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Driven

Poteva manca Sylvester Stallone all'appuntamento con la PlayStation 2? Direttamente dalle sale cinematografiche ecco approdare Driven, racing game ispirato all'omonimo film.

RECENSIONE di La Redazione   —   02/02/2002
Driven
Driven

Modalità di gioco

Dopo la (penosa) presentazione appare la schermata iniziale, ridotta all’essenziale con pochissime modalità di gioco. Una “arcade”(sala giochi) e l’altra “storia” che tenta di riprodurre il film con 14 missioni in pista diverse dalle solite gare. La modalità principale è appunto la storia. Tra una missione e l’altra ci saranno dei video, tutto sommato ben realizzati che chiariranno meglio le vicende. Nei video i personaggi sono realizzati con uno stile tipo Fear Effect ovvero con faccie incollate sui corpi in stile cartoonesco, senza contorni. I menù, come i video, sono ben tradotti; in particolare quest’ultimi sono completamente doppiati in italiano con la voce dei veri doppiatori italiani (come quella di Sylvester Stallone).

Driven
Driven

Simulazione?

Il gioco subito dalla prima partita mostra uno stile molto particolare che non è nè simulativo nè troppo divertente. Proprio per questo lascia un po’ di amaro in bocca. L’aspetto è decisamente “Arcade” e vista la scarsezza di modalità longeve farlo giocare in sala sarebbe stato forse più opportuno che portarlo su console. Dopo un po’ vi renderete conto che il sistema di controllo è davvero orribile! Le reazioni sullo schermo troppo esagerate, mancanza di precisione nei pulsanti tutto ciò vi porterà ad assistere ad assurdi testacoda contro ogni legge della fisica! Durante una gara capiterà di sentire il volume della musica scendere al minimo e sentire solo il rumore del vento. Che c’è di strano? Che questo “vento” rende il controllo della macchina (già orribile) disastroso non permettendo più di curvare bene, così vi ritroverete contro il guardrail per una semplice brezza che supera la forza di un uragano.

Driven
Driven

Non conta solo l’aspetto…

Graficamente Driver si dimostra un discreto titolo! Piste ben realizzate, sfoggiano ottimi effetti di luce, l’aliasing è inesistente e le macchine sono realizzate con sufficiente cura. Certo dopo essere stati viziati da altri titoli questa bella grafica non ci soddisfa e ci porta a cercare un qualcos’altro che purtroppo manca radicalmente. Il sonoro è un altro aspetto realizzato discretamente. Durante la gara ascolterete alcuni motivetti abbastanza orecchiabili così come i rombi dei motori e i vari effetti come scontri o sgommate.

Bandiera a scacchi

Tirando le somme il gioco si dimostra un brutto titolo che non vale sicuramente la pena di acquistare. Driven potrebbe anche meritare di più ma con GT3 e gli altri buoni titoli che sono già disponibili è davvero improbabile che qualcuno lo compri anche se gli è piaciuto (l’altrettanto mediocre) film.

Pro:

  • C’è S.Stallone!!!
  • Grafica discreta
  • Bel sonoro
    Contro:
  • Pessimo sistema di controllo!
  • C’è S.Stallone…
  • Poco longevo
  • Non vi divertirà molto…

  • Driven
    Driven
    Driven

    Start!!!

    Un altro gioco tratto da un film? Beh mi dispiace ma è proprio così! Dico “mi dispiace” perché la maggior parte dei titoli ispirati ai film si sono dimostrati privi di spessore e divertimento. Driven potrebbe essere l’eccezione che conferma la regola, ma purtroppo è sempre la stessa terribile storia. Più glorioso è invece il fenomeno opposto; i film tratti dai videogiochi sono spesso brutti diversamente dai videogiochi. Chiusa questa piccola parentesi passiamo ad analizzare le caratteristiche di questo titolo!