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Dead Head Fred - Recensione

Dura la vita dell'investigatore privato, soprattutto quando si decide di fare delle indagini su un boss della mala che ama collezionare le teste dei suoi nemici come trofei...

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   20/12/2007

Fred Neuman è senz'altro una persona ligia al dovere, che non si tira indietro neanche di fronte a situazioni rischiose. Ed è per questo che un giorno si ritrova decapitato, il corpo abbandonato in una palude infestata dagli scarichi radioattivi che hanno cambiato il volto di Hope Falls. Un regalino da parte di Ulysses Pitt, personaggio di spicco che dietro una facciata perbene gestisce tutti i traffici della città e può contare su di un piccolo esercito di mostri e mutanti. Per Fred non è ancora finita, però: uno scienziato decisamente pazzo lo riporta in vita per permettergli di vendicarsi... l'unico problema è che il nostro eroe dovrà fare a meno della sua testa, sostituita da un contenitore di cristallo dentro cui sguazza felice il suo cervello.

Non è il caso di perdere la testa...

Lo sgomento lascia presto il posto alla logica: per quanto gli sia difficile al momento fare shopping in un centro commerciale senza attirare l'altrui sguardo, Fred può andare alla ricerca della sua testa contando su una capacità davvero interessante: quella di strappare il cranio degli avversari e "montarlo" sul proprio collo, guadagnando ogni volta nuovi poteri. Stiamo parlando di un totale di nove teste, che troveremo all'interno delle numerose location da esplorare nel corso del gioco. E a cambiare non sarà solo la faccia: il personaggio si muoverà in modo diverso e acquisterà caratteristiche peculiari a seconda della testa selezionata. Il volto di pietra, ad esempio, ci renderà molto pesanti ma capaci di resistere sott'acqua senza respirare, e inoltre ci donerà una forza eccezionale. La faccia da zombie, invece, ci permetterà di assorbire una serie di sostanze per poi spararle fuori nel momento del bisogno, magari per spegnere un fuoco o annaffiare delle piante secche. Per comunicare con delle persone normali senza farle scappar via, inoltre, potremo montare una testa di manichino... Dead Head Fred basa la varietà del proprio gameplay proprio sulla possibilità di modificare il personaggio in tanti modi diversi, fornendoci oltretutto la possibilità di potenziare ogni testa a nostra disposizione per guadagnare nuove abilità.

Dead Head Fred - Recensione
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Testa o croce?

Sebbene le prime fasi possano far pensare a un'impostazione da action game puro, il nuovo titolo dei Vicious Cycle si rivela ben presto molto, molto più profondo. Spesso troveremo delle porte chiuse e dei passaggi bloccati, e dovremo di volta in volta risolvere dei rompicapo per proseguire nell'esplorazione degli stage. In ogni caso, sarà una delle nostre teste a fornirci la soluzione dell'enigma e difficilmente ci troveremo di fronte a punti morti, in quanto il gioco ci indicherà abbastanza chiaramente la strada da seguire. Non dobbiamo dimenticarci dei nemici, però, che infestano bene o male qualsiasi zona da esplorare e che possiamo eliminare utilizzando un sistema di combattimento discretamente ricco di alternative. Fred può sferrare dei colpi premendo il pulsante Quadrato, e dar vita a delle lunghe combo alternando la pressione del pulsante X (che normalmente serve per saltare). Nel momento in cui l'avversario è stordito, possiamo finirlo in modo spettacolare premendo il pulsante Triangolo. È chiaro che gli zombie e i mostri che ci troveremo di fronte non staranno a guardare mentre li massacriamo, dunque avremo la possibilità di pararne i colpi tenendo premuto il dorsale R, che funge anche da extra per gli attacchi nonché da attivatore per la gestione della visuale (tenendo premuto R e muovendo lo stick analogico). Infine, con il pulsante Cerchio si può ricorrere all'abilità speciale propria della testa che indossiamo, regolata da una barra che si ricarica con il passare del tempo. L'interazione con l'ambiente, al di là degli enigmi, è piuttosto limitata e dovremo accontentarci di distruggere qualche cassa, raccogliendo eventualmente degli oggetti come le utili fiale di liquido rosso, che vanno a ripristinare la nostra energia vitale (gli oggetti dell'inventario possono essere attivati usando il d-pad).

Dead Head Fred - Recensione
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Realizzazione tecnica

La grafica di Dead Head Fred è davvero ottima, soprattutto per quanto concerne la realizzazione dei personaggi. Già il solo Fred vanta un parco animazioni davvero ampio, visto che ogni testa ne modifica l'aspetto e le movenze, ma in generale tutti i nemici e gli amici che incontreremo sul nostro cammino vantano un buon livello di dettaglio e dei modelli poligonali convincenti. È vero che non si verificano delle mischie enormi, ma il motore riesce a gestire ogni fase dell'azione senza perdere un colpo, deludendo un po' solo per la presenza di caricamenti rapidi ma molto frequenti, che caratterizzano il passaggio verso ogni nuova zona dello stage. C'è anche da dire che la visuale non viene gestita benissimo, e che quasi sempre dovremo regolarla per poterci muovere in modo più agevole. Il comparto sonoro è contraddistinto anch'esso da una grande qualità, soprattutto per via del parlato di ottima fattura ma anche per una serie di musiche d'atmosfera, mai fastidiose, che riescono ad accompagnare l'azione nel modo migliore pur senza farsi notare.

Dead Head Fred - Recensione
Dead Head Fred - Recensione
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Commento

Si sentiva il bisogno di un prodotto come Dead Head Fred su PSP, un gioco che non si limita ad arricchire il filone dei semplici action game bensì introduce una serie di novità che rendono l'azione molto più complessa e varia di quanto non si possa pensare. Superare ogni stage significa azionare degli interruttori, sbloccare delle porte e, in generale, risolvere degli enigmi più o meno semplici che spesso hanno a che fare con una delle teste che possiamo indossare. L'idea del cambio di faccia, che modifica anche le caratteristiche del personaggio, è davvero buona e dà vita ad alcune situazioni originali e coinvolgenti. Nonostante un sistema di combattimento non proprio entusiasmante e una gestione della visuale mediocre, dunque, ci troviamo di fronte a un titolo giocabile e longevo, che si pone come un'alternativa di maggior spessore rispetto agli action game classici.

    Pro:
  • Grafica e sonoro ottimi
  • Gameplay vario
  • Molti enigmi, ma è difficile bloccarsi
    Contro:
  • Sistema di combattimento da rivedere
  • Gestione della visuale mediocre
  • Poteva esserci più azione