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Breath of Fire IV

La conversione di un interessante RPG uscito qualche anno fa per PlayStation arriva su PC. COme si troverà un gioco di questo tipo fuori dal suo ambiente naturale?

RECENSIONE di La Redazione   —   18/06/2003
Breath of Fire IV

Il fuoco ha già soffiato

La serie Breath Of Fire in occidente non ha mai riscosso il successo sperato. Il terzo episodio, vuoi perché pubblicizzato male, vuoi perché uscito forse un po' di "nascosto" non ha fatto registrare vendite eccelse; il titolo infatti si presentava sotto una buona veste, certo non era ai livelli di Final Fantasy VII, ma si poteva parlare a ragione di un ottimo RPG. Comunque sia, vendette poco e la Capcom stessa è stata fino all'ultimo in dubbio se pubblicare o meno in occidente questo quarto capitolo, uscito nel periodo di declinare della PSX, ed oggi, dopo quasi due anni, arrivato sui nostri PC. Il titolo è confezionato nella ormai classica confezione “DVDBox” e al suo interno non troveremo nulla, fuorché una cartolina con le istruzioni per installare il gioco. Inutile dire che un manualetto ci poteva stare. L’installazione procede indolore, trasferendo i quasi 600 mega richiesti dal gioco sul nostro esausto hard disk. Il gioco parte con una presentazione in FMV, tutta in stile anime, che ci introduce nella storia di Breath of Fire IV; questi filmati, anche sulla vecchia PSX, risultano sempre gradevoli e belli da vedere. Peccato che la peggiore compressione del formato PC si faccia sentire, sgranando i filmati e di conseguenza abbassandone la fattura. Chi ha giocato al precedente episodio su PSX, avrà piacere nel vedere come siano ancora presenti i suoi vecchi beniamini, Ryu in testa. Nel gioco però, vestiremo i panni di Nina, in viaggio nel deserto a bordo della sua "navicella"; in men che non si dica saremo spazzati via da una creatura che distruggerà il nostro veicolo. Ma poteva essere totalmente negativo come evento? Assolutamente no, infatti grazie al gentile mostro, ci imbatteremo in... ebbene si, Ryu!

Storie che si intrecciano

Il protagonista di questo episodio è sempre il ragazzo drago dai capelli azzurri, Ryu, come anche vecchie conoscenze sono Nina e l’uomo felino Cray , impegnati in missione per ritrovare la principessa ma in realtà coinvolti nel preservare la sicurezza del mondo. Un mondo che conserva tutte le sue caratteristiche di ambientazione, sempre popolato di ibridi uomini-animali. La trama del gioco è solida e piacevolmente descrittiva : include tutti i topics del gioco di ruolo, come magia, equipaggiamento, punti esperienza, dungeons, forzieri e incontri casuali di nemici. Il gruppo di gioco è composto da sei personaggi, tre dei quali vengono scelti come principali, e utilizzati a rotazione nella battaglia, cosa che rende quest’ultima più interessante: in questo modo, mentre i tre personaggi in prima linea ingaggiano il combattimento corpo a corpo, i tre che rimangono dietro possono usare armi a lunga gittata e subire meno danni rispetto ai compagni più esposti. Fedele allo stile Capcom nel gestire il combattimento, è possibile concatenare i vari tipi di attacchi in una serie di combo che infligge danni extra. Inoltre Ryu ha conservato l’abilità di trasformarsi in drago quando il pericolo da fronteggiare lo richiede. La storia non offre una grandissima originalità, ma è pur sempre distribuita perfettamente nell'arco del gioco e non è esente del tutto da colpi di scena e avvenimenti particolari. Apprezzabile è la quantità di fantasy, la presenza di un'atmosfera da vero gioco di ruolo: non è facile da spiegare, ma è quel tipo di GdR che una volta iniziato, dovrete portare a termine per forza perché il suo mondo, i suoi personaggi diventeranno voi stessi; una full immersion vera e propria per capirci. La caratterizzazione del party non raggiunge certo i livelli di Grandia II, ma è pur sempre tenuta in ottimo conto, anche se a dirla tutta, chi di voi non ha giocato con il precedente episodio, si troverà non poco in difficoltà ad ambientarsi del tutto, soprattutto all'inizio. Si può dire che il combattimento non è cambiato rispetto al passato ma risulta ugualmente divertente. Innovativa rispetto al passato la possibilità da parte dei personaggi di incrementare le proprie abilità imparando da alcuni maestri che si incontrano nel corso dell’avventura. La grafica di questo gioco è composta da immagini bidimensionali che riescono a conferire vitalità e personalità come se fossero modelli poligonali più dettagliati, si fa per dire.

Breath of Fire IV

Tecnologia

Dal lato tecnico i contro sono più dei pro: la grafica del combattimento, gli effetti degli incantesimi e le inquadrature possono sembrare modesti ma in realtà ci si accorge che sono diretti ed essenziali, e sostanzialmente soddisfacenti. Infatti questa prerogativa di preferire animazioni e soluzioni grafiche più snelle permette di velocizzare il ritmo di gioco. Se ci fermiamo ad osservare il paesaggio intorno, notiamo subito degli spigoli immensi, delle immagini squadrate, del flickering selvaggio e chi più ne ha più ne metta; Il sonoro di questo gioco è veramente coinvolgente, anche se non di buona qualità: oltre a una serie di effetti e rumori, si avvale di avvincenti musiche ben ritmate che soprattutto nelle scene di combattimento si rivelano assolutamente non ripetitive né noiose. Breath of fire IV contiene un sacco di mini giochi. Alcuni sono piuttosto difficili perché hanno un peso nella storia, altri sono semplici e servono solo per ravvivare un passaggio lento dell’avventura (ad esempio ci si può divertire a pescare o a supervisionare la costruzione di un villaggio). Molti li considerano una noia e li saltano perché non tolgono e non aggiungono nulla all’andamento del gioco, altri li considerano una piacevole distrazione mentre pensano a come risolvere i problemi che ostacolano la missione principale. Breath of Fire IV è un gioco massiccio come i suoi predecessori. Anche se non aggiunge niente alla formula standard del gioco di ruolo, è difficile trovargli una pecca. Buona presentazione, una storia interessante, un sistema di gioco soddisfacente e una combinazione visuale da renderlo un ottimo prodotto per il videogiocatore già svezzato da anni a giocare di ruolo.

Insomma, Breath of Fire è la perfetta incarnazione del gioco di ruolo nipponico, e se riuscite a disabituarvi alla bellezza della grafica dei giochi attuali, se riuscirete a digerire il triste connubio tra 3D e 2D, vi divertirete senz’altro, anche perché il titolo è lungo e stuzzicante fino alla fine.

Breath of Fire IV

Concludendo

Se fosse arrivato 2 anni fa, quando i Pc erano meno potenti, il discorso cambierebbe. Premesso che non capisco perché un amante dei giochi di ruolo nipponici non debba possedere una console, non afferro il senso di questa conversione. Breath of Fire IV sembra girare sotto un emulatore, visto che sembra essere preso pari pari dalla PSX, oramai impolverata. Sarebbe stato molto più apprezzabile un lavoro di reistyling, di adattamento serio, ma forse chiedo troppo. Se tralascerete le considerazioni tecniche e vi abituerete ai pixels (tipici tra l’altro della PsX) vi divertirete parecchio con BoFIV, anche se rimane un titolo passato e non più attuale (uscì come antagonista Final Fantasy 9!!) Ma se volete giocare un gdr all’altezza della situazione sotto il profilo tecnico, prendete un titolo occidentale o scegliete Grandia II (superiore in molti aspetti, anche di giocabilità), o meglio, compratevi una bella console (una Ps2 magari, dove è appena uscito il quinto capitolo) e abbandonate i forti compromessi che BoFIV ci chiede per girare su Windows… Da provare prima di acquistare.

    Pro:
  • Trama interessante
  • Un gioco di ruolo “massiccio”
  • Lungo e accattivante
  • Personaggi ottimamente caratterizzati
    Contro:
  • Realizzazione tecnica pessima (già traballava su PSX)
  • Comparto grafico improponibile nel 2003 sui moderni PC
  • Controlli scomodi (molto meglio con un pad)
  • Conversione zoppicante

Back in The Days

Uno dei capitoli più tristi della vita ludica del PC è stato quando qualche anno fa gli utenti del personal computer aspettavano con curiosità conversioni di famosi titoli per Play Station, i quali pur portando nei nostri case i giochi della famosa piattaforma Sony, facevano anche rabbrividire gli utenti per la pessima qualità tecnica di questi, diretta conseguenza della manifesta inferiorità dell’hardware della Psx rispetto ai moderni PC… Sono finiti questi tempi? Beh, si direbbe di sì, visto l’imperversare di console di nuova generazione, le cui conversioni per PC (vedi soprattutto Xbox) sono all’altezza della situazione. Ed invece no, perché a sorpresa, la Capcom porta sui nostri PC un vecchio titolo per Play Station “One”, finito quasi nell’oblio ma meritevole di attenzione: parliamo di Breath of Fire IV. Analizzando il titolo Capcom occorre fare una netta e decisa distinzione. Da un lato, il gioco interesserà tutti i fan dei cosiddetti “jrpg”, che tanto sperano nelle conversioni di questo genere di titoli su PC. Di solito questi utenti non sono molto interessati all’aspetto estetico, badando più alla trama e alla caratterizzazione dei personaggi. C’è anche una fetta di pubblico, però, che chiede che anche l’occhio vuole la sua parte. Ebbene, se appartenete a questa seconda fetta di utenza, guardate bene gli screenshot prima di procedere nell’acquisto…