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Black & White

Black & White è un god-game. Questa categoria (ormai si può parlare di un vero e proprio genere) mischia in sé elementi di vario tipo, dallo strategico con elementi di avventura, al più intrigante dei giochi di ruolo. Una costante sopra tutto: il vostro enorme potere.

RECENSIONE di La Redazione   —   23/04/2001

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Visioni & Allucinazioni

Il primo avvio di B&W quasi si fa con decisione, bramosi di essere parte di questa esperienza... e subito siamo accontentati. Dopo un filmato con una carrellata di scene di gioco, ecco che le visioni cominciano… Pianeti dispersi e nebulose ci sfrecciano a fianco mentre noi, come entità cosmica, esseri superiori per cui lo spazio e il tempo non hanno importanza, scivoliamo nel limbo dell' onnipotenza, in un turbine di colori, sfumature e luci. Cos'è quel punto laggiù? Ci avviciniamo? Si, credo si possa fare, tanto… un pianeta… più vicino... un alone azzurro… più vicino… delle nuvole... più vicino… il chiarore del riflesso degli oceani… corri… freschezza dell'acqua e dell'aria… corri… terra all'orizzonte, un'isola e… forme di vita, senzienti, che ci parlano e invocano il nostro aiuto, quasi sentissero la nostra presenza e noi mossi quasi meccanicamente sentiamo di dover aiutare a sopravvivere una di queste creature. La salviamo, ma non capiamo bene fino in fondo cosa ci ha spinto a farlo. La gratitudine è tanta, la loro devozione ancora di più… e ci chiedono di restare, di essere il loro vate, il loro faro di speranza. Ed è subito tutto chiaro: l'energia della fede di questa gente saprà dare un senso alla nostra vuota e annoiata esistenza, da sempre presente negli eoni del tempo.

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Visioni & Allucinazioni

Black & White è un god-game. Questa categoria (ormai si può parlare di un vero e proprio genere) mischia in sé elementi di vario tipo, dallo strategico con elementi di avventura, al più intrigante dei giochi di ruolo. Una costante sopra tutto: il vostro enorme potere. Già questa cosa è spiazzante per certi versi, dato che per la prima volta non stiamo parlando di limitarci a FARE il dio ma dovremo ESSERLO, nel più intimo dei nostri sentimenti e delle nostre sensazioni, ma senza dimenticare ragionamenti e deduzioni. Non è facile essere un dio buono e giusto, è più facile commettere errori e ricadere nel nervosismo violento. Ma è un errore? Mmm, non direi proprio. Semplicemente il gioco sta funzionando perfettamente anche con voi.
Vi ho spiazzato? Tranquilli e sereni, amici. Il fatto è che in B&W non esiste il giusto e lo sbagliato, il corretto e lo scorretto… proprio perché ogni cliché è abolito, ogni dogma del classico videogiocare è abbattuto. Qui la realtà la fate voi. E se il vostro istinto vi guida in una direzione malvagia, piuttosto che verso il sentiero della rettitudine… niente di più normale, perché la normalità qui non esiste.

Tocchiamolo con mano

Vediamo di frenare un po' altrimenti qui finiamo a trattare di filosofia, non è più una recensione di un videogioco sennò!
Dei in erba, ecco cosa siamo. Perciò verremo iniziati ad interagire con i nostri adoratori mortali da due simpatiche figure, un santo e un demone che rappresentano rispettivamente il lato benevolo e malevolo del nostro agire. I concetti base del gioco sono semplici e facilmente recepibili. Ed essere onnipotenti sarà ancora più divertente di quanto pensate!! Mano al mouse.
La prima grossa innovazione introdotta in questo gioco è la totale assenza di icone dalo schermo. Un fullscreen di vita pulsante, e voi farete riferimento solo e unicamente alla vostra "mano". Il puntatore del mouse infatti, è sufficiente a farvi dimenticare gli esercizi ginnici sulla tastiera che tante volte ci hanno frenato nell'approccio ad un videogioco. Potremo avanzare sul terreno, ruotare, inclinarci e destreggiarci nell'aere della nostra verde isola, ma non solo! Tra le tante cose cito afferrare i vostri fedeli, alzare e lanciare enormi massi, estirpare alberi e modellare il paesaggio di conseguenza. Ed è solo l'inizio.
Potrete fare ciò che più vi aggrada, ma una costante c'è... la fede.
Ciò che serve ad un dio come voi è la devozione dei propri adoratori, e di conseguenza avrete tutto l'interesse a farli prosperare.
Cominciamo quindi aiutando i primi coloni nel difficile compito della raccolta del grano e del taglio del legname, e preoccupiamoci di farli proliferare. Il tutto è semplicemente realizzato afferrando il suddito e portandolo vicino ad una "fonte di assegnamento" ovvero trasciniamolo vicino ad un albero e inizierà il taglio della legna, portiamolo su un campo di grano e sarà un contadino, avviciniamolo ad un membro del sesso opposto e sarà un riproduttore (certo che tra spaccar legna e riprodursi… i soliti raccomandati!!).
In cambio i fedeli provvederanno subito ad erigere un tempio in nostro onore. Esso sarà la nostra "base operativa" dove tutto farà a capo. Entrando nel tempio possiamo trovare tutto quello che ci serve per tenere sott'occhio il nostro mondo: dalla hall che ci fornisce una mappa in miniatura del tutto, alle stanze delle quest che ci verranno assegnate ossia una specie di diario di viaggio. La stanza del futuro, per non perdere la bussola nei momenti di sconforto, la stanza della creatura (che poi vedremo) e la canonica stanza delle opzioni.

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Il buono/cattivo padre di famiglia

Dì lì a poco faremo presto conoscenza con le problematiche che un dio si trova ad affrontare. Un esempio? Un suddito rivoltoso si rifiuta di credere in noi, e rischia di fomentare una rivolta. Sta a noi decidere come trattarlo, saremo in grado di convertirlo con qualche miracolo? Oppure decideremo di ucciderlo facendolo cadere da 50 metri d'altezza in mezzo alla piazza, come segno d'ammonimento per tutti? Nulla è sbagliato, e siccome una legge che dica cosa è giusto da fare, datemi retta, fidatevi di voi stessi e seguite il vostro istinto. C'è un incendio che rischia di mettere in ginocchio la popolazione, bruciando tutte le derrate alimentari e la legna per l'inverno? Cercate vicino al mare un altare che vi fornisca il miracolo dell'acqua, che con una benefica pioggia sanerà tutto. Oppure lasciate che se la sbrighino da soli, magari punendoli per l'errore commesso provocando una frana di pietre e alberi sulle loro case.
Potete continuare ad impratichirvi quanto volete, il tempo non ha significato, almeno finché…

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Il buono/cattivo padre di famiglia

…non deciderete di attivare le pergamene, che possono essere argentate o dorate. Le prime vi introducono a sotto-quest non essenziali ai fini della trama del gioco, ma ugualmente importanti se volete fare esperienza come divinità (badate che non sto parlando di punti esperienza, come nella maggior parte dei gdr) e magari ottenere qualche vantaggio in più, sottoforma di premi, fede, etc. Le pergamene dorate invece, sono vitali ai fini del proseguimento del gioco e sono da attivare quando vi sentite veramente in vena di proseguire.

Un amico contro la solitudine

Ahimé per quanto voi vogliate bene ai vostri sudditi e per quanto ve ne vorranno loro, voi sapete benissimo che in quanto divinità non sarete mai amici. Tutto questo può portare alla tristezza e alla solitudine anche un dio, e ciò non è per nulla positivo.
Per fortuna che un'idea lampante vi viene in mente: adottare una creatura vivente, un animale che possa essere il vostro più grande e fedele amico e, allo stesso tempo, una manifestazione concreta in terra della vostra onnipotente presenza.
Ed è così che ci avviciniamo ad un altro dei punti forti e caratteristici di questo titolo: l'adozione della vostra creatura personale. Subito verrete chiamati a scegliere fra tre di esse (le altre le vedrete più avanti) una mucca, una scimmia o una tigre. Ognuna di esse avrà caratteristiche peculiari e tendenze comportamentali di razza, e la vostra scelta vi porterà ad allevare nel vero senso della parola questa creatura che -udite udite- crescerà non solo in esperienza col passare del tempo, ma proprio in grandezza fisica, diventando, col passare degli anni (nel tempo del gioco, obviously) un vero e proprio mastodonte enorme, che torreggiante si ergerà sulle terre circostanti. L' intelligenza artificiale della creatura è stata particolarmente curata, ed è il fiore all'occhiello del nostro Peter. Pensate che essa avrà una propria coscienza, un proprio carattere e, come nella realtà, un figlio cresce e viene educato alla vita dal proprio genitore…in questo caso voi!

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Un amico contro la solitudine

Essa apprenderà i vostri comportamenti, e li imiterà col passare del tempo, gestendo autonomamente un numero impressionante di situazioni diverse! Come si educa? Al fruscio delle carezze o a suon di schiaffoni. Se compirà un'azione che ritenete giusta, accarezzatela e coccolatela, essa capirà che ha fatto una cosa giusta. Di contro punitela con sonori schiaffoni se farà volutamente qualcosa che non ritenete corretto. Non esagerate mai!! Sia nei complimenti (la creatura si impigrirà) ne nei rimproveri (si irriterà o cadrà in depressione diventando intrattabile)… ovviamente seguendo il principio base che solo voi decidete quando, come e perché fermarvi in un atteggiamento nei suoi confronti piuttosto che in un altro. 
Per accentuare certe sfaccettature comportamentali della creatura esistono i tre guinzagli. C'è il guinzaglio dell'apprendimento, utile nelle situazioni di "crescita" mentale della creatura, con esso imparerà. Poi c'è il guinzaglio che la farà comportare in modo aggressivo, alzando progressivamente il suo livello di rabbia e, di contro quello della calma, che la predisporrà ai rapporti umani con gli altri. Tutti servono come strumento di controllo della creatura, oltre che per tenerla legata da qualche parte nel caso vogliate che proprio resti lì dove volete. Presto si troverà anche a combattere creature del suo stesso stampo. Cioè? Cioè la spada di Damocle che grava sulla vostra tranquilla esistenza divina sono proprio altre divinità vostre pari, intenzionate a "farvi le scarpe" e rubarvi fedeli e potere. Questo getta le basi per quello che è il filo conduttore del gioco (che potete seguire, ma anche no), ovvero la sconfitta del perfido antagonista Nemesis.  Molto carino il sistema di combattimento delle creature, con colpi multipli e combo letali, portate nei punti critici da sapienti click del vostro mouse… e le ferite subite in battaglia resteranno per sempre segnate sul corpo dell'amico.

Alakazam

Un'altra piacevole innovazione è la gestione degli incantesimi e dei miracoli, legata anch'essa ad uno studio avanzato dell'interfaccia utente. 
In pratica per eseguire gli incantesimi dovrete letteralmente evocarli con il movimento appropriato del mouse! Ad esempio per evocare un cerchio di fiamme basterà proprio ruotare il mouse compiendo un cerchio. E sono tantissime le formule magiche a vostra disposizione, come le terribili creazioni di vortici e portali interdimensionali. State bene attenti! Se vi preoccuperete di eseguirli quando la creatura vi osserverà, essa li imparerà e all'occorrenza li eseguirà autonomamente, secondo quello che gli avete insegnato… una gioia per gli occhi e per il cuore (arriverete a volergli davvero bene, credetemi).

Un hardware divino

Ecco cosa vi servirà per godere appieno di tutta questa meraviglia. Quando vedrete condizioni climatiche cambiare dinamicamente, con le luci ed ombre della sera; quando vivrete l'alternarsi di splendenti e floride giornate assolate con diluvi di cieli grigi e tempestosi; quando penserete alla mole di calcoli per l'intelligenza artificiale, per gli effetti degli incantesimi, per le vite autonome dei cittadini, per i cambi di inquadratura e per le zoomate a piacimento…avrete realizzato che B&W merita un signor pc per essere fatto girare. In alcuni momenti scatta di brutto, quindi occhio a non esagerare con la risoluzione video e pensate ad ottimizzare le prestazioni, facendo una scelta equilibrata. Sul mio P3 500Mhz con 160 RAM e Geforce2 MX il tutto gira in maniera "accettabile" (se siete di manica larga) in 800x600 a 16 BIT. Ovvio che ancora una volta la scelta sta a voi, io mi limito a riportare i fatti. Sarà comunque un ottimo spettacolo anche alle basse risoluzioni, fidatevi… con pazienza e devozione non vi deluderà sotto il profilo tecnico, e finirete ben presto per dimenticarvi degli scattini qua e là, talmente sarete immersi nell'atmosfera (le musiche… che dire perfette!! Atmosfera e relax mixati a ritmo e frenesia quando serve).

Multi-God

Purtroppo non ho potuto testare in prima persona la modalità, ma ribadisco quanto detto in sede di preview ovvero che per ora sono utilizzabili tre modalità... vediamole:

Black & White Worlds: fino ad otto "divinità" si combattono aspramente per il dominio su di un mondo a scelta

Black & White Gathering: The Gathering è un programma che è liberamente scaricabile, pesa 10 MB e dà diverse possibilità. 2 servers, uno in America e uno in Europa danno possibilità a 32 giocatori contemporaneamente di accedere a varie sezioni pensate per il ritrovo on-line, come la zona di combattimento, quella di gioco, chat room e altri servizi.

Black & White Universe: pensato per uscire circa sei mesi dopo la data di rilascio di B&W consentirà a centinaia di persone di utilizzare i propri mondi in un'esperienza on-line di massa.

Le nostre fatiche singleplay saranno liberamente utilizzabili anche in multi, dato che potremo trasferire la nostra creatura dentro e fuori come vorremo, e la sua/nostra esperienza e conoscenza ne trarrà sempre giovamento.
Pare inoltre che dal punto di vista tecnico i responsabili alla LionHead si sono prodigati (e penso che continuino il monitoraggio costantemente) per livellare le sempre presenti differenze di connessione e i tristemente famosi tempi di lag dovrebbero venir meno grazie ad un sistema che trasferisce solo i dati necessari ad esempio alla rappresentazione del movimento su schermo, senza ricalcolare l'ambiente... un concetto che vedere all'opera può essere più semplice che spiegato a parole...

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Un esempio da sostenere

Non penso di esagerare e nemmeno di travisare le cose influenzato dall'esaltazione, se dico che Black & White è senza dubbio IL gioco dell'anno. Non ci sono se e ma. Sperimentazione pura, innovazione, dettagli tecnici da spavento fanno del titano di Molyneux una pietra miliare nel campo dei videogiochi, c'è poco da dire.
Piuttosto un ammonimento, non dato da scarsità o punti penalizzanti nel gioco, quanto forse da una serie di "limiti" intrinseci che abbiamo in noi stessi, abituati e assuefatti ad anni di schemi, eventi causa-effetto, script e decisioni prese sempre e comunque da altri al posto nostro.
B&W può spiazzare alcuni di noi, e molto. Siamo veramente tutti pronti a godere appieno di cotanta libertà? Possibile che qualcuno che prima gridava indignato ai 4 venti e denunciava una piattezza del mercato dei videogiochi-fotocopia, ora possa rimanere disorientato e quasi basito di fronte a un gioco dove le scelte sono solo e unicamente tue. Fino in fondo. Si corre il rischio di sentirsi dispersi, e credere che non si stia facendo la cosa giusta. Ma questo sempre perché, ripeto, siamo troppo legati agli stereotipi che ci inculcano di solito in testa, e perché questo gioco è una reale esperienza.
E come tale va vissuta, amata e pazientemente scoperta, dopo l'iniziale disorientamento dato dall'abbondanza delle possibilità, dalla moltitudine di cose da fare..ci rendiamo conto che tutto fluisce correttamente, in un delicato equilibrio degli eventi che, credetemi, è un piacere spostare come meglio si crede.
Per un gioco innovativo, una classica frase: ACCATTATEV' ILLO! COMPRATEVELO! Non esiste potersi fregiare del titolo di videogiocatore DOC senza possedere una Stele di Rosetta come Black & White! Massimo rispetto. Prostriamoci genuflessi e rendiamoci conto che se veramente lo vogliamo, NOI che dettiamo alla fine le leggi del mercato, possiamo cambiare le cose!! Facciamo vedere a quei geni del marketing che ci studiano, osservano i dati di vendita e le statistiche che noi ci siamo, abbiamo fatto una scelta di campo seria, e che la libertà dell'agire, la fantasia che possiamo scatenare è la chiave di volta!! Dai!!! Basta, mo spengo tutto e vado ad incatenarmi in pubblica piazza! :)

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Sventola la criniera

La prima volta che mi sono avvicinato timidamente alle prime pagine di giornale che mostravano qualche artwork di Black & White la ricordo ancora. Seduto in treno di ritorno da una faticosa giornata di studio in quel di Milano… relax e immagini. Che cosa sarà? E questo qui è... massì, Peter Molyneux... wow! cosa bolle in pentola?
Da quel fatidico momento ne è passato di tempo, eppure la domanda è sempre rimasta invariata nel corso dei mesi… tensione, hype, curiosità, chiamatela come volete. Per me è solo una gran voglia di giocarlo. Ed eccolo qui. Il software mastodonte che cala per noi dalla terra di Albione direttamente nelle nostre case, nei nostri pc.
E qui devo già auto-bacchettarmi. Software? Ma come oso!! Sarà sì un gioco, dei file masterizzati come tanti altri sul consueto supporto argenteo chiamato cd-rom, ma se ci limitassimo a questo faremmo un grosso errore (nonché attirarci tutta la sfiga divina che ci possa capitare addosso) perché, signore e signori..come dissi già in sede di preview, qui abbiamo la sfida di un uomo a tutti noi, il frutto dell'anima geniale di chi ha fatto del videogioco il proprio pane quotidiano (e jet privato, e villa faraonica pure). Il risultato di 4 anni di sforzi di un team di sviluppo fuori dal comune, ovvero i Lionhead.