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Fire Emblem, recensione

Dopo anni di attesa arriva anche in Italia il popolare RPG strategico di Intelligent System: ecco Fire Emblem!

RECENSIONE di Claudio Camboni   —   13/08/2004
Fire Emblem, recensione
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Il Battle System

Il protagonista di Fire Emblem è un "tattico apprendista", ovvero semplicemente un pretesto per dare il la al gioco e poter controllare l'azione in battaglia. Sebbene i personaggi del gioco si rivolgano a voi direttamente durante lo svolgimento della trama, il vostro compito sarà quello di guidarli e scegliere le azioni in battaglia. Il battle system è introdotto mediante un ricco tutorial che dura pressapoco i primi 10 capitoli del gioco, e sebbene molto semplici, sono veramente utili in quanto dopo di questi Fire Emblem inizierà a diventare veramente tosto. Il sistema di combattimento è quello tipico dei turni, nel quale dovrete indirizzare i personaggi verso i nemici e scegliere il tipo di attacco da eseguire. Per gli attacchi "melee" esiste un'arma triangolo che sortisce gli stessi effetti del famoso gioco "carta-forbici-sasso", ovvero stabilisce dei rapporti di danno precisi tra le principali armi: la spada sconfigge l'ascia, l'ascia sconfigge le lance e quest'ultime sconfiggono le spade. Allo stesso modo funzionano anche tre magie fondamentali. Oltre a questo, una volta sul campo di battaglia compariranno altre informazioni importantissime: la probabilità di colpire, la probabilità di contrattaccare e il totale del danno inflitto oppure subito. L'azione di gioco è sempre varia, e spazia dalle battaglie, all'assalto di qualche fortezza, alla protezione di particolari personaggi oppure semplicemente la sopravvivenza per un certo numero di turni.

Fire Emblem, recensione
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Tanti nuovi amici e compagni di viaggio

Come detto in precedenza, il gioco si farà ben presto tosto, e la curva di difficoltà partita in sordina salirà ben presto, raggiungendo pure livelli di frustrazione nel giocatore. Ma pur sempre di uno strategico stiamo parlando. I personaggi del gioco sono tantissimi e vari, ed ognuno, incredibilmemente ben caratterizzato. Questi si uniranno al vostro party durante i combattimenti, oppure visitando villaggi e città. E' molto importante cercare sempre nuovi personaggi perchè potrebbero essere fondamentali alla risoluzione di una particolare quest. Si spazia dai guerrieri, maghi, ladri, pirati, arcieri, cavalieri, assassini e molti altri ancora. Ognuno si unirà a noi per un particolare motivo, e se questi venisse a mancare in battaglia, sarà andato per sempre. Per questo ad un certo punto del gioco si inizia a provare un certo affetto per alcuni personaggi, e sul campo di battaglia cercheremo a tutti i costi di farlo vincere, perchè la sconfitta vorrebbe dire non rivederlo mai più. Ogni personaggio può essere upgradato e livellato: il suo aspetto cambierà ed acquisirà il potere di usare nuove armi o di eseguire magie più potenti. Per questo motivo il potenziamento è importantissimo.

Fire Emblem, recensione
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immagini, suoni e rumori di Fire Emblem

Visivamente la qualità di Fire Emblem è altalenante. Le mappe sono (giustamente) schematizzate e strutturalmente molto semplici, d'altro lato le cut scenes con i personaggi sono molto, molto curate ed offrono un bel carachter design in pieno stile manga ed ottime animazioni. I menù sono semplici e facili da usare, sebbene in battaglia ci siano molte opzioni da scegliere. Il comparto audio è sicuramente il punto forte: molte musiche, tutte ben fatte, evocative, epiche, guerreggianti, pacifiche, rilassanti. Ognuna realizzata con cura. Gli effetti sonori altrettanto: le varie spade emettono rumori diversi, l'ascia che volteggia in aria provoca il classico suono del "colpo a vuoto" e le armature pesanti, camminando, sembrano veramente pesanti, emettendo cigolii e rumore metallico. Il sistema di salvataggio è ottimo e permette di registrare la posizione di gioco in ogni momento, ed è possibile salvare tra capitolo e capitolo. Oppure scegliendo l'opzione "sospendi" è possibile interrompere un combattimento in corso. L'avventura dura all'incirca 30 ore, e molte battaglie possono durare molto, molto tempo, per questo sono presenti tre slot di salvataggio. E' presente anche una modalità multiplayer, che sebbene non sia divertente come l'avventura principale è utile per testare la forza dei nostri personaggi contro qualche amico. Per fugare ogni dubbio e precisare, Marth e Roy non sono stati inclusi in questo Fire Emblem. E per questo motivo rimarranno ancora sconosciuti ai videgiocatori del Vecchio Continente, quanto dovremmo aspettare ancora per rivederli?

Fire Emblem, recensione
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Commento

La risposta finale non può che essere estremamente positiva. Il tempo atteso per poter giocare a Fire Emblem in una lingua comprensibile ai più è stato ripagato: Fire Emblem (Rekka no Ken) per GameBoy Advance è uno dei migliori episodi di sempre, un ottimo Jrpg ed un favoloso gioco strategico, sullo stile di Advance Wars, ma solo per noi occidentali che abbiamo conosciuto prima uno dell'altro. Il sistema di combattimento è funzionale e pratico, il comparto grafico altalenante ma sempre piacevole, il sonoro favoloso, profondo e d'atmosfera. La longevità è garantita dalla miriade di battaglie, personaggi e locazioni da affrontare, ma la cosa più bella di Fire Emblem è che raramente vi affezionerete così ai personaggi di un videogioco al quale state partecipando. Un gioco nel quale la partecipazione emotiva fa la sua grande parte, e per questo, almeno da provare.

    Pro:
  • Una miriade di magie, armi, missioni e locazioni da scoprire
  • Caratterizzazione ottima di tutti i personaggi
  • Comparto audio immersivo
  • Sistema di salvataggio intelligente
    Contro:
  • Grafica a tratti molto stilizzata
  • Alcune battaglie troppo lunghe

L'attesa è stata ripagata?

Se escludiamo una fugace apparizione come personaggi sbloccabili in Smash Bros Melee per GameCube, Marth e Roy sono mai apparsi su una console europea: è questo dunque il primo "contatto" del nostro pubblico con la serie di Fire Emblem. Per questo i due personaggi Nintendo risulteranno pressochè sconosciuti al grande pubblico italiano che non abbia mai giocato un episodio di Fire Emblem in giapponese su NES e SuperNes; in ogni caso è assicurato che nella terra del Sol Levante i due godono di una grande fama alla stregua di tutti gli altri personaggi della grande N. L'arrivo di Fire Emblem su GameBoy Advance è merito dei ragazzi di Intelligent Systems, first party Nintendo già autrice della serie di Advance Wars. Il titolo originale di questo nuovo capitolo di Fire Emblem è "Rekka no Ken", omesso nel vecchio continente come a far sembrare che sia il primo. In realtà si tratta del settimo capitolo di una lunga e gloriosa serie di JRPG strategici, inspiegabilmente mai arrivati fin da noi. Pare però che l'attesa ripaghi, perchè oggi ci troviamo di fronte ad uno dei migliori episodi di sempre. Un'avventura profonda, con una storia che si dipana piano piano ma incessantemente, strategica ma che farà provare una discreta sensazione di libertà a tutti gli amanti del genere JRPG interessati a provare qualcosa di "nuovo".