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Ape Escape M

A quasi dieci anni dall'uscita del primo episodio per PlayStation, Ape Escape torna a far parlare di sé non per l'atteso passaggio alla next gen, bensì per una riduzione su cellulare curata da Living Mobile. Alla guida del solito Spike, armati della rete acchiappa-scimmie d'ordinanza nonché di una serie di gadget tecnologici più o meno utili, dovremo catturare tutte le scimmie all'interno di cinque location, divise ognuna in cinque stage.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   26/09/2008

Era il lontano 1999 quando Sony realizzò il primo episodio di Ape Escape per PlayStation: si trattava di un action game con visuale in terza persona, in cui il protagonista (Spike) doveva esplorare una serie di stage alla ricerca di scimmie pazze e prepotenti, ognuna caratterizzata da una personalità distinta. Il gioco si basava su di un sistema di controllo pensato appositamente per il Dual Shock (il primo in assoluto!), in cui si utilizzava lo stick analogico sinistro per muovere il proprio personaggio e quello destro per agitare la sofisticata rete acchiappa-scimmie. I due sequel, usciti entrambi per PlayStation 2, riprendevano e arricchivano le meccaniche del primo episodio, dotando la serie di un grafica all'altezza della situazione e di una dose di umorismo ancora maggiore, che nella versione italiana poteva contare su di un ottimo doppiaggio, realizzato con cura e passione.

Per questa riduzione mobile di Ape Escape, gli sviluppatori hanno pensato di utilizzare le meccaniche proprie degli action game con visuale dall'alto. Dunque potremo controllare Spike utilizzando il d-pad del cellulare nelle quattro direzioni, agendo sul tasto 5 per azionare la rete acchiappa-scimmie, sui tasti 1 e 3 per scorrere l'inventario dei gadget e sui tasti funzione per usarli. Come accennato, il gioco è composto da ben venticinque stage (incluso un breve tutorial), divisi in cinque location differenti che hanno come tema la foresta, il deserto, la neve, le rocce e i paesaggi tecnologici. In ogni livello ci sarà un certo numero di scimmie da catturare: non dovremo prenderle tutte per poter accedere allo stage successivo, ma farlo sarà fondamentale per sbloccare una nuova location. Come nella migliore delle tradizioni, riusciremo subito a catturare le scimmie più ingenue, mentre per quelle più furbe dovremo per forza ricorrere all'aiuto di una serie di gadget tecnologici: il radar, ad esempio, ci mostrerà la direzione in cui muoverci per trovare il primato più vicino. Man mano che si procede, comunque, si potranno utilizzare nuovi strumenti e il gameplay ne risulterà arricchito. Spike non possiede la capacità di saltare, ma spesso gli stage si sviluppano in altezza e dunque bisognerà trovare i passaggi percorribili per raggiungere le zone più impervie e nascoste. Una volta raggiunta una scimmia, dovremo avvicinarci a essa e azionare la rete per poterla catturare: il suo profilo finirà in un database liberamente consultabile dal menu di avvio, un po' come succede nelle versioni console di Ape Escape.

Purtroppo la realizzazione tecnica del gioco è davvero, davvero mediocre. La cosa che più salta all'occhio sono gli stage, disegnati davvero in modo approssimativo, con la ripetizione degli elementi grafici che praticamente diventa la norma e una scelta dei colori talvolta disastrosa. La situazione migliora con gli sprite, ma solo lievemente: il design è tutt'altro che felice, e la qualità delle animazioni lascia molto a desiderare. Il sonoro non migliora le cose, visto che come al solito risulta anonimo e in questo caso anche piuttosto ripetitivo.

Conclusioni

Multiplayer.it
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Lettori
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Il tuo voto

Con Ape Escape M, Living Mobile aveva la possibilità di portare su cellulare una delle serie più popolari per PlayStation e PlayStation 2... un'occasione mica da ridere. Il risultato, purtroppo, delude ogni aspettativa: pur essendo discretamente divertente e dotato di un buon numero di stage, il gioco conta su di un comparto tecnico assolutamente al di sotto degli attuali standard. Grafica e sonoro sono davvero mediocri, e questo non può che influire sull'esperienza globale, diminuendo di molto il coinvolgimento. Esistono certamente giochi tecnicamente scadenti, ma che ovviano a tale mancanza grazie a un gameplay di grande spessore: non è il caso di Ape Escape M, che quanto a giocabilità è appena discreto. Insomma, ci troviamo di fronte a un action game appena sufficiente, che non regge il confronto con i numerosi concorrenti in ambito mobile: peccato.

PRO

CONTRO

PRO

  • Buon numero di stage
  • Interessante il sistema dei gadget

CONTRO

  • Grafica mediocre
  • Sonoro povero e ripetitivo
  • Gameplay limitato