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Battlestations: Midway - Recensione

Finalmente tra noi l'attesa simulazione di Eidos, ambientata durante le battaglie sopra e sotto la superficie del Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo anni di attesa è dunque l'ora di prendere il comando!

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   08/02/2007
Battlestations: Midway - Recensione
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Pronti a salpare in 5 minuti

Prima di intraprendere qualsiasi missione messa a disposizione dal gioco, è necessario imparare dagli appositi tutorial, davvero numerosi e ben dettagliati, tutti i comandi a nostra disposizione per guidare i mezzi che ci ritroveremo a dover controllare nel migliore dei modi: da questo punto di vista BM si colloca esattamente a metà tra la simulazione vera e propria e l’arcade, garantendo un buon compromesso tra azione e controllo. Alla guida di un aereo dovremo per esempio preoccuparci solo dei danni subiti (visibili tramite una classica barra inizialmente tutta colorata), della manopola della velocità e della quota di volo, particolarmente importante nel caso in cui si debbano sparare siluri contro navi nemiche o bombardare obiettivi in picchiata. Il gioco dal punto di vista del sottomarino cambia invece completamente: l’attenzione dovrà infatti essere rivolta verso la quantità di ossigeno presente a bordo, i danni subiti (riparabili stavolta tramite l’apposito pannello) ed il livello di profondità d’immersione; quest’ultimo risulta particolarmente importante in quanto una volta padroneggiato a dovere sarà la nostra migliore risorsa per impedire ai sonar delle navi nemiche di individuarci, così come non permettere alle bombe di profondità di procurare danni allo scafo del nostro gioiello sottomarino. Anche le battaglie navali sulla superficie dell’acqua non sono da meno: a seconda del tipo di mezzo su cui ci troviamo (sono disponibili anche le portaerei) dovremo fronteggiare aerei nemici tramite l’apposita artiglieria, oppure passare alle armi pesanti tra cui i dolorosissimi siluri. Ad ogni modo, una volta completati i tutorial sarà necessario al giocatore un periodo in cui impratichirsi di tutte le risorse disponibili per ogni tipo di mezzo all'interno di BM, variabile a seconda della propensione verso un titolo di questo genere. Passata questa fase, la varietà del gioco è garantita anche dall’impressionante numero di oltre 60 mezzi aeronavali, fedelmente riprodotti sul modello di aerei e navi che presero parte ai conflitti dell’epoca in questione.

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Da 0 a mito

Nella modalità singola di BM ci troviamo a vestire i panni di Henry Walker, un semplice nuovo arrivato all’interno della marina americana, protagonista insieme ad altri del tentativo di difesa della base di Pearl Harbor dall’attacco degli aerei giapponesi. Seguendo i suoi successi missione dopo missione, ci ritroveremo a comandare la flotta USA in battaglie come quella del Mar dei Coralli, la prima della storia ad avvenire tra due portaerei, e quella delle Isole Midway, apice dello scontro tra Stati Uniti e Giappone sullo scenario dell’Oceano Pacifico. Le missioni risultano abbastanza varie e coinvolgenti, soprattutto grazie a degli scenari particolarmente stimolanti, in cui ci troviamo a dover praticamente guidare ogni tipo di mezzo messo a disposizione dal gioco, che all’occorrenza può vestirsi anche da strategico: immaginate infatti di avere 3 squadriglie di aerei, 2 cacciatorpediniere e una portaerei; se dovessimo guidare tutti insieme allo stesso tempo in prima persona questi mezzi finirebbe tutto in malora, non trovate? In casi come questo il gioco ci viene in aiuto, offrendo la possibilità di impartire ordini alle proprie squadre, mettendosi poi comodi e beati in modalità passiva ad osservare come queste portano a termine la missione loro affidata, dando quindi ampio spazio per ideare e sperimentare tattiche aeronavali, particolarmente utili in modalità multiplayer. Non a caso arriva la citazione del gioco via Internet, in quanto non è un mistero che gli sviluppatori abbiano puntato con decisione anche su questo aspetto di BM, offrendo dei numeri impressionanti, non tanto in termini di giocatori su mappa (da 2 a 8), ma dando la possibilità a questi di controllare oltre 100 unità, dando quindi luogo ad epiche battaglie in cui appunto l’abilità strategica farà la differenza, senza però disdegnare la possibilità di eseguire una particolare manovra sul campo con maggiore successo rispetto alla stessa, se eseguita dall’IA del gioco, che ad onor del vero risulta comunque essere praticamente in ogni momento ineccepibile. Non dimentichiamo in proposito che nella modalità singola sono presenti 3 diversi livelli di difficoltà, molto ben bilanciati tra loro, in grado di fare la gioia di giocatori occasionali ed hardcore gamers, così come la modalità sfida, nella quale ci troviamo a dover fronteggiare situazioni particolarmente intricate alla guida di una delle 3 tipologie di mezzi disponibili in BM.

Battlestations: Midway - Recensione
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Anche l’occhio vuole la sua parte

Guardando gli screenshot in giro per questa stessa recensione, potete notare quanto il team di sviluppo sia stato attento anche ai più minimi dettagli: basi ed hangar pullulanti di militari indaffarati, navi, aerei e sottomarini realizzati con estrema cura, oltre ad una più che soddisfacente riproduzione degli elementi naturali, in particolare l’acqua, contribuiscono a fare del motore di BM una chicca, considerata soprattutto la sua fluidità anche nelle situazioni più trafficate della battaglia. Testato su un Athlon64 3800+ X2 con 2Gb di RAM e GeForce 7900 ed un Centrino Duo T2300 con 1Gb di RAM e Radon Mobility X1600 il gioco è sempre risultato giocabile al massimo del dettaglio grafico, il quale non pareggerà magari quello di Gears of War per i possessori di Xbox 360, ma farà comunque il suo lavoro in maniera più che soddisfacente. Per quanto riguarda l’audio, abbiamo una colonna sonora che accompagna le azioni di gioco, cambiando tipo di melodia nelle varie fasi della battaglia, mentre il parlato è in inglese con la possibilità di visualizzare sottotitoli nella nostra lingua, eccezion fatta per i vari tutorial, tutti doppiati in italiano.

Battlestations: Midway - Recensione
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Battlestations: Midway è uno di quei giochi di cui potenzialmente non ci si stanca mai

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Conclusioni

Battlestations: Midway è uno di quei giochi di cui potenzialmente non ci si stanca mai, anche solo ripetendo più e più volte le missioni in modalità single player, senza quindi scomodare le partite multigiocatore. E’ sicuramente ovvio che il valore aggiunto nel tempo per BM sia proprio tale aspetto, in quanto il gioco ha tutte le carte in regola per diventare un nuovo must have per tutti i giocatori online, siano essi possessori di un PC e/o di un Xbox 360. La varietà dei mezzi a disposizione, la modalità di gioco divisa tra simulazione e strategia ed un comparto tecnico più che buono fanno di questo titolo uno dei migliori per il prossimo mese di febbraio, nonché un nuovo raggio di luce all’interno di un’ambientazione particolarmente inflazionata negli ultimi tempi.

Pro

  • Divertimento assicurato
  • Da giocare in multiplayer
  • Ottima longevità anche se giocato solo in singolo
Contro
  • Curva di apprendimento un pò alta

Battlestations: Midway è disponibile su PC e Xbox 360.
La versione testata per questa recensione è quella PC.

Achievement Points

Nella versione Xbox 360 di BM non manca la possibilità di ottenere achievement points, attraverso il raggiungimento di determinati obiettivi per un totale di 1000 punti a disposizione. Gli obiettivi proposti comprendono il completamento delle varie modalità ad un giocatore, differenziando anche i punti guadagnati in base alla difficoltà di gioco impostata, per poi passare a particolari condizioni riguardanti anche il multiplayer, come la medaglia ottenuta per aver preferito in battaglia un determinato tipo di mezzo da guerra (Service Medal) o quella che si raggiunge in base al rapporto uccisioni/morti all'interno della propria squadra, anch'essa differenziata in base a vari livelli. I riconoscimenti finali sono composti dalla medaglia ottenuta completando la campagna singola a difficoltà Veteran e gli obiettivi Service e Marksmanship, dove questi ultimi consistono nell'utilizzo con successo di missili torpedo, contraerea e artiglieria.

WWII

Il filone interminabile di titoli ambientati durante la guerra più grande di tutti i tempi è essenzialmente diviso in due parti: quelli più classicheggianti, in stile FPS, e quelli che grazie alle loro innovazioni hanno contribuito a rendere più interessante i titoli ambientati in un periodo storico abusatissimo da parte degli sviluppatori di videogiochi. Tra questi, troviamo anche la serie Battlefield, che introducendo la possibilità di guidare mezzi da guerra ha saputo dare nuova linfa al suo genere, vantando una numerosa schiera di fedelissimi giocatori online. Nonostante le diversità tra Battlestations: Midway e la fatica di Electronic Arts siano più delle analogie, risulta abbastanza chiara l’ispirazione che gli sviluppatori ungheresi di Eidos hanno tratto da Battlefield, grazie alla quale hanno potuto lavorare sulla creazione di un gioco che in parte permettesse al giocatore di controllare i mezzi tramite una modalità a metà tra action classico e simulazione, e che contemporaneamente desse la possibilità di mettere sul campo tutte le proprie conoscenze in materia di tattica aeronavale, anche (e soprattutto) contro altri esseri umani tramite la rete. La storia di BM è nota a quasi tutti: annunciato anni orsono per PC, PS2 e Xbox da Mythos Games, ha visto numerosi rinvii per arrivare infine ai nostri giorni sempre su PC, ma su console per la sola versione nextgen della Microsoft.