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Beyond Divinity

I Larian Studios ci riprovano e dopo i buoni risultati del primo Divine Divinity ci regalano questo Beyond Divinity dove saremo chiamati a indossare i panni di un eroe che nel combattere le forze dell'oscurità incappa in un destino beffardo...

RECENSIONE di La Redazione   —   28/10/2004

Commento

Beyond Divinity saprà conquistare sicuramente tutti i giocatori che hanno passato (come me eheh) ore e ore su Diablo e Baldur's Gate, pur non affascinando con una trama innovativa ma divertendo e fornendo un sistema di gestione del personaggio davvero molto ma molto completo. Inoltre è da segnalare che i livelli sono poco fantasiosi ma davvero immensi e che BD non si finisce in un pomeriggio! Purtroppo per noi la versione italiana del gioco non avrà (secondo i Larian stessi) il bellissimo volumetto in inglese di Rhianna Pratchett intitolato Child of the Chaos, che sono sicuro diverrà una chicca per i collezionisti! Individuati e risolti i bug ancora presenti (nulla che una buona patch non possa fare), questo Beyond Divinity saprà regalare parecchie ore di divertimento. Attendendo il ritorno di Richard Gariott, questo Beyond Divinity potrebbe essere un valido RPG.

    Pro:
  • Gestione dei personaggi ottima
  • Mondi di gioco immensi
    Contro:
  • Graficamente solo discreto
  • Gameplay privo di innovazioni o elementi che lo distinguono

Tuoni e fulmini!

Lo stile grafico non farà urlare al miracolo ma non si può obbiettare sulla spettacolarità nei momenti più concitati dell'azione, con incantesimi, creature demoniache e armi a più non posso. La grafica isometrica unita ad un design delle locazioni a volte poco "felice" rende difficile l'individuazione di oggetti utili e a volte indispensabili ai fini dell'avventura. Da segnalare però, che il motore grafico utilizzato dai Larian per questo seguito, è lo stesso che più di due anni fa muoveva il primo capitolo Divine Divinity...

Fuoco e fiamme!
Fuoco e fiamme!

Le animazioni risultano curate sia per quanto riguarda i "main character" sia per quanto riguarda le creature ostili. Gli effetti generati dal lancio di sortilegi e quelli già presenti nell'ambiente sono all'altezza del titolo e riescono a creare un senso di spettacolarità sullo schermo. Non particolarmente ispirato mi è sembrato il design dei "ritratti" tra i quali sceglieremo il nostro "volto virtuale", tutti piuttosto legnosi e poco espressivi, ma questa è davvero un'inezia per dovere di cronaca. Gli incantesimi in BD si sprecano e davvero degni di nota sono gli effetti legati al fuoco.

The Soulforged

Ecco cosa intendo per un demone alto cinque piani che ha voglia di staccarmi la testa a morsi
Ecco cosa intendo per un demone alto cinque piani che ha voglia di staccarmi la testa a morsi

Punto primo: voi siete "il bene". Punto secondo: fareste di tutto per sradicare il male dal mondo e sconfiggere l'oscurità. Punto terzo: per uno spiacevole sortilegio ad opera di un potente demone, vi ritrovate in una dimensione parallela, il che è già poco piacevole e per di più legati nel destino con un DeathKnight. Come inizio non c'è male...
I Belgi Larian Studios ci riprovrano e dopo i buoni risultati del primo Divine Divinity targato 2002 ci regalano questo Beyond Divinity dove come già anticipato saremo chiamati a indossare i panni di un paladino che tenta di combattere le forze dell'oscurità.
A causa poi di un sortilegio ad opera di un potente demone, il nostro povero personaggio si trova vincolato anima e corpo ad un DeathKnight in un universo sconosciuto. Visto che questo demone ne sa quanto voi di tutta questa faccenda e nemmeno lui si dimostra entusiasta della cosa, l'unica via per uscirne sarà quella di archiviare le divergenze d'orientamento e unire gli sforzi per sciogliere il sortilegio. La trama per certi versi ricorda quei film dove due personaggi antitetici sono costretti a collaborare forzatamente... Con Beyond Dvinity i Larian Studios ci propongono un action Rpg piuttosto curato anche se non possiamo di certo dire che sia un prodotto innovativo a fronte di una trama solida ma piuttosto prevedibile. I veri punti di forza di questo titolo risiedono nelle vaste possibilità di personalizzazione dei vostri due personaggi (davvero elevata) e nel gameplay efficace e divertente. Divertente, ecco la parola giusta per descrivere questo Beyond Divinity: mentre tutti si sforzano di spremere al massimo schede grafiche e processori, i Larian puntano sulla grafica isometrica e si preoccupano maggiormente di darci un qualcosa con cui divertirci che, cosa non da poco, permette molte ore di gioco essendo caratterizzato da un'area esplorabile molto vasta. All'inizio della nostra avventura ci verrà chiesto di creare il nostro prode eroe, scegliendo tra un personaggio uomo, donna e addirittura ragazzino. Come già detto, il nostro personaggio è vincolato anima e corpo al DeathKnight quindi mi sembra scontato dire che se lui muore, è "Game Over" anche per voi. Questo fattore aggiunge l'obbligo di una gestione attenta delle situazioni a scapito di un approccio più hack-and-slash.

Non è tutto oro quello che luccica...

Leggendo quello che ho scritto potreste pensare che Beyond Divinity sia un'esperienza esauribile senza problemi: beh, purtroppo non è tutto così.

La grafica non fa gridare al miracolo ma è semplice quanto basta per favorire l'azione
La grafica non fa gridare al miracolo ma è semplice quanto basta per favorire l'azione

Il gioco soffre di alcuni bug che sono sicuro verranno sistemati con le future patch ma non possiamo nemmeno chiudere gli occhi davanti a problemi come la compenetrazione tra personaggi e ambienti o peggio ancora la sparizione di oggetti dall'inventario indispensabili allo svolgimento del gioco. Sono tuttavia convinto che il team di sviluppo ci metterà molto poco ad accorgersi di queste falle e a sistemarle. Il design dei livelli è certamente vasto, e "ricco" di oggetti e punti di interazione ma una palette davvero limitata cromaticamente penalizza il tutto. Inoltre non mi ha favorevolmente colpito il parlato in inglese che a tratti risulta poco efficace. La voce del DeathKnight e la sua parlata più che spaventare e dare quel senso di "malvagità", strappano più di un sorriso... Nonostante la longevità del titolo sia un fattore più che positivo, non ho trovato ben calibrato il livello di difficoltà che appare fin da subito come piuttosto impegnativo in relazione al nostro equipaggiamento. Tutto questo aggiunge profondità al gamplay ma allo stesso tempo crea una barriera per il giocatore che si cimenta con un RPG per la prima volta e sceglie BD. Morire improvvisamente è una cosa piuttosto frequente (e frustrante) all'inizio della storia, quando siamo piuttosto deboli: per fortuna con il passare del tempo e le migliorie alla nostra dotazione questo problema si risolve facilmente.

Collaboriamo

In Beyond Divinity sarà come già accennato indispensabile imparare a collaborare. Una delle principali differenze dal Divine Divinity che suscitò un certo clamore precedentemente risiede proprio nel fatto che se nel prequel eravamo soli contro il nemico, ora abbiamo a disposizione due personaggi. Sia il "buono" che il Deathknight sono completamente personalizzabili, il che significa che non vi sarà un personaggio guidato da noi e l'altro dalla IA del gioco, bensì avremo mano libera su tutti i parametri, tra cui equipaggiamento vario, armi, protezioni, oggetti assortiti e ultimi ma non meno importanti, gli incantesimi. Per farvi un esempio, all'inizio del gioco vi ritroverete in una lugubre prigione dove farete le presentazioni di rito con il Deathknight, il quale con modi tutt'altro che garbati vi "inviterà" a collaborare per uscire dal quel luogo malsano. La collaborazione diventa importante nel momento in cui vi accorgete che il vostro arsenale è imbarazzante...nulla! A questo punto non rimane che lavorare di strategia e far combattere il personaggio dedito al "male" mentre voi cercate di attrezzarvi come meglio potete. Queste scelte e queste situazioni si susseguono nel corso della storia più volte e implicano a volte anche delle rinuncie sull'equipaggiamento. Ricordatevi che se muore uno dei due personaggi anche l'altro seguirà la stessa strada automaticamente.

Ma che disordine!!!

Ricordate il bell'inventario di Diablo 2? Ordinato, preciso anche se non immenso...ve lo ricordate? Bene, ora dimenticatevelo per Beyond Divinity! I ragazzi alla Larian hanno realizzato l'inventario più caotico e confuso dai tempi di Ultima Online. Un vero e proprio caos dove gli oggetti si sovrappongono l'uno all'altro e dove trovare un amuleto o una chiave è come cercare un ago in un pagliaio...credo che questo sia l'unico aspetto di un'interfaccia che altrimenti non avrebbe nulla di negativo...

Collaboriamo

In Beyond Divinity sarà come già accennato indispensabile imparare a collaborare. Una delle principali differenze dal Divine Divinity che suscitò un certo clamore precedentemente risiede proprio nel fatto che se nel prequel eravamo soli contro il nemico, ora abbiamo a disposizione due personaggi. Sia il "buono" che il Deathknight sono completamente personalizzabili, il che significa che non vi sarà un personaggio guidato da noi e l'altro dalla IA del gioco, bensì avremo mano libera su tutti i parametri, tra cui equipaggiamento vario, armi, protezioni, oggetti assortiti e ultimi ma non meno importanti, gli incantesimi. Per farvi un esempio, all'inizio del gioco vi ritroverete in una lugubre prigione dove farete le presentazioni di rito con il Deathknight, il quale con modi tutt'altro che garbati vi "inviterà" a collaborare per uscire dal quel luogo malsano. La collaborazione diventa importante nel momento in cui vi accorgete che il vostro arsenale è imbarazzante...nulla! A questo punto non rimane che lavorare di strategia e far combattere il personaggio dedito al "male" mentre voi cercate di attrezzarvi come meglio potete. Queste scelte e queste situazioni si susseguono nel corso della storia più volte e implicano a volte anche delle rinuncie sull'equipaggiamento. Ricordatevi che se muore uno dei due personaggi anche l'altro seguirà la stessa strada automaticamente.

Skills e Battlefields e Regole...

Due parole vanno spese anche per il sistema di skill che prevede prima di tutto una vasta rosa da cui scegliere e in secondo luogo la possibilità di crearne di proprie e personalizzate. Interessante è la funzione di Unlearn Skill, con la quale potrete liberare punti esperienza da assegnare ad altre capacità. Larian parlano di ben 300 diverse skills da cui attingere per potenziare i nostri due personaggi, quindi il progresso dal primo Divine Dinivity che ne contava circa un centinaio è netto. Davvero tantissime che, ovviamente, sarà dura arrivare a utilizzare per intero. Notevole almeno per le prime ore di gioco, è la presenza dei Battlefields: questi "campi di battaglia" sono delle arene dove potremo far combattere e esercitarsi i nostri due alter ego. La cosa è notevole poichè permette di migliorare sia nell'uso dell'interfaccia e dei comandi (sappiamo tutti quanto è ostico districarsi nei menù relativi alle magie quando un demone alto cinque piani cerca di banchettare con la nostra testa...), sia di potenziare i nostri eroi in vista di qualche scontro "reale" più duro. I Battlefields vanno intesi solo ed esclusivamente come fossero i dungeons di Ultima Online, ovvero luoghi dove possiamo potenziare e arricchire il nostro PG. Inoltre nei Battlefields troveremo diverse sotto quest da affrontare, tutte piuttosto canoniche ma ben fatte del tipo "trova oggetto, porta oggetto" ma non solo. I BattleFields sono a volte l'unico modo per uscire da vicoli ciechi: immaginate di essere giunti davanti ad un nemico troppo forte per voi allo stato attuale, catapultandovi in questa dimensione parallela, il Battlefields appunto, potete esercitarvi e guadagnare quel poco di forza che vi permetterà di non essere subito annientati dal mostro. Bisognerà in ogni caso, gestire bene la parte strategica fin dall'inizio del gioco per non incappare in spiacevoli situazioni con evidenti imparità tra i personaggi. La creazione del proprio character è piuttosto articolata anche se potremo classificarlo come Guerriero, Mago oppure un ibrido Ladro/Avventuriero. Potete sviluppare distintamente le skill e le caratteristiche dei due personaggi, il che significa che è possibile orientare un personaggio maggiormente verso il combattimento corpo a corpo e l'altro verso l'utilizzo di incantesimi. I combattimenti sono veloci e piuttosto spettacolari e gli avversari non sono certo li per farsi uccidere, quindi azione, strategia, fuoco e fiamme. E' inoltre possibile mettere in pausa l'azione durante i combattimenti più concitati per dare modo ai nostri due PG di cambiare tattica, modificare l'equipaggiamento e non ultima cosa, di preparare pozioni rigenerative, sia per la salute che per il Mana. Altra feature da non sottovalutare riguarda la possibilità di evocare creature che combattano al posto nostro. Pensate un po' a quando evocavate decine di maghi-scheletrici per combattere le orde di nemici in Diablo 2 con il vostro necromante, mentre costui se ne stava in disparte a godersi lo spettacolo...Tornando a BD, anche qui potrete evocare diverse creature che vi aiuteranno nei combattimenti e che daranno una maggior complessità agli scontri.