14

È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo

Arriva finalmente Jagged Alliance: Back in Action, remake dello storico Jagged Alliance 2. Sarà riuscita a BitComposer l'impresa di eguagliarlo?

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   09/02/2012

Il solo sentir parlare di Jagged Alliance per molti lettori negli "enta" sarà sufficiente a far scendere la classica lacrimuccia dagli occhi: il ricordo della serie nata negli anni '90 è ancora oggi più vivo che mai, soprattutto in chi ritiene il secondo capitolo uno dei giochi più completi di tutti i tempi. Non a caso, proprio a Jagged Alliance 2 è strettamente legato Jagged Alliance: Back in Action, remake con il quale i ragazzi di BitComposer Games hanno deciso di riportare la serie sulla scena PC a distanza di oltre dieci anni dall'ultima volta.

È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo

Un compito non facile, per un gameplay classico che arrivando ora sul mercato ha richiesto un ammodernamento, anche sotto forma di alcune scelte che nel corso dei mesi passati hanno fatto discutere i fan. Se dalla sua questo Back in Action può contare anche su una visuale isometrica 3D, storia e parte del design originale restano inalterati, includendo anche le varie espansioni ma introducendo un sistema di gioco non più a turni. Un gioco legato a doppio taglio al suo vecchio "genitore", e atteso quindi tra dubbi e speranze dalla folta schiera di persone che hanno amato Jagged Alliance.

Di ritorno ad Arulco

Chi ha giocato a Jagged Alliance 2, come dicevamo, riconoscerà molti degli elementi presenti in Back in Action, a partire dalla sua ambientazione: torna infatti la nazione immaginaria di Arulco, il cui leader Enrico Chivaldori viene accusato di parricidio dalla sua stessa moglie (molto poco amata), Deidranna Reitman, impossessatasi nel frattempo della linea di comando. In quel di Praga, Chivaldori affida l'incarico di riconquistare Arulco al Comandante, protagonista del gioco insieme alla sua squadra di mercenari che noi siamo chiamati a guidare. Per fare ciò, la struttura è quella già conosciuta: all'interno di un sistema informatico, il giocatore può scegliere quali soldati reclutare tra i vari profili a disposizione (esperto di corpo a corpo, cecchino, medico, e così via), assegnandoli anche alle varie missioni che compongono il gioco. Tutto quanto richiama da vicino Jagged Alliance 2, per cui chi vi ha già giocato familiarizzerà in un secondo, anche se le novità rendono obbligato per tutti il passaggio dal tutorial, grazie al quale è possibile apprendere in modo efficiente e piuttosto rapido tutti i tipi d'azione effettuabili dalle proprie squadre. Come dicevamo, Back in Action presenta alcune novità sostanziali: il sistema a turni è stato abbandonato dagli sviluppatori, a favore di un'impostazione votata all'azione in tempo reale, affiancata da quello che viene definito combattimento "Plan & Go". In sostanza, si tratta di un sistema con il quale è possibile mettere il gioco in pausa, impartendo ai propri mercenari una serie di ordini da eseguire in successione per attuare la propria tattica: l'ingresso in tale fase può essere attivato dal giocatore, oppure impostato perché avvenga in modo automatico in seguito a determinati avvenimenti, come la morte di un personaggio o la scoperta da parte di un nemico. Inutile negare a questo punto come il sistema a turni del gioco originale potrà mancare ai fan più integralisti della serie, ma c'è da dire che il Plan & Go si rivela una buona alternativa, in un mix azione-turni piuttosto convincente. Apprezzabile anche la componente simil-ruolistica, grazie alla quale i mercenari acquistano esperienza da spendere poi in punti abilità.

Quando non c’è la nebbia

Andando a Milano, Totò e Peppino si preoccupavano per la nebbia: ad Arulco invece non c'è questo tipo di problema, visto che tra le novità di Jagged Alliance: Back in Action troviamo la rimozione della fog of war, elemento presente invece nel già citato secondo capitolo. I nemici sono tutti quanti visibili, sia scorrendo la visuale di gioco che dalla minimappa presente sull'interfaccia, dove addirittura viene mostrata non solo la loro posizione esatta, ma anche la direzione in cui stanno guardando o si stanno muovendo, con tanto di spostamenti in tempo reale.

È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo

Il giocatore quindi conosce perfettamente dove sono i nemici e può pianificare le proprie mosse con largo anticipo, dando così un senso al Plan & Go. L'elemento principale di sfida offerto dal gioco è quindi costituito dall'intelligenza artificiale dei nostri avversari, destinata a reagire ai nostri movimenti in una posizione sia di vantaggio (numerico) che di svantaggio (cronologico). Tutto ciò suonerà quasi come una bestemmia ai giocatori più consumati di Jagged Alliance 2, ma alla lunga c'è da dire che il sistema messo a punto da BitComposer, pur cambiando sostanzialmente rispetto al concept originale, riesce in parte a convincere: i nemici si muovono perlustrando le zone con perizia, mostrandosi spesso attenti a scovare i nostri mercenari. A dire la verità anche troppo, visto che basta davvero poco per ritrovarsene una discreta quantità addosso senza capire bene il perché. Il tallone d'Achille dell'intero sistema è però costituito dall'intelligenza artificiale, a volte troppo ingenua nel cadere nella trappola del giocatore al punto da rendere un gioco da ragazzi far fuori i nemici in tempo reale, cosa che finisce purtroppo per sminuire l'importanza di coordinare le azioni col Plan & Go.

Jagged Alliance 3D

Se per un gioco come Jagged Alliance 2 risultare attuale dal punto di vista delle meccaniche di gioco non è poi così un'impresa, vista la sua straordinaria qualità, dal punto di vista tecnico paga ovviamente gli anni di evoluzione che intercorrono tra la sua uscita e oggi. Ben consapevoli di tutto ciò, gli sviluppatori hanno deciso di non snaturare eccessivamente la visuale originale, cambiando l'interfaccia (qualcuno dirà in peggio) e mantenendo l'inquadratura isometrica alla quale vengono applicate

È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo

le ormai onnipresenti tre dimensioni. Il risultato è un motore di certo abbordabile per un ampio numero di configurazioni, con la possibilità di gestire la telecamera tra rotazioni e zoom, anche se proprio quest'ultimo appare un po' troppo limitato, sia andando in campo largo che stringendo l'inquadratura. In realtà tale soluzione potrebbe anche costituire un modo per ovviare a qualche magagna nella resa grafica generale, visto che a una buona cura per i dettagli di stanze, edifici e terreni di diverso tipo rispondono dei modelli un po' "ingessati" per protagonisti e oggetti esterni. Nulla da eccepire invece sul sonoro, che per larga parte ricalca quello apprezzato nell'originale.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (16)
7.6
Il tuo voto

Jagged Alliance: Back in Action è un buon omaggio a Jagged Alliance 2, il quale però con il suo fascino vintage finisce per vincere il confronto diretto. La mano di BitComposer si dimostra tutto sommato rispettosa per quella che è una serie di grande carisma, anche se la coraggiosa scelta di mettere in campo anche alcune deviazioni dall'originale non sarà forse apprezzata da tutti. Il lavoro realizzato dal team può però essere visto come un ponte verso un nuovo futuro per la serie Jagged Alliance: con una licenza a disposizione e un potenziale seguito di vaste dimensioni, è infatti più che probabile la possibilità di sentire a breve parlare di un nuovo progetto, per il quale Back in Action possa appunto fare da apripista. Ci sentiamo quindi di promuovere gli sviluppatori, anche se in assenza di qualche difettuccio nell'intelligenza artificiale il parere finale sarebbe potuto essere migliore.

PRO

  • Scelte di design coraggiose
  • Punto di partenza per rinnovare il genere
  • Si torna ad Arulco dopo anni

CONTRO

  • Plan & Go paradossalmente poco sfruttato
  • Intelligenza artificiale da rivedere
  • Per gran parte è sempre Jagged Alliance 2

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Sistema Operativo Windows 7 Home Premium 64 bit
  • CPU Intel Core i7, 2600
  • RAM 8 GB Dual Channel DDR3 1333
  • Scheda Video NVIDIA GeForce GTX560 Ti - 1 GB VRAM
  • Hard Disk 2 TB SATA3

Requisiti minimi

  • Sistema Operativo: Windows 7 / Vista / XP
  • RAM: 2GB
  • CPU: Core 2 Duo 1,8 GHz o simile AMD
  • Spazio su disco: 3GB
  • Scheda video: supporto Shader Model 3.0 con 512MB di memoria (Ati 2600, Geforce 8800)

Requisiti consigliati

  • RAM: 4GB
  • CPU: i5 2,4GHz o simile AMD
  • Spazio su disco: 3GB
  • Scheda video: supporto Shader Model 3.0 con 768MB di memoria (Ati 5850, Geforce 460)