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Command & Conquer 3: Tiberium Wars

Dopo il successo su PC e console, Command & Conquer si pone l'obiettivo di conquistare anche il mobile gaming, grazie alla conversione del terzo episodio della serie. Sul nostro cellulare, dunque, potremo organizzare gli insediamenti e fortificare un piccolo esercito, per rispondere agli attacchi dei Nod e sgominarne le truppe. Tutto questo utilizzando un gran numero di veicoli, ognuno dotato di caratteristiche peculiari...

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   17/03/2008

Il genere degli strategici sta vivendo una seconda giovinezza su cellulare, grazie a un'azione che si sviluppa con determinati tempi e ben si sposa con il sistema di controllo via joystick. Nel caso di Command & Conquer 3: Tiberium Wars, questo si traduce nel movimento diretto del puntatore sullo schermo, con il tasto 5 utilizzato per l'azione: indichi una zona dello schermo, premi il pulsante e le truppe si dirigono in quella direzione. Una struttura così semplice e immediata, che da sempre contraddistingue i migliori prodotti del genere, può essere riproposta quasi integralmente in ambito mobile grazie alle possibilità tecniche degli attuali terminali.

Dalla schermata di avvio si può iniziare una nuova partita, continuare quella già iniziata (è disponibile un solo slot di salvataggio) oppure cimentarsi con la modalità "schermaglia", ovvero una partita con valori random all'interno di uno scenario a scelta. Sono davvero tante le schermate testuali che ci introducono alla storia alla base di C&C, purtroppo piene di caratteri davvero minuscoli, che metteranno a dura prova gli occhi di chiunque. Dopodiché passeremo all'azione vera e propria, che si divide in due fasi distinte: quella della costruzione e quella del combattimento. Nella prima fase, dovremo edificare il nostro avamposto, approfittando delle nuove possibilità che diventano disponibili ad ogni nuovo stage: potremo costruire un numero sempre maggiore di edifici di vario tipo, che a loro volta ci renderanno capaci di creare nuovi soldati e nuovi veicoli. I valori da tenere d'occhio sono il denaro disponibile e l'energia, entrambi vengono spesi per la creazione di qualcosa e possono moltiplicarsi durante il livello successivo solo se li gestiamo nel modo giusto: non dovrà mancare una raffineria per produrre denaro, né una centrale energetica. Il resto è costituito da caserme, stabilimenti tecnologici, torri di guardia, ecc. Terminata la costruzione, dovremo affrontare il combattimento: le truppe Nod arriveranno da ogni direzione (puntualmente rappresentate sul piccolo radar che si trova nella parte alta dello schermo) e dovremo spostare le varie parti dell'esercito che abbiamo messo a punto perché interagiscano automaticamente con gli avversari, sparandogli addosso tutto quello che hanno. L'interazione, in tal senso, è piuttosto limitata: dovremo solo indicare il punto che vogliamo venga raggiunto, dopodiché starà all'abilità delle nostre truppe (e al loro numero, soprattutto) fare il resto. Purtroppo il gioco si rivela poco "intelligente" in determinati frangenti: puntare direttamente su di un avversario (con l'indicatore che da verde diventa rosso) non obbliga i nostri soldati a seguire quel bersaglio in particolare, ma solo a spostarsi esattamente come se avessimo indicato un normale punto della mappa. Ogni stage termina dopo che avremo resistito a un numero variabile di assalti (sempre maggiore e sempre più efficace, è chiaro), dopodiché ci troveremo a continuare con il posto di comando così come l'abbiamo concepito, con eventuali danni da riparare o, se avremo pianificato le cose per bene, con un certo surplus di denaro ed energia da impiegare nella creazione di nuove unità d'attacco.

La grafica del gioco è ben fatta, con degli sprite spesso minuscoli ma dotati di un livello di dettaglio e di un'animazione dignitosi. La parte del leone viene svolta dagli edifici, piuttosto convincenti, e da uno scrolling abbastanza fluido. Ogni capitolo, composto da più stage, viene caratterizzato da una location diversa, e in questo caso ci sono degli alti e dei bassi: alcune mappe sono migliori di altre, in particolare può verificarsi una certa ripetitività negli elementi grafici. Il sonoro è davvero essenziale, e quando si fa sentire non brilla.

Conclusioni

Multiplayer.it
ND
Lettori (2)
10
Il tuo voto

Tecnicamente ben fatto ma lungi dall'essere irraggiungibile, Command & Conquer 3: Tiberium Wars basa tutto il proprio fascino sul gameplay, che rispetto alla versione "estesa" si priva di poche cose. Ci sono davvero molti edifici, molti tipi di soldato e molti veicoli che è possibile creare e che si "sbloccano" mentre procediamo negli stage, cosa che rappresenta certamente un incentivo a terminare il gioco per vedere tutto ciò che ha da offrire. La fase di costruzione e le conseguenze di ogni scontro vengono rese bene, con la componente strategica più presente in tali frangenti che non durante gli scontri veri e propri, a dir la verità piuttosto semplicistici e ripetitivi. Un buon gioco di strategia in tempo reale, in definitiva, a cui manca forse un pizzico di spessore ma che non deluderà gli appassionati del genere.

PRO

CONTRO

PRO

  • Ottima struttura di gioco
  • Un gran numero di edifici, soldati e veicoli
  • Grafica ben fatta

CONTRO

  • Fasi di combattimento semplicistiche
  • Sistema di puntamento poco brillante
  • Sonoro mediocre