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Burnout

Da qualche tempo il genere dei giochi di corsa per cellulare ha fatto passi da gigante sotto ogni punto di vista, soprattutto per quanto concerne l'aspetto tecnico. Dunque si è aperta una nuova strada e gli sviluppatori più attenti sono già pronti a percorrerla... come la divisione mobile di EA, che con questo Burnout prova a trasferire sui nostri telefoni il fascino e la spettacolarità di uno dei suoi franchise più popolari.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   08/11/2007

Per quanto concerne i giochi di corsa, sullo schermo dei nostri cellulari abbiamo visto una evoluzione simile a quella che il genere ha vissuto negli ultimi vent'anni. Solo che è avvenuta in un tempo brevissimo, allineandosi al graduale aumento delle capacità tecniche medie dei telefoni. Siamo arrivati al punto in cui è possibile utilizzare una grafica poligonale abbastanza convincente sui dispositivi di fascia alta, e ciò automaticamente si traduce nello sviluppo di titoli che sfruttano questa possibilità a loro favore. È il caso di Burnout, un titolo in cui la spettacolarità dell'azione viene prima di tutto e che Electronic Arts ha deciso di ridisegnare per il wireless gaming.

La schermata di avvio del gioco ci permette di cimentarci con una corsa veloce oppure di accedere al Tour Mondiale. Quest'ultimo è composto da un totale di diciotto gare distribuite all'interno di tre location differenti (Angel Valley, Silver Lake ed Eternal City), gare in cui ci troveremo ad affrontare un solo avversario con regole del tutto particolari. Il concetto di "arrivare primi", infatti, in questa versione di Burnout non conta nulla: la visuale dall'alto a tre quarti e l'accelerazione automatica non ci permettono di distaccare il nostro antagonista, ma solo di muovere l'auto su un rettilineo man mano che questo scorre. Quindi cosa bisogna fare per vincere? È semplice, si devono completare gli obiettivi posti in ogni corsa, ovvero totalizzare un determinato numero di scontri con vetture civili, demolire l'avversario un tot di volte in diversi modi, rimanere all'interno di un "hot spot" più tempo del nostro antagonista e via dicendo. Nella pratica, queste applicazioni si rivelano fin da subito contraddistinte da un'azione frenetica e coinvolgente, che lascia poco spazio alle strategie in favore dello scontro puro e continuativo. Ad ogni impatto messo a segno vedremo salire una barra posta nella parte inferiore dello schermo: quando è piena, possiamo premere il pulsante FIRE (o il tasto 5 sul pad numerico) e vedremo la nostra vettura schizzare in avanti, il che si rivela particolarmente utile quando abbiamo bisogno di una spinta supplementare per schiantare il veicolo dell'avversario. Man mano che si procede e si sbloccano gli eventi, diventano disponibili nuovi bolidi diversi fra loro (ce ne sono tre in tutto) e non bisogna trascurare la presenza di numerosi potenziamenti da raccogliere sul tracciato, che hanno il potere di riparare i nostri danni ma anche di renderci invulnerabili per alcuni secondi.

La realizzazione tecnica di Burnout merita due discorsi distinti e separati. Il gioco, infatti, è disponibile in una versione 2D e in una 3D, da scegliere a seconda delle caratteristiche del vostro cellulare. Nella sua versione bidimensionale, il titolo EA ci mostra una visuale dall'alto e un ottimo scrolling del tracciato, costellato da un buon numero di elementi. Visto che con questo tipo di inquadratura è impossibile vedere l'avvicinarsi di ostacoli o veicoli, gli sviluppatori hanno pensato di mettere degli "avvisi" che compaiono nella zona del tracciato che da lì a poco sarà occupata. La versione poligonale offre sicuramente più spettacolo, con buoni modelli e un ambiente abbastanza ricco di particolari, che scorre in modo rapido. Naturalmente anche gli effetti sono migliori e il risultato è convincente. Per quanto concerne il sonoro, in entrambi i casi è caratterizzato da una buona qualità ma non brilla per quantità. Il sistema di controllo risponde rapidamente agli input e ci permette di muovere la vettura in modo rapido e veloce, con un po' più di precisione nella versione 2D. Anche nel caso di Burnout, come al solito, la qualità del joystick del vostro cellulare può trasformare l'esperienza di gioco da divertente a macchinosa, quindi bisogna tenere anche questo fattore in debita considerazione.

Conclusioni

Multiplayer.it
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Lettori
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Il tuo voto

Non sarebbe stato possibile portare Burnout su cellulare senza ridisegnare il gioco da zero. La divisione mobile di EA ha effettuato appunto questa operazione, cercando di preservare gli elementi principali della serie in un contesto molto più "chiuso" e limitato, riuscendo comunque a ottenere un prodotto divertente e coinvolgente, che ha un suo perché. C'è anche da dire che tecnicamente ci troviamo di fronte a dei risultati di tutto rispetto in ambito 3D, certamente resi più abbordabili da una visuale che fa vedere solo lo stretto necessario. Se volete un gioco di corse fuori dai canoni, Burnout fa decisamente per voi. In attesa di un ulteriore step evolutivo per il genere...

PRO

CONTRO

PRO

  • Tecnicamente molto valido
  • Un buon numero di eventi diversi
  • Divertente e coinvolgente

CONTRO

  • Non molto longevo
  • Necessita di un terminale potente...
  • ...e di un joystick comodo