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AMD Radeon HD 7770 e 7750

Alle proposte entry-level di AMD l'arduo compito di bissare il successo di vendite di 5770 e 5750: gli incrementi prestazionali sono interessanti, ma ad un prezzo troppo elevato...

RECENSIONE di Luca Olivato   —   23/02/2012

Dopo aver "quasi" completato la bacheca della gamma più alta (manca ancora la punta di diamante a doppia GPU), AMD alza il velo su quelle che dovrebbero essere le schede buone per fare numeri, ossia le sostitute delle vendutissime Radeon HD 5770 e 5750 (le 6770 e 6750 sono state infatti un semplice rebranding delle precedenti, con la aggiunta del supporto per lo standard HDMI 1.4). Per la fascia intermedia bisognerà attendere l'uscita di Pitcairn, mentre oggi la scena è ad appannaggio di Cape Verde. Questo processore è stato sviluppato, così come tutti gli altri della famiglia Northern Islands, con un processo produttivo a 28nm ed equipaggia due schede, Radeon HD 7770 e 7750, che si differenziano fondamentalmente per numero di Stream Processor e di frequenze di clock del core. Diverse sono anche le versioni di riferimento: per la Radeon 7770 AMD ha optato per un dissipatore a doppio slot, mentre la 7750 si presenta con una semplice ventola che copre soltanto il chip video e le memorie; la versione più potente inoltre necessita di un'alimentazione aggiuntiva a 6 pin, mentre la seconda si accontenta dell'approvvigionamento energetico apportato dalla connessione PCI-Express.

AMD Radeon HD 7770 e 7750

Entrambe offrono una porta DVI e una HDMI; la 7770, a differenza della sorella minore (che ne ospita una di tipo tradizionale), è equipaggiata con due uscite Mini Display Port. Passando all'aspetto tecnico si nota come il produttore californiano abbia deciso di operare su queste schede disattivando gli Stream Multiprocessor: rispetto all'ammiraglia 7970, che vanta la bellezza di 2048 SP, le due cenerentole protagoniste di questa analisi ne contano meno di un terzo (640 per la 7770, 512 per la 7750), un valore addirittura inferiore rispetto a quelle che vanno a sostituire (la Radeon 5770 disponeva infatti di 800 Stream Processor, 720 erano invece quelli della 5750). Questa diminuzione è stata compensata dall'aumento delle frequenze della GPU: quella della 7770 tocca il GHz (contro gli 850 della progenitrice), mentre la 7750 si ferma a 880 MHz (180 in più rispetto a quelli dell'antenata). L'analisi resta contraddittoria anche per quanto riguarda le frequenze del Gigabyte di GDDR5 con cui tutte sono dotate: le nuove offerte di AMD hanno il clock tarato a 4,5 GHz, un valore inferiore, seppur di poco, rispetto a quelli di 5770 (4,8 GHz) e 5750 (4,6 GHz). Per chiudere la disamina tecnica è bene confrontare anche l'interfaccia di memoria, che rispetto al passato non è cambiata: AMD infatti ha puntato ancora sui 128bit.

Le prestazioni

Le prove che seguono non si limitano a mettere a confronto le nuove arrivate con le loro naturali ascendenti ma, in modo provocatorio, introducono nella bagarre anche la Radeon 6870, prodotto appartenente a ben altra fascia d'utenza che però oggi viene proposto al medesimo prezzo della 7770. Quando si analizzano device del genere infatti il salvadanaio assurge a un ruolo fondamentale, ragion per cui è bene avere a disposizione tutte le possibili alternative presenti sul mercato prima di procedere all'acquisto.

AMD Radeon HD 7770 e 7750

Battlefield 3
Lo sparatutto in prima persona di DICE non è certo un test alla portata di tutte le schede, ma abbiamo deciso comunque di inserirlo nell'elenco per via dell'estrema popolarità. Partiamo subito col dire che in FullHD (e con le impostazioni al massimo) nessuna delle proposte riesce a garantire un frame rate ideale: scendendo alla più abbordabile risoluzione di 1680x1050 le cose migliorano un po', ma non permettono a Cape Verde di prendere le distanze dall'obsoleto Juniper: la 7770 e la 7750 risultano più veloci di un misero 10% rispetto alle precorritrici uscite oltre due anni fa. La 6870 segna invece i migliori valori, mediamente superiori al 20% rispetto alla 7770.

Crysis 2
Non sarà uno scoglio insormontabile come il predecessore, tuttavia il CryEngine 3 di Crytek è un buon banco di prova per le nuove GPU. 7770 e 7750 si presentano in pompa magna all'appuntamento, con frame rate enormemente superiori rispetto alle schede passate: la finestra è molto ampia e varia dai valori minimi del 20% a massimi del 50%. Ciononostante neppure in questo caso la 7770 riesce ad impensierire la 6870, che restituisce frame rate migliori di circa il 20%.

Dirt 3
Il motore EGO 2.0 di Codemasters è un vero e proprio passaggio obbligato per ogni nuova tecnologia: viene utilizzato per diversi titoli della software house anglosassone - nel nostro caso abbiamo optato come al solito per l'ultima installazione del famoso franchise di rally.

AMD Radeon HD 7770 e 7750

In questo scenario si trova a proprio agio la nuova architettura di AMD, come testimoniato anche dai risultati delle top di gamma: la 7750 è più rapida del 20% rispetto alla 5750, così come la sorella maggiore. Anche qui però la 6870 risulta ampiamente fuori portata: valori superiori del 10% rispetto alla 7770.

Batman: Arkham City
Presente come di consuetudine il test condotto con l'Unreal Engine 3, che sprigiona il carisma di Batman in Arkham City, dello sviluppatore Rocksteady. In questo caso lo scenario è simile a quello descritto poco sopra: per le nuove arrivate performance superiori del 20% rispetto alle vecchie Radeon, ma la 6870 continua a percorrere ben altri binari.

Metro 2033 L'FPS di THQ, quando impostato ai valori massimi, è decisamente impegnativo per qualsiasi scheda. Il quadro che emerge dopo aver lanciato il benchmark integrato The Last Refuge ne è testimonianza: con frame rate tanto bassi (inferiori alla soglia dei 30 fotogrammi) Cape Verde non riesce a prendere il largo rispetto a Juniper, e miglioramenti percettibili si avvertono solo diminuendo la qualità visiva. La 6870, terzo incomodo, viaggia con velocità di crociera ben diversa, come del resto accade nelle altre soluzioni esaminate.

Temperature e consumi

AMD Radeon HD 7770 e 7750

Analizzando l'architettura Northern Island con le 7970 e 7950 avevamo già avuto modo di plaudire alla nuova tecnologia di AMD: nonostante l'incremento di potenza le nuove schede sono risultate più parsimoniose, in termini energetici, rispetto alle vecchie Radeon. Il quadro si ripete, ma con qualche eccezione, anche con Radeon HD 7770 e 7750. A riposo le nuove GPU vanno ad occupare le posizioni più nobili della classifica, mentre a pieno carico solo la 7750 continua a brillare, facendo registrare i consumi più bassi: la 7770 invece si posiziona sugli stessi livelli della 5770. Una situazione diametralmente opposta viene evidenziata nell'analisi delle temperature: in idle Cape Verde scalda tanto quanto Juniper, mentre sotto torchio è la 7770 che, grazie al dissipatore a doppio slot, si comporta meglio di tutte. La 7750 invece risulta essere un po' più calda della vecchia 5750. In ogni caso è bene sottolineare che, sia per temperature che per consumi, si parla di scarti minimi tra le varie generazioni.

In conclusione

Le sensazioni restituite dopo le prove sono quantomeno interlocutorie, a partire proprio dal costo. Le nuove schede vengono infatti proposte ad un prezzo di lancio cha spazia dai 160€ per la Radeon HD 7770 ai 120€ per la Radeon HD 7750: valori di certo destinati a scendere nelle prossime settimane, ma comunque difficilmente comprensibili da chi,

AMD Radeon HD 7770 e 7750

avendo a disposizione un simile budget, ha la possibilità di acquistare una scheda come la Radeon 6870 che abbiamo dimostrato essere decisamente più veloce della 7770. Di certo la latitanza di Nvidia, di cui si attende da diverso tempo la nuova generazione di GPU (nome in codice Kepler), sta facendo il gioco di AMD che può giocare sui margini sino all'arrivo della concorrenza. Chi desidera effettuare un upgrade farebbe dunque bene a riflettere: per chi cerca le migliori prestazioni è il momento di orientarsi sulla vecchia tecnologia che a breve non sarà più commercializzata; chi invece è più attento a consumi e temperature potrà senz'altro apprezzare i margini di miglioramento apportati da Cape Verde, ma in questo caso è bene stringere la cinghia e aspettare un assestamento dei prezzi che dovrebbe arrivare verso metà primavera.