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Skylanders, recensione

Un titolo per ragazzi di qualità e innovativo? Potete smettere di stropicciarvi gli occhi, perchè Skylanders è proprio questo

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   04/11/2011

Versione testata: Nintendo Wii

Skylanders, recensione

Skylanders utilizza il brand di Spyro, e questa è una cosa che non è andata a genio a una fetta dei fan di vecchia data del draghetto viola; in realtà la scelta di Activision di mettere in mezzo il personaggio in questione è abbastanza opinabile, perchè non esistono particolari punti di contatto coi precedenti episodi di tale serie, nè soprattutto si percepisce la necessità per Skylanders di essere sostenuto nel suo percorso autonomo. Perchè la produzione della casa statunitense è sì un titolo con un target ben preciso, quello dei ragazzini, ma a differenza di molti altri esponenti di questo genere ciò non fa rima con prodotto scadente e limitato. Tutt'altro.

Portale delle meraviglie

Il concetto di base è tanto semplice quanto intrigante: riuscire ad unire e mescolare in maniera attiva giocattoli reali di plastica (o meglio, statuette) con i videogiochi, così da far interagire tra loro due "mondi" finora paralleli, seppur entrambi protagonisti dei desideri dei "teen". Considerando poi quanto influenti e importanti siano i gusti dei figli all'interno delle spese delle famiglie, è chiaro come Activision abbia ben inquadrato le potenzialità del prodotto in questione. All'atto pratico, il funzionamento è semplicissimo. In pratica il gioco prevede l'esistenza di 32 statuette di diverse creature, chiamate appunto Skylanders, che è possibile utilizzare; di queste, 3 sono presenti nella confezione del gioco, mentre le altre vanno acquistate separatamente al prezzo non troppo popolare di circa 10 euro l'una, o 20 per un pack da 3.

Skylanders, recensione

Il punto di contatto tra realtà e videogioco si concretizza grazie al Portale, ovvero una periferica a forma di pedana circolare anch'essa contenuta nel bundle chiamato Starter Pack. Appoggiando un personaggio sul Portale, avviene la magia: quello stesso personaggio appare sullo schermo, diventando quindi protagonista giocabile dell'avventura. Il procedimento è semplicissimo e immediato, ed è possibile in ogni momento sostituire la creatura poggiata sulla pedana con un'altra in proprio possesso; una sostituzione che, al di là delle ovvie differenze estetiche, diventa importante e portatrice di ripercussioni anche sul piano ludico. Questo perchè ogni singolo Skylanders è dotato di caratteristiche, attacchi e attributi specifici, tali da distinguerli marcatamente l'uno dall'altro all'atto pratico. Inoltre ogni statuetta conserva al suo interno i progressi raggiunti utilizzandola, grazie agli elementi di (blando) Rpg che consentono di migliorare le caratteristiche dei personaggi, guadagnare abilità, utilizzare oggetti e salire di livello; tale aspetto permette per esempio di portare le proprie statuette a casa di un amico, anch'egli in possesso del gioco, per giocare in multiplayer locale proprio con le creature che si è fatto faticosamente crescere. Una soluzione intelligente e interessante, ancor più inquadrata nell'ottica totalmente multipiattaforma di tale elemento; se l'amico di cui sopra possiede per esempio Skylanders per Xbox 360, mentre noi per Wii, la procedura funzionerà comunque senza alcun problema. Tale aspetto è soltanto uno dei tanti che sottolineano la cura riposta da Activision nella realizzazione del progetto; non c'è solo una buona idea di base, ma anche il suo sviluppo è evidentemente stato portato avanti con passione e fiducia, e la bontà del risultato finale ne è la miglior testimonianza.

Skylanders, recensione

Collezionali tutti?

Ovviamente gli sforzi a livello di progettazione e realizzazione di tutto il sistema appena descritto sarebbero stati piuttosto inutili di fronte a un videogioco scialbo e deludente. Per fortuna invece, oltre all'interessante contorno, Skylanders offre anche una portata principale di qualità, pur se decisamente più standard e tradizionale nei contenuti. In sostanza si tratta di un action game "hack and slash" semplice e accessibile, particolarmente votato ai combattimenti e alla risoluzione di semplici puzzle ambientali. I vari livelli, raggiungibili da un'area principale che fa da punto di raccordo, richiedono sostanzialmente di essere attraversati dall'inizio alla fine eliminando i nemici e raccogliendo monete e tesori, da spendere successivamente per potenziare le creature.

Skylanders, recensione

L'utilizzo di diverse statuette durante il gioco è incoraggiata da una serie di situazioni, fondamentalmente legate all'attitudine elementale di ogni Skylander; la creatura può appartenere infatti ad Acqua, Terra, Fuoco, Aria, Magia, Tecnica, Non morti e Vita, e ciò comporta sia una maggiore forza all'interno delle aree di identico elemento, sia una superiore vulnerabilità ai nemici appartenenti all'elemento antagonista. Un sistema interessante, ma non l'unico presente nel gioco, poiché per esempio esistono aree dei livelli accessibili soltanto a Skylander con una precisa affinità. Di conseguenza è chiaro che, per accedere a tutti i contenuti offerti dalla produzione Activision, è necessario possedere perlomeno una statuetta per ogni elemento; per fortuna si tratta di una condizione comunque opzionale, dal momento che per raggiungere la fine dell'avventura sono più che sufficienti i 3 personaggi base contenuti nel kit iniziale. Possedere più statuette è però uno stimolo reale, perchè i vari Skylander sono praticamente tutti ben differenziati e caratterizzati tanto dal punto di vista estetico e delle animazioni, quanto da quello pratico: gli attributi e gli attacchi infatti sono unici, e l'elemento di crescita con relativo potenziamento delle caratteristiche costituisce un pungolo costante a proseguire nel gioco. Il level design è abbastanza soddisfacente, anche se un po' ripetitivo alla lunga; pur mantenendo l'accessibilità necessaria, sarebbe stato preferibile incontrare qualche maggiore variazione durante la progressione dell'avventura. Niente male infine l'aspetto tecnico, con una grafica che nella versione Wii da noi testata può contare su un sufficiente livello di dettaglio ma soprattutto su una caratterizzazione gradevole e colorata.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.2
Lettori (34)
7.0
Il tuo voto

Skylanders: Spyro's Adventure, all'interno del genere dei titoli teen indirizzati quindi a un pubblico di ragazzi, è un prodotto per molti versi sorprendente nella qualità e cura con cui è stato realizzato. Pur essendo chiaro lo spirito commerciale del progetto, Skylanders non ha il sapore amaro dello sfruttamento becero di un pubblico manipolabile ma forte economicamente come quello dei bambini; al contrario, la produzione Activision è interessante, stimolante, piacevole e divertente. L'unico punto interrogativo sta quindi nella capacità della casa produttrice di rendere Skylanders un prodotto desiderabile al target di utenza prefissato, e questo può essere possibile soltanto passando attraverso un marketing di un certo tipo; vista la bontà del gioco, sarebbe un peccato non riuscirci.

PRO

  • Unione tra giocattoli e videogiochi intelligente e efficace
  • Tanti elementi interessanti
  • Qualità dell'intera offerta

CONTRO

  • Sicuramente costoso
  • Level design competente ma senza acuti
  • Il collegamento con il brand Spyro è piuttosto intangibile