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Gottlieb Pinball Classics

Troneggiavano adagiati lungo i corridoi e si alzavano imponenti contro la parete. Brillavano di luci, neon, led color arancio, e parlavano per mezzo di molle meccaniche e jingle elettronici. Erano i flipper, signori.

RECENSIONE di Alessandro Pomili   —   15/01/2007

Se nonno c’aveva tre…

La Gottlieb Pinball è un’azienda che ha prodotto flipper fin dagli anni ’30, e in questo gioco, come lascia intuire anche il titolo, troverete una raccolta dei più grandi, famosi, o importanti flipper degli ultimi 70 anni della società. Onestamente non tutti sono divertenti o complicati (o avanzati se preferite) come quelli che in genere siamo stati abituati a vedere nelle sale giochi intorno agli anni novanta, ma giocando riuscirete a cogliere le sfide che offrono anche questi classici, e se ce ne è qualcuno che proprio non riuscirete a sopportare potrete sempre scegliere tra dieci tavoli diversi.
La modalità di gioco principale si chiama “La Sfida della Gottlieb”, e vi vede impegnati a superare un punteggio minimo per ognuno dei flipper, proposti in sequenza, con al massimo tre tentativi per tavolo. Ogni punteggio ottenuto verrà convertito in punti (secondo una tabella rappresentata nel manuale), e al game over tutti questi punti saranno sommati per stabilire il vostro valore come giocatore di flipper. A conclusione della partita, oltre alla gloria vi rimarranno anche dei crediti extra da spendere sui flipper nella modalità pratica. Infatti ogni tavolo richiede alcuni crediti per essere giocati (fuori dalla prima modalità), almeno fino a che non batterete il record ed otterrete così la possibilità di provarlo gratuitamente. I crediti vi serviranno per sbloccare anche alcune opzioni, come la possibilità di disabilitare il tilt. Oltre a questo, e alla possibilità di giocare un torneo per un massimo di quattro giocatori, il titolo offre anche una modalità chiamata “Obiettivi del tavolo” dove dovrete completare un compito preciso in ogni flipper. Alcuni vi capiterà di portarli a termine giocando tranquillamente, per altri ci sarà da sudare un po’ di più.

Gottlieb Pinball Classics
Gottlieb Pinball Classics

“Lavori troppo de polso e usi male l’avambraccio”

Gottlieb Pinball Classics è una piccola enciclopedia dei flipper proposti. Per ogni tavolo il gioco riporta una descrizione del gioco, l’anno di produzione, il motivo che lo ha reso famoso e per il quale si trova nella raccolta, e soprattutto spiega come giocare e fare più punti. (descrizione a voce in inglese, sottotitolata in italiano, come tutto il gioco). Tutto questo non giustificherebbe l’uscita di un gioco di flipper se la realizzazione della fisica non fosse soddisfacente. Il titolo in questione vanta un realizzazione del motore fisico convincente ed accurata, in grado di far percepire al giocatore la differenza di pendenza di ogni tavolo, così come la diversa potenza dei respingenti. Un appunto va fatto però, al peso scelto per la palla che sembra un po’ troppo leggera, una volta entrati completamente nel gioco, comunque, ci si dimentica totalmente del difetto e se ne riesce ad apprezzare ogni altro aspetto. Citiamo anche un fastidioso bug che talvolta permette alla pallina di passare in mezzo alla nostra paletta, e che fortunatamente, almeno nelle nostra prove, si è presentato solamente in un tavolo. Se la realizzazione della fisica è apprezzabile, possiamo essere compiaciuti anche dalla realizzazione grafica. I tavoli sono riprodotti fedelmente, con una cura e una pulizia che talvolta ci si dimentica di aver a che fare con un modello poligonale e sembra di muovere la pallina sopra ad una foto del flipper. Alcune grane possono venire da alcuni bersagli nascosti dietro alle strutture del tavolo, oppure troppo in alto per essere visti con chiarezza, ma a questo proposito i programmatori oltre a fornirci sei visuali differenti per potere controllare il tavolo da ogni distanza, non potevano fare molto altro. Gli effetti sonori rispecchiano fedelmente quelli del flipper a cui si sta giocando, oltre che quelli che vi immaginereste di sentire in una sala giochi, e possono provocare una certa noia per i tavoli più vecchi.

Gottlieb Pinball Classics
Gottlieb Pinball Classics

“Non è il polso che deve da’ la spinta a’a pallina, ma il ventre!”

Se vi state domandando come si gioca un flipper con un controller di nuova generazione, la risposta è “pressappoco come con uno di vecchia”. Innanzitutto il gioco richiede l’utilizzo del nunchak, e se sulle prime la scelta sembra poco felice, dobbiamo riconoscere che la decisione ha una certa logica. Con il tasto Z del nunchak controlliamo la paletta sinistra, con il tasto B del wiimote la paletta destra e con lo stick possiamo lanciare la pallina. Scuotendo il nunchak sposteremo il tavolo verso sinistra, scuotendo invece il wiimote lo sposteremo verso destra. Questa configurazione si rivela piuttosto comoda e funzionale anche se vi obbliga all’ingombro del filo, e vista la posizione della mani sembrerà quasi di stare impugnando gli spigoli di un tavolo vero. Dato che siamo in discorso vorremmo spendere due parole sulla reazione del tavolo allo scuotimento. La pallina francamente ci è sembrata troppo sollecitata da tali movimenti, facilitando il compito del giocatore più del dovuto (il Tilt comunque è sempre in agguato). Una scossa al tavolo porta sempre un cambio di direzione della pallina verso la spinta, ovviamente in relazione al suo spostamento, e dopo un po’ vi ritroverete a giocare oltre che con le palette anche con gli scuotimenti del tavolo.
Le proprietà uniche del wiimote non sono utilizzate in altra maniera. Anche i menù sono controllati in modo classico, segno anche della conversione del gioco dai sistemi precedenti.
Concludiamo dicendo che oltre ai tavoli classici (di cui alcuni sono quasi lontani parenti dei flipper per come li conosciamo), ci sono alcuni giochi aggiuntivi sempre della Gottllieb che permettono anche di guadagnare alcuni crediti se siete fortunati. Per una panoramica dei tavoli da gioco vi rimandiamo ai box a fianco pagina.

Gottlieb Pinball Classics
Gottlieb Pinball Classics

Commento

Gottlieb Pinbal Classics è una onesta raccolta di flipper, venduta inoltre al prezzo budget di circa 35€.
Non tutti i tavoli sono elaborati come ci si potrebbe aspettare, e i più vecchi sono delle vere e proprie macchine mangiasoldi, con addirittura diverse trappole in cui perdere la palla, ma la convincente realizzazione della fisica e la cura riposta in ogni aspetto dei tavoli ne fanno una simulazione da prendere in considerazione se siete appassionati di flipper e ne sentite la mancanza.
E’ anche vero che tutti gli altri giocatori possono rivolgere i loro risparmi altrove, senza rimpiangere questa prima uscita System 3.

    Pro:
  • Ben 10 tavoli Gottlieb tra i più famosi, molto diversi tra loro
  • Realizzazione tecnica e del motore fisico apprezzabile
  • Diverse modalità di gioco
    Contro:
  • Alcuni tavoli sono troppo antiquati
  • Oltre ai flipper, giustamente, non c’è altra sfida o attrazione

Tutti i flipper del concorrente

Genie
Considerato tra i migliori dell'epoca, questo tavolo è semplice ma non per questo poco divertente. Le due tavolette in alto a sinistra compongono un miniflipper nel flipper.
Victory
Un tavolo molto veloce, con obiettivi più elaborati, e le prime caratteristiche dei flipper più avanzati, come le rampe rialzate.
Eldolrado
Un tavolo piuttosto ostico e con pochi obiettivi, lo scopo è colpire in sequenza i bersagli per aumentare i moltiplicatori.
Goin' Nuts
Un tavolo mai entrato in produzione perchè ritenuto troppo ingombrante. A differenza dei classici flipper, si gioca sempre in multiball e si devono guadagnare altri secondi per ritardare il conto alla rovescia.
Big Shot
Un tavolo basato sul biliardo, pulito ed elegante. Gli obiettivi sono molto semplici, così come il tavolo, ma nonostante tutto riesce ad avere un certo fasciano, grazie al suo spirito retrò.

Teed Off
E' il tavolo più moderno tra quelli proposti, con molti obiettivi avanzati e difficili da raggiungere. Il flipper più vicino a quelli che trovavamo in sala giochi (tra le quali ricordiamo anche questo).
Black Hole
Un flipper piuttosto semplice nella struttura, ma difficile da giocare. Il tavolo contiene un secondo piano inclinato nell'altro verso con un flipper più piccolo in cui fare punti.
Strike N' Spares
Non un vero e proprio flipper, con le due palette possiamo lanciare la pallina che deve colpire le sagome di alcuni birilli, e come in una partita di bowling bisogna fare strike.
Ace High
In questo tavolo oltre ad avere più delle tre classiche palline, bisogna colpire i "bumpers" per aumentare i punti. Ai fini del punteggio cotna anche il modo in cui si perde la palla. Ostico. Central Park
Un tavolo semplice negli obiettivi ma in cui è impossibile tenere la palla in gioco. Da giocarcisi lo stipendio.

Le simulazioni di flipper sono un genere tra i più antichi nel panorama dei videogiochi. Il mercato non li ha mai seguiti con troppo interesse, eppure questi tavoli elettronici riescono ad affascinare chiunque. Col tempo il genere è andato scomparendo ed è diventato sempre più difficile avere per le mani una bella e divertente simulazione di pinball. System 3 ci permette di poter affondare nei ricordi fino a quando le sale erano piene di tavoli inclinati che emettevano luci, suoni elettrici e impetuosi schiocchi al regalo di un credito, e lo fa proponendoci questo Gottlieb Pinball Classics come titolo di lancio per Wii.
Ricordiamo che il gioco in questione non è inedito ma è una conversione di una collection già uscita per PSP e PS2 con il nome di “Pinball Hall of Fame”.