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DEEP FIGHTER

RECENSIONE di La Redazione   —   16/11/2000

Nel Blu dipinto di Blu!!!

Nelle prime missioni, si passerà con disinvoltura da compiti di scorta a quelli di disinfestazione, dalla caccia ai pirati a quello di responsabile del ripopolamento ittico, portando pesci femmine nella Fish Farm, ma soprattutto convincere con le maniere forti il restio pescione maschio, a copulare con le accalorate femmine precedentemente scortate nell’alcova. Tutto ciò a vantaggio del giocatore che rimane spiazzato nelle aspettative rimanendo piacevolmente sorpreso nello scoprire compiti da svolgere sempre vari e mai scontati.

Le lotte sotto l'acqua mi hanno sempre spaventato un po'...

A supporto di ciò , il comparto grafico svolge il proprio lavoro egregiamente. I filmati introduttivi sono realizzati discretamente. Sporadicamente denunciano delle sgranature, ma gli attori sono in parte e incredibile a dirsi recitano anche dignitosamente. I modelli 3D sono molto ben realizzati: le diverse tipologie di sottomarini sono facilmente riconoscibili, in più le texture di rivestimento sono ottimamente definite, cosi’ come l’utilizzo delle dotazioni del sub. sia che esse siano, armi o semplici strumenti di lavoro. Particolare menzione va data alla creazione di una credibile fauna sommersa: moltissime sono le specie di pesci che vivono nei dintorni della Città, e tutte benfatte e ricche di dettagli, che mettono in risalto la bontà delle textures utilizzate. Le strutture cittadine sono anch’esse di ottima fattura e veramente imponenti e massicce. L’immancabile nota dolente riguarda la non eccelsa velocità del gioco; è tutto molto fluido, non ci sono segni di vistosi rallentamenti, ma chi si aspetta di sfrecciare negli abissi come se stesse pilotando un F-16 può rimanere deluso. Il titolo offre anche la possibilità di switchare sui 60htz, ma a parità di velocità, la modalità Pal e molto più definita e apprezzabile. Il comparto sonoro si attesta anche lui sui livelli di eccellenza della grafica: i campionamenti sono ottimi, i rumori della vita subacquea perfettamente ricreati e di conseguenza contribuiscono molto all’impressione generale di atmosfera tipica di film come The Abyss. Ma la giocabilità è il punto forte dell’intera operazione Criterion. Il sistema di controllo è un capolavoro: lungi dall’essere perfetto, il pad Dreamcast sembra progettato apposta per questo titolo. Nonostante i molti tasti da imparare ci si trova subito a proprio agio nel manovrare il proprio sottomarino.

Le lotte sotto l'acqua mi hanno sempre spaventato un po'...

L’unica difficoltà, se essa lo è effettivamente, riguarda la gestione del pad digitale, il quale nasconde tutte le funzioni che di norma verrebbero relegate al copilota, e che quando si è alle prime armi, può risultare talvolta complicato e discretamente confusionario soprattutto per quel che riguarda l’utilizzazione della mappa, dieci minuti e passa tutto comunque. La già citata non linearità delle missioni è il fiore all’occhiello di Deep Fighter. Non c’è insomma un unico modo di finire le missioni, è come esse vengono portate a termine influenza lo svolgimento della storyline del gioco, un po’ come succede nei moderni simulatori di volo su Pc. Cosicché portare a termine il gioco non vuol dire averlo visto tutto, e rigiocarlo di nuovo è l’unico modo permesso per dire di averlo completato al 100%. In più il gioco è estremamente divertente, e nei frangenti in cui il dogfighting si fa più serrato, la frenesia e la compulsività dell’azione la fanno da padrone, e il fatto di essere sott’acqua, e non in aria a sfrecciare a Mach2 non si fa rimpiangere, anzi la totale libertà di movimento, permette numeri degni del migliore pilota di X-Wing.

Nel Blu dipinto di Blu!!!

In Deep Fighter si impersonerà il ruolo di Moray 2, cadetto fresco di accademia che partendo dal basso dovrà salire di grado nelle forze sottomarine della Colonia, combattendo i pirati Shadowkin, ma anche svolgendo numerose missioni, originali e dalle modalità estremamente varie. Molto più prosaicamente il titolo Criterion ci mette alla guida di diversi tipi di sottomarini, sfruttando una visuale dal cockpit, per affrontare i compiti più disparati, con una struttura di gioco non lineare che ricorda molto quella di titoli tipo X-Wing Alliance.