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La parata dei minigiochi

Move alla mano, facciamo un salto nell'isolotto in festa di Magic Pixel Games, tra piccole sfide e colorati animaletti da liberare

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   13/02/2012

Sebbene sia passato oltre un anno dal debutto di PlayStation Move, raccolte di minigiochi e party game per giovanissimi e per famiglie sembrano essere ancora il genere più in voga dagli sviluppatori che decidono di sfruttare il nuovo controller di Sony. Carnival Island non a caso è uno di quei giochi che ci saremmo aspettati di vedere al lancio di Move, mirato a mostrare le possibilità tecniche offerte dalla periferica attraverso una serie di piccoli e leggeri minigiochi. Il nuovo titolo del gruppo losangelino Magic Pixel ricorda in maniera nemmeno troppo velata Carnival Games, la serie casual che ha trovato la sua fortuna nell'immenso bacino di utenti occasionali di Nintendo Wii. Le somiglianze non si limitano al nome del gioco, ma l'obiettivo di Carnival Island è offrire un'esperienza divertente e appetibile che valga la pena di essere giocata nonostante le numerose alternative uscite negli ultimi mesi. Noi lo abbiamo sviscerato per scoprire se c'è riuscito oppure no.

Carnevale poverello

La premessa di Carnival Island è semplice e piena di cliché, e vede i giocatori catapultati su di una piccola isola in festa. Bancarelle, gazebo e giostre sono lì che aspettano l'arrivo di quell'unico bambino o bambina nei dintorni, e ognuna delle attrazioni cela una serie di minigiochi interamente basati sull'utilizzo di PlayStation Move. Ci si può cimentare nel lancio degli anelli o nel tiro a segno, nella cattura delle rate o nel bowling, e quasi sempre la risposta del controller è ottima e riflette bene il movimento del giocatore, sebbene l'impossibilità di ricalibrare all'istante il puntamento potrebbe rivelarsi scocciante per molti.

La parata dei minigiochi

In base al punteggio ottenuto in ciascuna sfida si possono ottenere dei biglietti da spendere per personalizzare il proprio personaggio, mentre portando a termine alcuni obiettivi si possono liberare degli animaletti da compagnia o sbloccare nuove varianti dei minigiochi disponibili. Il vero problema di Carnival Island riguarda tuttavia la poca varietà delle 35 sfide proposte, le quali si assomigliano quasi tutti in maniera fin troppo evidente: non importa che tra le mani abbiate anelli, monete o palle da bowling, poiché l'obiettivo del giocatore, così come il movimento richiesto, è bene o male lo stesso. Basti pensare che tra le poche alternative c'è un tiro a segno con una pistola e un'Acchiappa la Talpa armati di martello, mentre l'apice viene raggiunto dalla Casa degli Specchi, nella quale è possibile distorcere le proprie fotografie scattate con PlayStation Eye. La quantità di contenuti complessiva è comunque molto povera, e tutte le attrazioni che compongono le quattro aree di gioco possono essere sbloccate nell'arco di un paio d'ore.

La parata dei minigiochi

Chiaramente gli extra sbloccabili invogliano a giocare e rigiocare le sfide proposte per ottenere nuovi biglietti, ma in generale lascia parecchio amaro in bocca il fatto che ci siano così poche cose da fare, e che quelle poche che ci sono peccano clamorosamente in quanto a varietà. Gli stessi animali da sbloccare sono abbastanza fine a sé stessi e si limitano a fare il tifo per il giocatore, dove per "fare il tifo" si intende "restare impalati in un angolo dello schermo". Avremmo infine preferito se il gioco avesse permesso di accedere a tutti i minigiochi da una schermata comune, senza la necessità di passare da un'area all'altra e sorbirsi ogni volta un'animazione simpatica all'inizio, ma che non ci mette molto a venire a noia. Essendo una riuscita dimostrazione della tecnologia di PlayStation Move, Carnival Island avrebbe avuto sicuramente più senso come titolo di lancio, ma all'alba del 2012 e con le console di prossima generazione che si preparano dietro a un sipario pronto ad aprirsi, ci si aspetta di vedere applicazioni più interessanti e originali per il controller di Sony, anche in un gioco pensato appositamente per divertire un pubblico di giovanissimi. Tra l'altro, la grande quantità di alternative più interessanti e meglio riuscite rende il gioco di Magic Pixel poco interessante anche per quei papà e quelle mamme in cerca di un party game da giocare coi propri bambini.

La parata dei minigiochi

CI PIACE

  • Graficamente gradevole

NON CI PIACE

  • Minigiochi troppo simili tra loro
  • PlayStation Move è sfruttato in maniera superficiale
  • Povertà nei contenuti