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Spazio ultima frontiera

A più di due anni di distanza dal primo episodio, Galaxy on Fire torna sullo schermo dei nostri cellulari per offrirci un sequel all'altezza delle aspettative: più vasto, più bello da vedere, più coinvolgente e ricco di spessore.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   06/04/2009
Spazio ultima frontiera

Benché il mobile gaming sia generalmente inteso come un intrattenimento rapido ed estemporaneo, sono sempre più numerose le produzioni che tendono a smentire questa regola non scritta, offrendo al giocatore un'esperienza caratterizzata da spessore e qualità inaspettate. È il caso di Galaxy on Fire, serie sviluppata da Fishlabs che ha debuttato nel 2006 sui dispositivi Java-compatibili ed è ora disponibile con un secondo episodio anche per iPhone. La storia del gioco riprende da dove era stata interrotta, con lo scaltro pilota Keith T. Maxwell che si trova a combattere come al solito con i pirati spaziali ed è costretto a una fuga rocambolesca. A causa di un malfunzionamento del dispositivo per il salto spaziale, però, le cose sfuggono al suo controllo e finisce per svegliarsi confuso e stranito... a trentacinque anni di distanza. Salvato da un commerciante, Maxwell deve per prima cosa guadagnare i soldi per comprare una navicella, e l'unico modo è dedicarsi momentaneamente all'estrazione di minerali dai meteoriti. Superata questa fase, potrà partire per un viaggio che lo porterà a esplorare gran parte della galassia alla ricerca della sua vecchia vita... sempre che ci sia ancora qualcosa da trovare.

Il gioco dispone di un'unica, sostanziosa modalità che ci vede affrontare una serie di missioni alla ricerca di nuovi personaggi con cui interagire. Come accennato in precedenza, durante le prime fasi dovremo guadagnarci da vivere trivellando i meteoriti per estrarne preziosi minerali, e questo ci aiuterà a prendere confidenza con il sistema di puntamento: basta dirigersi verso un obiettivo perché sullo schermo compaia una sorta di "lock-on", dopodiché bisogna premere il tasto 5 per interagire con il bersaglio. Se si tratta di un meteorite, la nostra navicella procederà automaticamente alle operazioni di estrazione; se si tratta di una destinazione da raggiungere, invece, potremo metterci comodi finché non saremo arrivati, senza preoccuparci del viaggio. Ogni zona esplorabile e visibile sulla mappa spaziale può essere più o meno pericolosa, ovvero può nascondere insidie di vario tipo o risultare tranquilla. Tutte sono contraddistinte dalla presenza di una stazione spaziale che possiamo visitare, al cui interno si trovano delle sale piene di gente alla ricerca di buoni piloti per missioni di vario tipo. Ogni missione può fruttarci una certa somma di denaro, da investire nell'acquisto di equipaggiamento (armi, principalmente) o di una nave più grande e potente. Seguendo una certa tradizione fantascientifica, in Galaxy on Fire 2 tutti i personaggi hanno nomi molto strani, e questo purtroppo non aiuta quando si tratta di ascoltare le loro storie o metterci al loro servizio. Per fortuna ci sono delle icone che ci vengono in aiuto, indicandoci l'obiettivo momentaneo quando crediamo di essere in balia delle stelle. In presenza di pirati spaziali, possiamo ricorrere alle armi premendo il tasto 5 ripetutamente oppure attivando l'autofire tramite il tasto 7. È possibile controllare la nave in modo standard oppure invertendo l'asse Y, e durante gli scontri è di vitale importanza riuscire a effettuare delle manovre evasive per non riportare troppi danni (o, peggio, schiantarsi contro un'enorme roccia galleggiante).

La grafica del gioco è completamente poligonale, e benché su cellulare i risultati non siano gli stessi della promettente versione per iPhone, non ci si può proprio lamentare. La realizzazione delle navicelle è ottima, con un buon livello di dettaglio e un'ottima fluidità. Le stazioni spaziali sono tutte differenti e ben caratterizzate, mentre gli spaccati spaziali offrono alla vista interessanti effetti di illuminazione e un'ottima atmosfera. Le texture non sono molto numerose, ma risultano davvero ben fatte per quanto concerne la superficie dei pianeti, specie quando li vediamo da una certa distanza. Lo stesso non si può dire per le sale interne delle stazioni, invece, che appaiono un po' tirate via. L'azione viene accompagnata da un sonoro di discreta fattura, non indimenticabile ma neanche da disprezzare.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori
ND
Il tuo voto

Galaxy on Fire 2 è un sequel di grandissima qualità, che rispetto al primo episodio della serie offre maggiore sostanza, unitamente a una realizzazione tecnica eccezionale. La storia di fondo è affascinante, i personaggi numerosi e la libertà d'azione unica: siamo noi a decidere quali missioni accettare e quali no, cosa che influisce in modo concreto sull'allineamento del protagonista e sulla sua "crescita". Ai compiti meno gravosi, basati solo sull'esplorazione, si affiancano subito missioni di combattimento e di scorta, con una grande varietà di situazioni. Dopo una prima fase molto "riflessiva", dunque, il titolo Fishlabs rivela tutto il proprio potenziale e ci offre un intrattenimento di lunga durata e di grande spessore. Ci troviamo di fronte a un prodotto che va assaporato con calma, e che si differenzia dalla maggior parte dei mobile game a cui siamo abituati. Un'esperienza che vale la pena di provare, in conclusione, nonostante forse richieda una pazienza e un impegno superiori alla media.

PRO

  • Grandissimo spessore
  • Storia coinvolgente
  • Grafica eccellente

CONTRO

  • Sistema di combattimento un po' confusionario
  • Prime fasi piuttosto lente
  • Richiede un certo impegno