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Un guanto per domarli

Gli autori di Hook Worlds e Hook Champ portano su App Store un action RPG vecchia scuola, omaggio a Zelda e ad altri classici del genere

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   11/11/2011
Un guanto per domarli

Versione testata: iPhone

Fin dai primissimi istanti di gioco, tutto di Mage Gauntlet riporta alla mente action-RPG del passato come Secret of Mana e The Legend of Zelda, tant'è che viene quasi spontaneo, all'inizio dell'avventura, falciare cespugli in cerca di rupie nascoste. Dopotutto non è un segreto che, per realizzare il suo nuovo gioco su dispositivi iOS, il team indipendente Rocketcat Games si sia ispirato pesantemente al franchise più epico di Nintendo, e in particolare al mai troppo lodato A Link to the Past per SNES. Con una musa ispiratrice di tale calibro, il rischio era di trovarsi davanti all'ennesimo titolo per iOS che scimmiotta un classico ma non assume personalità propria, limitandosi magari a far leva sull'effetto nostalgia o sugli eventuali rimandi all'opera da cui trae ispirazione. Varrà anche per Mage Gauntlet?

Il piacere dei cliché

Come detto in apertura, il gioco di Rocketcat Games sembra essere un vero e proprio tributo alle vecchie avventure action ad ambientazione fantastica, partendo da una trama che, sebbene piena di cliché di ogni tipo, riesce ad assumere sfumature originali e ad essere narrata attraverso riusciti dialoghi tra i personaggi. La storia viene introdotta dal racconto di una battaglia leggendaria tra un demone e un potente mago, scontro conclusosi con la sconfitta del primo e la sua prigionia in un altro mondo. Prevedibilmente il Signore del male cercherà di ritornare nel regno dal quale è stato esiliato, e il compito di fermarlo spetterà così a Lexi, una giovane ragazza che grazie a un guanto magico è in grado di assorbire energia da alcuni oggetti e scagliare potenti incantesimi.

Un guanto per domarli

Il sistema di controllo via touchscreen è tanto essenziale quanto riuscito, dando al giocatore la possibilità di attaccare con la propria lama, caricare un colpo potente, effettuare una rapida schivata o mettere in pausa il gioco per lanciare uno degli incantesimi raccolti distruggendo vasi e artefatti luccicanti sparsi lungo il percorso. Va precisato che, nonostante Mage Gauntlet strizzi dichiaratamente l'occhio alle avventure di Link e Zelda, sono evidenti alcune importanti differenze a livello strutturale, la prima delle quali è senza dubbio la mancanza di un Overworld esplorabile: Rocketcat ha infatti deciso di proporre al giocatore diversi livelli scollegati tra loro e direttamente accessibili attraverso una mappa, una soluzione più gestibile ma che senza dubbio finisce per rendere l'esperienza più lineare e prevedibile. A questo va aggiunta poi la totale mancanza di quest da portare a termine o di enigmi ambientali da risolvere, e il tutto si risolve in un continuo procedere attraverso stanze e corridoi cercando di farsi strada tra i nemici fino allo scontro con il boss di turno. Proprio in merito a questi ultimi, fa storcere il naso che il team di sviluppo non abbia cercato soluzioni più interessanti per aggiungere un po' di varietà ai combattimenti, tant'é che andranno quasi tutti affrontati alla stessa maniera, evitando un banale pattern d'attacco, eliminando i fastidiosi sgherri e lanciando incantesimi sulla distanza. Ed è un peccato, perché i boss di fine livello, così come tutti gli altri nemici e gli ambienti di gioco, sono una vera goduria da ammirare, caratterizzati da una pixel art tanto vivace da infatuare sia i nostalgici dell'era 16-bit che i giocatori dell'ultima ora.

Un guanto per domarli

Pur coi suoi difetti e nonostante sia ben lontano dall'essere un gioco indimenticabile, Mage Gauntlet riesce a offrire comunque un'esperienza sopra le righe, grazie a un sistema di combattimento divertente, una durata in ore sopra la media e una grande varietà di nemici, ognuno dei quali si distingue per un comportamento unico. Levatevi dalla testa di correre senza sosta dall'inizio alla fine del livello o di darvi al button mashing più sfrenato, poiché, soprattutto negli scenari più avanzati, la quantità e la potenza dei nemici sarà tale da richiedere un approccio un po' più tattico e ponderato da parte del giocatore. Ciliegina sulla torta è rappresentata dalla possibilità di personalizzare la protagonista con tutta una serie di armi, armature e pendagli che si possono trovare esplorando gli ambienti, sebbene non influiscono direttamente sulla potenza d'attacco o sulla resistenza di Lexi, bensì il più delle volte aumentano le probabilità di trovare un determinato incantesimo.

La versione testata è la 1.2.1
Prezzo: 2,39€
Link App Store N.B. Il gioco è esclusivamente in lingua inglese

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (4)
5.0
Il tuo voto

Pur tenendo impegnati per diverse ore, senza considerare una modalità aggiuntiva sbloccabile, Mage Gauntlet non è adatto a lunghe sessioni di gioco: il motivo va ricondotto alla sua struttura estremamente lineare, ai boss da sconfiggere allo stesso modo e alla mancanza di qualche puzzle ambientale in grado di spezzare di tanto in tanto l'azione, tutti elementi che finiscono così per rendere l'esperienza assai ripetitiva. Questo tuttavia resta l'unico grosso difetto di quella che, assunta in pillole, è un'esperienza come di rado se ne vedono sull'App Store, splendida graficamente, con simpatici dialoghi e caratterizzata da un sistema di combattimento divertente e non frustrante.

PRO

  • Splendida pixel art
  • Sistema di controllo molto buono
  • Tanta varietà di nemici e oggetti

CONTRO

  • Troppo lineare e ripetitivo
  • Boss battle poco entusiasmanti