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Colin McRae Rally 04

Finalmente Codemasters ci propone l’ultimo capitolo di una saga che ha portato per prima il genere rallystico su pc. Colin 04 si presenta come una versione riveduta e corretta del gioco precedente, che all’epoca aveva sollevato più di una perplessità da parte della critica a causa di alcune difetti discutibili. Riuscirà la serie a tornare ai fasti di un tempo? Leggete la recensione per scoprirlo.

RECENSIONE di La Redazione   —   29/05/2004

Gocce di pioggia su di me…

La grafica di Colin 4 lascia basiti per quanto riguarda la realizzazione delle auto: riflessi, mappatura ambientale, sporco che si accumula.Ma quel che è più incredibile è il motore fisico che calcola i danni. Infatti ogni singolo impatto può causare un danneggiamento (sia esso visivo o interno all’auto) più o meno grave: parabrezza che vanno in frantumi, cofani che dopo un salto si rompono e partono, paraurti e portiere che si distruggono, il tutto in maniera totalmente realistica!

Occhio alle buche
Occhio alle buche

Discorso diverso per le ambientazioni: nonostante sia possibile urtare e muovere cartelloni e barriere leggere, l’urto contro un qualsiasi oggetto provoca solo danni all’auto (a differenza del vecchio V-Rally 3 in cui si potevano abbattere anche gli alberi); non ci si aspettava l’Havoc ma qualcosa di più si poteva fare. Le piste appaiono comunque con molti dettagli (per la maggior parte sempre alberi, è un rally dopotutto!), discretamente ben realizzati ma tutti dotati (insieme al fondopista) di texture a bassa risoluzione, che vengono un po’ a stonare con l’invece ottima grafica delle macchine. Nel complesso il gioco è appagante da vedere, specie nei replay e si dimostra ottimamente curato nei particolari minori tipo la pioggia (con le gocce che cadono sul vetro e vengono lavate dai tergicristalli) o particelle come scintille e fumo. Nota dolente: i fari dell’auto al calar del sole o in condizioni climatiche avverse non illuminano assolutamente nulla e in certe piste avrebbero fatto comodo per capire meglio il percorso (uno su tutti: il rally del Giappone).

“Attenzione non tagliare, sassi!”

Il sonoro si avvale dell’audio ambientale EAX 4.0 di Creative ove disponibile, con una implementazione fenomenale degli effetti sonori: i rumori delle varie auto sono potenti e diversificati tra loro e correre sulla ghiaia vi farà sentire ogni singolo sassolino sbattere sul mezzo. Per ogni terreno avrete tutta una serie di suoni che serviranno a rendere l’esperienza di guida ancor più realistica. Buona anche la voce del copilota, mai irritante e prodiga di consigli sempre al momento giusto. Ben fatto!

Realize the best time

L’evoluzione della serie prosegue anche nel multiplayer, ove è possibile affrontare avversari umani sia in Internet/LAN o gareggiando a turno con lo stesso pc contro un massimo di otto avversari. Le gare si svolgono per eventi interi o in tappa unica, eliminando qualsiasi scontro a sportellate grazie all’inserimento delle ghost car: correndo potrete vedere i vostri concorrenti in auto trasparenti e non ci sarà rischio di incidenti casuali o voluti. Ne consegue che anche i possessori di modem a 56k potranno giocare tranquillamente senza problemi di latenza in sfide “corrette” ma non per questo meno divertenti. Della vecchia modalità “sportellata” a quattro giocatori che era presente in Colin 2 non vi è più traccia, anche se sinceramente qualche garetta ad autoscontri si poteva permettere. Ma il realismo è anche questo, i rally si corrono da soli.

Colin McRae Rally 04
Colin McRae Rally 04

Commento finale

Colin McRae 04 è la naturale evoluzione della sua stirpe che, con quest’ultima uscita torna a dominare il trono dei titoli rally per pc (almeno fino all’uscita di Richard Burns Rally) correggendo i difetti del gioco precedente e portando tutta una serie di novità che faranno la felicità dei patiti di questa disciplina. Purtroppo la ricerca del realismo da parte di Codemasters non lo rende un titolo accessibile fin da subito, ma comunque dopo un po’ di gavetta si avranno enormi soddisfazioni nel saper manovrare le auto al limite e nell’ottenere tempi rispettabili. I quarantotto percorsi e la possibilità di sbloccare auto bonus col progredire del gioco offrono un’ottima longevità, che si dilata in modo esponenziale grazie ad un multiplayer solido e basato sulla purezza delle gare (non più minate da scorrettezze o fastidiosi rallentamenti).
In definitiva consigliato agli amanti dei giochi di guida come si deve, un po’ meno ai giocatori occasionali.

Pro
Modello dei danni unico
Longevità assicurata
Buona varietà di mezzi e ambienti

Contro
Grafica non sempre all’altezza
Curva d’apprendimento ostica
Sconsigliato a chi vuol correre senza troppi pensieri

WORLD CHAMPION OF 2004

La gara comincia..
La gara comincia..

Dal menù iniziale è possibile scegliere se intraprendere un campionato, correre dei rally singoli oppure lanciarsi nel gioco con percorsi e auto casuali. Ogni modalità permette di giocare con più avversari umani a turno, in modo da avere campionati in cui il computer non sarà l’unico nemico temibile. Dopo aver creato un profilo si passa alla scelta dei veicoli, divisi in quattro categorie: 2WD, 4WD, B (le storiche più potenti) e bonus. All’inizio sarà disponibile un ridotto parco vetture, ampliabile vincendo le varie competizioni sparse per il globo. Scesi in pista l’impressione che ne deriva è quella della ricerca del realismo: scordatevi i primi due giochi e la loro impostazione arcade, Codemasters ha evoluto la versione precedente per offrire un modello di guida che non scende a compromessi.
La curva di apprendimento è piuttosto ostica e prima di padroneggiare bene le auto dovrete sudare sette camicie. Il consiglio è di iniziare a giocare usando una macchina di categoria 2WD (tipo la Punto o la Ford Puma), molto più docile delle classiche 4WD in modo da abituarvi gradualmente alle piste, senza impazzire con la tenuta. Il campionato parte già con percorsi di difficoltà media e la padronanza del mezzo è fondamentale per evitare ritardi di troppi secondi rispetto agli avversari. I rally si rivelano infatti pieni di ostacoli quali massi, alberi e oggetti sistemati in piste tutt’altro che larghe ed ogni singolo errore si paga salato in termini di tempo e danni.

La grafica di Colin 4 lascia basiti per quanto riguarda la realizzazione delle auto: riflessi, mappatura ambientale, sporco che si accumula.

E’ fortemente consigliato l’uso di un volante per giocare al meglio visto che la demolizione progressiva dell’auto (mai così verosimile in nessun altro titolo) diventa un ulteriore incentivo a commettere meno sbagli possibili. Le riparazioni si possono effettuare solo ogni due tappe e trovarsi magari con una gomma forata potrebbe compromettere definitivamente la gara. Le possibilità di rimanere penalizzati sono moltissime: perdita delle ruote, surriscaldamento del motore (che porta allo spegnimento/accensione continui), danni dovuti a brutte botte che si ripercuotono sui componenti interni. Potremmo dire che Colin 4 è il GrandPrix di Crammond in versione rally. Fondamentale sarà anche la preparazione della vettura prima di ogni partenza; questa permette diverse impostazioni che vanno dai rapporti del cambio passando per la scelta dei pneumatici, molle, assi, sterzo, assetto per un totale di 8 parametri. Purtroppo le didascalie di aiuto e i menù in generale sono tradotte in italiano in modo pessimo! Incredibile come non vi sia stata alcuna attenzione nei testi, mentre il parlato è più che buono. Mah…