per gran parte dalla distanza. Il multiplayer non brilla purtroppo per abbondanza visto che si riduce alle due semplici modalità deathmatch free for all e Cops and Gangsters, ovvero il classico deathmatch a squadre con il supporto a 12 giocatori contemporanei. Le mappe a disposizione sono soltanto quattro, tutte di medie dimensioni e piuttosto focalizzate sugli scontri al chiuso.

9mm di dimensione artistica

Anche se non siamo riusciti a dedicarci per molte ore a questo aspetto del gioco, siamo però piuttosto convinti che il gameplay multigiocatore si dimostrerà sbilanciato sul lungo periodo essendo basato su un sistema a livelli che dota i giocatori di armi sempre più potenti e di maggiore resistenza ai colpi. Le modalità di collegamento supportate sono Wi-Fi, Bluetooth e online tramite internet. Concludendo con l'aspetto tecnico di 9mm torniamo nella fase discendente della valutazione. L'action di Gameloft ha dalla sua un'ottima fluidità e un comparto grafico che ad una prima occhiata può apparire più che discreto complice anche la varietà degli scenari citata nel corpo dell'articolo. Tuttavia ad uno sguardo più attento risultano evidenti le numerose texture in bassa risoluzione e i modelli dei personaggi composti da un numero ridotto di poligoni e animati in modo approssimativo e spesso molto legnoso. Non aiuta in tal senso neanche il lip syncing, sicuramente un'introduzione interessante per un titolo di questa portata, ma che molto spesso non funziona correttamente con il risultato di vedere personaggi che muovono la bocca soltanto per pochi secondi o sono clamorosamente in ritardo rispetto al doppiaggio. Proprio quest'ultimo è di fattura più che pregevole anche se completamente in inglese. Noi italiani ci dobbiamo accontentare dei soli sottotitoli nella nostra lingua. Molto piacevoli infine le musiche che spaziano tra il rock e il dance, con svariati assoli di chitarra ad accompagnare le azioni più intense.

La versione testata è la 1.0.0
Prezzo: 5,49€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
7.6
Lettori (11)
7.6
Il tuo voto

9mm è un action in terza persona più che discreto con un gameplay interessante che si lascia giocare dall'inizio alla fine con grande piacere. Contribuisce al tutto un multiplayer che pur non spiccando per varietà, adotta alcune soluzioni tecniche di grande spessore come il supporto a 12 giocatori. Purtroppo è tutto ciò che circonda l'azione di gioco a tenere bassa la valutazione a partire da una trama abbozzata e superficiale, dei controlli poco ottimizzati, un comparto grafico piuttosto standard per il genere e alcune scelte di design, come gli interrogatori, che spezzano troppo il flusso del gioco rendendolo talvolta addirittura frustrante e disconnesso. Rimane comunque un acquisto da tenere in considerazione se siete particolarmente affamati di titoli action in terza persona, vista la concorrenza piuttosto ridotta su App Store.

PRO

  • Una buona varietà degli scenari
  • Le sparatorie sono coinvolgenti e soddisfacenti anche grazie al bullet time
  • Il gameplay riesce a non essere ripetitivo anche grazie alle variazioni sul tema...

CONTRO

  • ...peccato però che i quick time event diventino presto spietati e mal realizzati
  • I controlli sono scomodi e poco reattivi
  • Tecnicamente piuttosto povero