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Piccoli Vettel (non) crescono

Codemasters dimostra di credere nel portatile Nintendo e affida a Sumo Digital la conversione dell'unica simulazione ufficiale di Formula 1 attualmente disponibile. Speriamo solo che continui a crederci...

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   13/12/2011

Sumo Digital è lo studio che stava già dietro al discreto F1 2009 per Wii e PSP e all'ottimo Sonic & SEGA All-Stars Racing; è per questo che ai vertici della casa inglese dev'essere sembrato naturale affidargli anche lo sbarco su console portatile di F1 2011, l'unico gioco con licenza ufficiale della Formula One Administration che, dopo le controverse prestazioni del 2010 corrette in corsa (è proprio il caso di dirlo!) con una megapatch, quest'anno su PC e console HD ha forse suscitato meno clamori ma probabilmente anche più soddisfazione nei giocatori. Su 3DS sarà la stessa cosa? Potrà una console portatile replicare un gioco che si è proposto sin dall'inizio di simulare magari non tanto la vera e propria guida di una F1, ma il mondo delle corse, la carriera di un pilota, tutto quello che, non a caso, si definisce il "Circus"?

Una guida per tutte le stagioni

F1 2011, da buon gioco ufficiale, presenta tutte le 19 piste del Mondiale appena concluso (quindi col nuovo Circuito di Buddh indiano e senza il Bahrain, quest'anno cancellato per la situazione difficile dal punto di vista politico), le 12 scuderie e i 24 piloti. Anche le modalità di gioco sono numerose: si può scendere subito in pista senza preamboli selezionando la Gara Rapida, oppure svolgere un intero weekend di gara con Gran Premio; familiarizzare con la guida della macchina e/o coi segreti di un determinato circuito, cercando al contempo di stabilire il miglior tempo nella Prova a Tempo, intraprendere un Campionato completo oppure cimentarsi nella Carriera, il pezzo forte della F1 secondo Codemasters, nella quale si crea un pilota che dall'essere un perfetto sconosciuto e correndo per uno dei due team di minore importanza (Lotus e HRT quest'anno) deve nel corso di più stagioni a suon di piazzamenti e di vittorie attirare l'attenzione delle scuderie più importanti e diventare così il nuovo Schumacher; la versione portatile poi presenta anche delle interessanti Sfide di difficoltà crescente, che con macchine e circuiti prestabiliti propongono ognuna un obiettivo diverso, dal semplice battere un tempo all'attraversare più check-point possibili, fino al fare un giro di pista evitando degli enormi ostacoli a forma di segnali stradali che vagano per il percorso. Presente, infine, anche il multiplayer fino a 4 giocatori anche online: avremmo tanto voluto provarlo come si deve, ma purtroppo in numerosi tentativi fatti sono state pochissime le volte in cui abbiamo trovato effettivamente altri giocatori. In quei pochissimi casi, comunque, è tutto filato liscio. Forti dell'esperienza coi due episodi casalinghi, ciò che più ci premeva approfondire sin dall'inizio era il modello di guida adottato da Sumo per questa iterazione portatile; ebbene, sorprendentemente i programmatori hanno deciso di fare poche rinunce rispetto alle edizioni PC/HD, che se non sono simulative alla maniera dei vecchi Grand Prix certamente richiedono il loro bell'impegno per delle performance decenti: queste rinunce riguardano fondamentalmente slittamento e perdita del retrotreno, ora decisamente meno frequenti, ma per il resto non si ravvisano differenze enormi.

Piccoli Vettel (non) crescono

Però lo slide pad non è un volante, e i tasti del 3DS non sono analogici, e questo comporta tutta una serie di difficoltà all'inizio enormi soprattutto nel gestire curve e parzializzazioni del gas. Ci vengono incontro numerose agevolazioni: si può, tra le altre cose, optare per il cambio automatico invece del manuale, regolare la sensibilità del volante e soprattutto, utilissima per i primi approcci, dello stesso volante attivare un'assistenza che rende la guida molto più fluida. Smanettando tra le opzioni tutti troveranno il proprio compromesso tra "simulazione" e arcade; i più duri e puri saranno anche in grado, dopo un po' di tempo, di disattivare man mano tutti gli aiuti: la guida risulta così, al massimo grado simulativo, difficile e soddisfacente. Anche scomoda a dire il vero, specie per le mani più grandi, ma la colpa di ciò non può certo essere imputata ai programmatori, quanto alle caratteristiche intrinseche della console. Una colpa dei programmatori è invece il non aver previsto, in questa pletora di opzioni, la possibilità di customizzare totalmente il sistema di controllo: nessuno dei due schemi presenti infatti è agevole, considerando che quest'anno, oltre che freno, acceleratore ed eventualmente marce, bisogna gestire anche il KERS e il DRS. Soprattutto l'ala mobile risulta difficile da raggiungere quale che sia lo schema prescelto, a meno che non siate dei veri e propri maestri nell'arte del contorsionismo delle dita. Come vedremo tra poco, però, non è che avrete poi tutto questo bisogno di azionarla...

L'effetto 3D

Possiamo consigliare decisamente di giocare senza effetto 3D attivato: la profondità che esso dona alle piste è encomiabile, tanto più che stiamo parlando di un gioco di guida, ma sia framerate che velocità ne risentono particolarmente. Essendo questi gli elementi migliori dell'engine e probabilmente di tutto il gioco, non ha alcun senso rinunciarvi.

Il Circo Barnum

Quantunque il compromesso da voi scelto vada nella direzione di una pura velocità arcade o di una complicata e nervosa simulazione relativamente realistica, la guida, in quelle modalità che prevedono che ci siate solo voi in pista, è piacevole, divertente e soddisfacente, coadiuvata da un engine grafico che, evidentemente dovendo fare i conti con risorse sia hardware sia di tempo limitate, risulta molto deficitario per quanto riguarda le texture, (quella dell'asfalto è passabile, ma le altre sono veramente brutte, a partire da quelle che ricoprono le vetture e che non permettono neanche di leggere le scritte degli sponsor!) decente per il numero di poligoni (specie per il pop-up molto moderato e che riguarda solo gli elementi di contorno) e quasi del tutto impeccabile quando si parla di velocità e fluidità. Appare chiaro che il team sia dovuto scendere a compromessi, "tagliare" certe cose per dare risalto ad altre, ma per quanto ci riguarda ha fatto le scelte giuste: francamente non ci aspettavamo che un 3DS potesse gestire con tale scioltezza una Montecarlo decentemente dettagliata e con tante macchine su schermo. Magari con un po' di tempo in più si poteva fare qualcosa anche per le texture, ma per il momento va bene così. A maggior ragione alla luce di queste ultime considerazioni, allora, è ancora più un peccato che poi, prendendo parte a un GP che sia o meno inserito nel Campionato o nella Carriera (che sarebbe la modalità più importante del gioco), ci si trovi a fare i conti con un'IA avversaria che definire inesistente sarebbe eufemistico: i piloti concorrenti sono guidati da una logica completamente astrusa, non stiamo parlando di errori particolari, ma proprio di un'impostazione di base che sembra totalmente assente.

Piccoli Vettel (non) crescono

Gli avversari sono lenti, i valori in campo non sono per niente rispettati e ciò vi permetterebbe sin dalla prima stagione di surclassare una Red Bull anche a bordo di una Lotus o di una HRT, sempre però che usciate indenni da un confronto diretto; oltre ad essere lenti e a commettere una serie di errori banalissimi, infatti, i vari Alonso e Hamilton sono anche dei veri e propri assassini che proprio non si accorgono della vostra presenza in fase di staccata e di sorpasso, che vi vengono matematicamente addosso anche quando, e la cosa capita spesso, siete in netto vantaggio e avete tutto il diritto di impostare la traiettoria ideale. Il climax di tutto ciò sta nelle partenze: nonostante siamo in rettilineo, non mancherà mai qualcuno che vi passerà allegramente sulle ruote o che frenerà di scatto senza alcun motivo davanti a voi dando il via a un bel maxitamponamento stile NASCAR. E però, se per qualche motivo doveste essere particolarmente lenti, se seguite la traiettoria ideale dietro di voi si formerà un bel trenino, e nessuno oserà sorpassarvi restando docilmente in fila indiana. Tutto ciò rende del tutto improponibile l'attivazione dei danni (la gara finirebbe già alla partenza) e anche delle penalità, giacché in ogni scontro voi comunque avreste la peggio da parte dei commissari virtuali. Capite quindi, senza che sia necessario proseguire, come la corsa, e cioè il cuore del gioco, si riduca a nient'altro che un autoscontro se siete nel gruppo, e a una fuga priva di emozioni quando siete davanti, almeno finché non troverete un doppiato che si comporterà da killer né più né meno di chi è in diretta competizione con voi; non è solo una questione di realismo non rispettato, se fosse solo per quello potremmo sempre semplificare la guida e goderci un frenetico e spettacolare arcade ambientato nel Circus della F1, è proprio che così il divertimento viene totalmente a mancare perché anche un arcade ha le sue regole: con un'IA che riesce ad essere allo stesso tempo fiacca e immotivatamente aggressiva, non si rispettano né le regole rigorose del realismo né quelle divertenti degli arcade. Altri elementi, che non abbiamo più lo spazio di approfondire, quali l'assetto dell'auto, il degrado delle gomme, il meteo variabile e le soste ai box, sono invece realizzati bene, ma tutto ciò non fa altro che aumentare rammarico e delusione.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.5
Lettori (12)
7.1
Il tuo voto

E' chiaro come l'impegno dei programmatori sia stato rivolto a ricreare nella maniera più coinvolgente possibile il Circo della F1 per il portatile Nintendo: tutte le auto e le piste, una marea tra modalità di gioco, opzioni e parametri vari, un engine molto solido per quanto riguarda le cose più importanti, pur dovendo rinunciare a qualche orpello, un modello di guida che fatti i conti con le difficoltà della console, si può adattare a qualsiasi gusto. Tutto l'impegno profuso, però, si va a dissolvere inesorabilmente contro un'Intelligenza Artificiale semplicemente ridicola e senza senso, che è fiacchissima dove dovrebbe essere veloce, assassina quando dovrebbe lasciarvi passare, e che non si può definire né arcade né simulativa come invece il sistema di guida, ma semplicemente stupida. Da evitare, perché per quanto le modalità solitarie non risentano di questo problema, è troppo poco. Speriamo solo che Codemasters non abbandoni il 3DS: le basi ci sono, basta costruirci sopra.

PRO

  • Motore fluido e veloce
  • Modello di guida flessibile
  • Tante opzioni e modalità

CONTRO

  • Slide pad e tasti sono obiettivamente un ostacolo
  • L'IA completamente sbagliata affossa tutto