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Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3, la recensione

Tutti i personaggi di Dragon Ball si sfidano ancora una volta su PlayStation 2, nel capitolo definitivo di Budokai Tenkaichi!

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   15/11/2007

Pensavamo che tutto fosse stato detto e fatto per quanto riguarda i giochi di Dragon Ball per PlayStation 2, eppure l'ultimo episodio della serie Budokai Tenkaichi smentisce questo presupposto a colpi di personaggi e modalità disponibili. Gli eccezionali numeri già mostrati in precedenza vengono in questo caso ulteriormente rimpolpati, raggiungendo cifre da record: oltre centosessanta personaggi (varianti incluse), quattro diverse modalità, più di trenta location... C'è davvero materiale a sufficienza da rendere entusiasti i tantissimi fan della serie, che potranno ora rivivere qualsiasi combattimento visto nel cartone animato nonché nei lungometraggi.

Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3, la recensione
Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3, la recensione
Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3, la recensione

Modalità di gioco

La schermata di avvio di Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3 permette di accedere alle varie modalità di gioco. La prima, naturalmente, è la "Storia del Drago": si tratta di uno story mode a episodi, in cui ogni fase dell'anime viene tradotta in un combattimento e si procede man mano che si portano a termine gli scontri con successo. Non dovremo seguire un unico binario, bensì potremo spostarci dalla storia "normale" di DBZ a quella dei film, passando eventualmente per la saga "what if" in cui ritroveremo Trunks e Gohan della realtà alternativa in cui gli androidi hanno conquistato il mondo. In totale si tratta di cinquanta combattimenti da affrontare (non tantissimi, in relazione alla lunghezza della storia), con più di una sorpresa: in alcuni casi ci troveremo alla guida dei "cattivi" e la nostra vittoria servirà per far procedere gli eventi di modo che rispettino la trama originale. La seconda modalità è la "Battaglia Suprema", che contiene quattro modalità distinte: "Sim Drago", "Missione 100", una modalità misteriosa (che si rivela essere un classico survival) e "Fusione disco". Quest'ultima ci chiede di inserire i dischi dei primi due DBZ Budokai Tenkaichi per poter accedere a degli scontri speciali con una serie di avversari, mentre "Sim Drago" è forse la trovata più originale, in quanto ci vede selezionare uno dei personaggi disponibili per poi farlo allenare, affrontare prove, esplorare il mondo alla ricerca di oggetti e infine combattere per salire di livello. È una sorta di "carriera", pensata però per essere utilizzata una sola volta (non è possibile salvare il progresso), un po' come una sfida a chi arriva più lontano. La "Missione 100", infine, è un set di prove (cento, in totale) da affrontare nel modo che riteniamo più opportuno, e che si traducono nel combattere contro determinati avversari in svariate circostanze, magari con l'obbligo di raggiungere degli obiettivi per vincere. La modalità "Tour Mondiale del Drago" sostituisce il semplice "Torneo Mondiale" dei precedenti episodi di Budokai Tenkaichi, dandoci la possibilità di cimentarci non solo con il classico Torneo Tenkaichi, ma anche con le sue cinque varianti (il "Grande Torneo Mondiale", il "Gioco di Cell", il "Torneo dell'Aldilà" e il "Gioco di Yamcha"). Completano il quadro le modalità "Duello", "Evoluzione Z" (per acquistare oggetti e creare guerrieri personalizzati), "Allenamento supremo" (per fare pratica con il sistema di combattimento), "Centro Dati" (dove si può inserire una password per recuperare un personaggio creato da zero, controllare quelli già salvati nonché guardare i replay archiviati) e "Riferimento personaggi" (ovvero un'esauriente enciclopedia su tutti i personaggi che appaiono nel gioco). All'inizio è d'obbligo entrare anche nella schermata delle opzioni, dove possiamo selezionare il parlato Giapponese in luogo di quello Inglese (scelta vivamente consigliata), gestire i salvataggi, personalizzare i controlli e selezionare il tipo di visuale che preferiamo. Purtroppo il gioco non supporta la modalità widescreen né il progressive scan.

Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3, la recensione
Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3, la recensione
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In sostanza...

Non si vive di soli numeri, e benché le cifre di Budokai Tenkaichi 3 siano sbalorditive, è chiaro che l'attenzione è rivolta soprattutto al gioco in sé e alle eventuali modifiche apportate al sistema di combattimento. Ebbene, sotto questo punto di vista le cose sono effettivamente cambiate, e in meglio: gli sviluppatori hanno "limato" alcuni aspetti che rendevano l'esperienza potenzialmente macchinosa e ripetitiva, migliorando l'intelligenza artificiale degli avversari e rendendo automatiche alcune procedure che potevano essere molto limitanti, soprattutto durante le prime partite. Questo terzo episodio della serie è in assoluto il più giocabile e probabilmente corrisponde all'idea che Namco Bandai voleva tradurre sullo schermo fin da principio: una serie di scontri governati dalla velocità e dallo spettacolo, che riprendono nel modo più fedele possibile quanto visto nel cartone animato. I punti di forza "classici" del gioco ci sono tutti, alcuni controlli sono stati modificati per risultare più rapidi e naturali, mentre il sistema di esecuzione delle mosse speciali e la gestione dell'energia spirituale sono rimasti invariati. Durante i primi combattimenti riusciremo a fare a pezzi gli avversari in scioltezza, ricorrendo a ogni tipo di manovra offensiva, ma procedendo vedremo i nemici farsi decisamente più furbi e veloci, e lanciare potentissimi attacchi a vuoto diventerà una pericolosa abitudine. Gli stage hanno mantenuto la propria impostazione originaria, dunque vantano un'estensione sufficiente a contenere eventuali fughe strategiche e sono largamente interagibili: lanciare il nemico contro un edificio e vederlo esplodere è ancora una delle cose più divertenti che si possano fare, anche se si tratta di una pratica che mette in mostra i limiti di uno scenario ben disegnato e convincente, ma che non può brillare per quantità di poligoni.

Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3, la recensione
Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3, la recensione
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Realizzazione tecnica

Pur conservando il grosso del lavoro fatto per Budokai Tenkaichi 2, questo terzo episodio della serie non lesina importanti aggiunte sottoforma di nuovi personaggi e nuovi scenari, cercando di migliorare laddove possibile senza che il motore grafico ne soffra. In termini di fluidità, infatti, il gioco è ineccepibile: anche nelle situazioni più movimentate (e si parla di edifici che crollano tra enormi esplosioni), il frame rate rimane costante e non si avvertono rallentamenti. I personaggi sono contraddistinti da un cel shading che li rende estremamente simili alle controparti dell'anime, e la mancanza di un alto livello di dettaglio viene compensata da texture che cambiano a seconda dei colpi subiti e lo fanno attraverso più stadi. Gli effetti speciali sono splendidi, in particolare quando i guerrieri caricano l'energia spirituale e si vede la loro aura che si agita fino quasi a esplodere. Probabilmente ci troviamo di fronte a uno dei migliori compromessi tra velocità, dettaglio ed effetti che si siano mai visti su PlayStation 2, e il sicuro passaggio verso le piattaforme next gen non potrà che produrre qualcosa di assolutamente straordinario, soprattutto per quanto concerne l'interazione con gli scenari. Decisamente più "conservativo" risulta essere il sonoro, costituito dalla solita selezione di musiche non molto coinvolgenti, corredate però da ottimi effetti. Il gioco è completamente tradotto in Italiano nei testi a schermo.

Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3, la recensione
Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3, la recensione
Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3, la recensione

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (281)
9.2
Il tuo voto

Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3 è il gioco definitivo di Dragon Ball per PS2, non ci sono dubbi. Lo è per gli straordinari numeri che vanta, per la presenza di tutti i personaggi e di tutte le saghe, per le mosse sempre spettacolari e per un sistema di combattimento che ha saputo evolversi quanto basta per raggiungere l'equilibrio tra immediatezza e spessore. Non si tratta di un picchiaduro tecnico e plausibile, questo è chiaro, ma gli appassionati della serie non potranno che esserne conquistati e impiegheranno un bel po' di tempo per completarne le modalità, mai così numerose. A livello tecnico il gioco raggiunge ottimi risultati, soprattutto per quanto concerne la grafica: lungi dallo spingersi oltre il limite della console Sony, le soluzioni adottate garantiscono sempre una grande velocità e l'assenza di qualsivoglia incertezza. Nell'attesa che la serie arrivi sui sistemi di nuova generazione, godiamoci un altro viaggio alla ricerca delle sfere del drago su PlayStation 2.

PRO

  • Tantissimi personaggi, tante modalità
  • Sempre spettacolare
  • Sistema di combattimento migliorato

CONTRO

  • Riservato ai fan di Dragon Ball
  • Modalità storia non molto lunga
  • Si sente l'esigenza di un rinnovamento tecnico