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Final Fight One, recensione

Finalmente è arrivato. Un pezzo considerevole della storia dei video game è tornato per ricordarci come i nostri cuori si infiammavano anni or sono nelle sale giochi, creando questa passione che perdura nel tempo.

RECENSIONE di La Redazione   —   09/10/2001
Final Fight One, recensione
Final Fight One, recensione
Final Fight One, recensione

LO STILE PRIMA DI TUTTO

Una miscela azzeccata rende questo gioco sempre attuale, ostentando ancora oggi la potenza del solido 2D. Potrete distruggere bidoni, raccogliere oggetti, usare e lanciare armi, vedere il "life-meter" di ogni avversario che state malmenando, eseguire mirabolanti mosse speciali (che però affievoliscono la vostra energia), sfogarvi in teppistici bonus stage (la distruzione della macchina è sempre un capolavoro...) ed affrontare arroganti boss di fine livello, tutto meravigliosamente scandito dall'impeccabile scrolling orizzontale, tutto d'un fiato fino alla fine del gioco. Potete decidere quale personaggio interpretare tra i tre disponibili (Guy, Cody, Haggar), che presentano ognuno un peculiare mix tra velocità e potenza. Le schermate fisse che illustrano i dialoghi dei protagonisti e l'evolversi della ricerca, sono estremamente belle; in generale l'impatto grafico e sempre gradevole, rimanendo fedele all'originale ed ove possibile migliorandolo. Anche le animazioni rispecchiano questo spirito filologico, infatti, sebbene il GBA possa fare delle prodezze (e lo si vede con i due personaggi nascosti di Alpha-Cody ed Alpha-Guy), si è preferito non alterare eccessivamente il tutto. Avrete a disposizione 5 livelli di difficoltà che spaziano dal VeryEasy al VeryHard, per testarvi come meglio credete. Una notevole chicca è rappresentata dal fatto che più nemici abbattete, con il susseguirsi delle partite, più segreti sbloccate (un delizioso invito alla barbarie). Per giocare in due avrete bisogno di due cartucce, oltre al cavo link, bella sola lo so, ma credo sarebbe stato piuttosto difficile trasmettere quella mole di dati in tempo reale. Tralasciando questo neo c'è veramente poco da dire su questo titolo perché è splendido sotto tutti i punti di vista. La presenza di numerosi segreti, garantisce poi una discreta longevità. Gli effetti sonori sono belli rudi ed azzeccati, i motivi forse un poco banali ma è sempre un GBA, non possiamo aspettarci miracoli.

Final Fight One, recensione
Final Fight One, recensione

GOTTA BUY IT

Riassumiamo brevemente: avete un GameBoyAdvance e dei soldi intasca, bene credo che acquistare questo gioco sia un ottimo modo per impiegarli. La versione è stata migliorata rispetto sia a quella da sala che a quella per il SuperNes. Un titolo attimo per chiunque, appassionate frenetico di elevata fattura.

Final Fight One, recensione
Final Fight One, recensione
Final Fight One, recensione

    PRO
  • Favoloso feeling per i giocatori old-school
  • Tecnicamente ineccepibile
  • Segreti gustosi
    CONTRO
  • Colonna sonora migliorabile

Links Utili

Nintendo
Gameboy
UbiSoft
Capcom

NEVER STOP FIGHTING

La UbiSoft ha distribuito in Europa questo gioco, nella sua nuova sfavillante versione per GameBoyAdvance. Per alcuni giocatori della vecchia guardia, questo titolo significa parecchio; al tempo fu innovativo e ricercato: stabilì i nuovi standard del genere. Considerate che una decina d'anni fa i beat'em up ad incontri erano in stato embrionale e questo era il giusto modo di darsele, da soli o con un amico. Quelle atmosfere magnifiche a cavallo tra '70 e '80, quella grafica caratteristica, quell'immediatezza e quella giocabilità scalpitano e fremono nella cartuccia per essere rivissute ancora una volta. Chi oserebbe lasciare impuniti i rapitori della figlia di Mike Haggar, l'integerrimo sindaco che non piegherà mai il capo alla malavita di Metro City e men che meno alla banda più spietata: i Mad Gear; di certo non noi che armati del nostro lungo e duro allenamento marziale, siamo pronti ad abbracciare la crociata.