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Horse Life - Recensione

Una nuova simulazione che ci porta stavolta a vivere la realtà di un maneggio, addestrando il nostro cavallo ed affrontando competizioni e corse nel bosco.

RECENSIONE di Ludovica Lagomarsino   —   07/11/2007
Horse Life - Recensione

Per tutte le giovani donne (o perlomeno per molte di loro) arriva sicuramente un'età nella quale si desidera un cavallo, probabilmente con in testa le immagini di produzioni cinematografiche come "Una corsa sul prato" o il più moderno "L'uomo che sussurrava ai cavalli". O sarà perchè siamo cresciute a razioni di MioMiniPony? Quale che sia il motivo, sono sicuramente molte le donne che possono affermare di aver sognato di poter vivere l'esperienza di un maneggio. In ogni caso, Horse Life è un titolo che si ripropone di far vivere almeno l'idea di tale esperienza, riuscendo sicuramente a tirare fuori più di un luccichio negli occhi di un pubblico molto giovane e portato ad un velo di romanticismo, stuzzicando anche un certo spirito di competizione. Ad accoglierci nel gioco troviamo subito una melodia rilassante ed un anziano signore dall'aria un po' severa che sarà il nostro tutor per tutto lo svolgimento di Horse Life e che, in effetti, ha un'aria molto "nonnesca". Dopo aver creato un profilo fra i tre disponibili ed aver scelto la razza del nostro futuro cavallo, fra le tre a loro volta disponibili (cavallo da sella francese, purosangue inglese o arabo), accediamo ad un breve filmato introduttivo che ci porta nel box di un maneggio, ad assistere alla nascita di un puledrino della razza da noi selezionata. A due anni di distanza, ormai adulto, sarà il nostro compagno di gioco.

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Una corsa sul prato

A questo punto siamo pronti ad entrare nel merito del gioco vero e proprio, scoprendo innanzitutto i luoghi che caratterizzano l'ambiente di qualunque maneggio di livello medio: la "boutique", ossia una sorta di negozio interno dove acquistare quanto necessario per noi e per la cura del nostro cavallo, dal cibo, agli utensili per la cura del mantello, alle selle ed all'abbigliamento equestre per il nostro alter ego virtuale. C'è poi un Centro Competizioni, all'interno del quale si svolgeranno le competizioni nei loro vari generi e classi, tema che affronteremo più avanti. Il prossimo ambiente da visitare è la Stazione di Monta, uno dei posti focali del gioco. Si tratta infatti del luogo dove interagiremo con il nostro cavallo per quelli che sono gli aspetti probabilmente più importanti ai fini della buona riuscita del gioco: l'addestramento, il box, il prato ed il rifugio. Il box è, naturalmente, il luogo adibito al mantenimento del cavallo, luogo che dovremo tenere pulito cambiando la paglia, dove potremo nutrirlo, spazzolarlo, strigliarlo e lavarlo. Dove, insomma, ci cureremo degli aspetti che andranno poi ad influire sulle statistiche dell'animale, ossia felicità, forma e pulizia. La felicità viene in realtà molto più facilmente influenzata dall'interazione che possiamo avere con il cavallo nel prato, dove possiamo coccolarlo e fornirgli dei dolcetti. Il rifugio è il luogo dove possiamo cambiare il nostro abbigliamento e la sella e controllare trofei e diplomi ottenuti ed infine, il prato, è dove potremo andare a fare corse nel bosco mantenendo alta la forma fisica del nostro destriero.

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Diplomati e competi

Il centro d'addestramento è invece certamente la parte focale del gioco, essendo indispensabile ottenere diplomi progressivi per poter accedere alle corrispondenti classi competitive, proprio come in ogni carriera sportiva che si rispetti. I diplomi partono al livello principiante per terminare con il livello campione, ovviamente il livello di difficoltà più elevato. Ogni livello ci farà cimentare con le tre discipline portanti del mondo dell'equitazione: il dressage, il percorso ad ostacoli ed il cross. Il primo, noto ai più forse per gli spettacoli offerti dalla scuola di equitazione viennese con i celebri cavalli lipizzani, consiste in figure estetiche che richiedono grande controllo sull'animale. Il salto a ostacoli è noto a tutti, mentre il cross è un percorso su terreno aperto, solitamente di campagna/bosco, con una serie di ostacoli "naturali" da affrontare. Una sorta di "off road" equino, potremmo dire. Ogni diploma ci permetterà di accedere a livelli competitivi più elevati, che culmineranno con il torneo nazionale. Terminate le prove dei tornei, suddivise nelle tre discipline, potremo competere in una gara unica comprensiva di tutte le discipline. Vincere le gare ci farà guadagnare soldi da spendere nella Boutique e una sorta di reputazione. Il legame con il centro addestramento ed i diplomi è reso strettissimo dalla necessità di completare un circuito competitivo per poter accedere al successivo livello di addestramento, proprio come è necessario aver ottenuto un diploma di un certo livello per poter accedere alle rispettive competizioni.

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Op op cavallo: un colpo di stilo

Il sistema di gioco è semplice ed intuitivo e ricorda molto il concetto dei Rhythm Game e completamente affidato all'utilizzo dello stilo, sia per effettuare le scelte da menu che per controllare in senso stretto il cavallo. Per strigliarlo, spazzolarlo e lavarlo, come anche per carezzarlo, ci sarà sufficiente passare la stilo sul mantello dell'animale nella direzione indicata dalle frecce, che normalmente coincide con la direzione di crescita del pelo. Nelle fasi principali del gioco, che si tratti di competizioni, addestramento o corse nel bosco dovremo naturalmente stare in sella al nostro cavallo e guidarlo correttamente nelle varie situazioni. Per cambiare il passo, aumentandolo ad un trotto o ad un galoppo leggero, sarà sufficiente effettuare una pressione dello stilo sul posteriore del cavallo, per rallentare sulle briglie. Le varie figure del dressage, così come i cambi di direzione ed i salti sono invece controllati da una serie di sequenze sul touch screen che dovremo seguire col pennino, toccando i cerchi che compariranno e trascinando senza staccare il pennino dallo schermo seguendo le evoluzioni del cerchio in questione. Se saremo precisi nel seguire le tracce a video otterremo esecuzioni di vari gradi di perfezione, se imprecisi incorreremo in errori, come può essere ad esempio il rifiuto di un salto. Il tutto si svolge in maniera piuttosto intuitiva e la velocità e la complessità delle tracce da seguire a schermo aumenta naturalmente in progressione con il nostro livello di avanzamento nel gioco. Una pecca, tuttavia, riscontrata è la tediosità estrema delle fasi di addestramento. Per superare infatti uno degli esami che ci faranno acquisire la capacità di eseguire i vari tipi di esercizi che compongono un diploma, dovremo eseguire l'esercizio stesso una prima volta per prova e poi altre quattro volte per superare l'esame. La cosa diventa francamente eccessivamente ripetitiva, credo che due volte o tre sarebbero state ampiamente sufficienti, soprattutto su esercizi lunghi e complessi. Se si commette un errore nell'esecuzione di un esercizio si è per altro costretti a ripetere da capo l'esame, portando il livello di ripetitività al limite della soglia della noia. Altra pecca è la camera che passa ad una visione frontale rallentata quando si esegue un “perfetto”, cosa che crea qualche difficoltà di coordinazione nel caso di esecuzioni immediatamente successive. Per quanto riguarda il resto delle dinamiche di gioco, siamo di fronte sicuramente ad un concetto di una certa schematicità, che tuttavia nelle mani di una giovanissima dovrebbe venire superato dalla competitività che inevitabilmente viene generata con la “prima della classe” di turno, spocchiosetta al limite dell'insopportabilità, un vero piacere assistere alla sua frustrazione quando viene da noi battuta in competizione.

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Per quanto riguarda il comparto grafico, che vuole essere il più possibile realistico e distaccarsi da qualsiasi concetto di “pupazzosità”, dobbiamo accusare un certo grado di legnosità per quanto riguarda i movimenti dei cavalli. A parte questo difetto, per il resto va riconosciuta la validità nel comunicare un buon senso di movimento, oltre alla capacità di rendere l'atmosfera di un maneggio di medio-alto livello. L'audio, comprensivo di musiche sbloccabili nella boutique a variare la libreria dei brani di accompagnamento alle gite nel bosco, riesce ad essere abbastanza gradevole ed adeguato alle ambientazioni. Il gioco non è particolarmente longevo, dobbiamo aggiungere, anche se possiamo usufruire di un certo grado di rigiocabilità se vogliamo riempire la barra della reputazione e conseguire un primo posto in tutte le competizioni. Da aggiungere che una volta terminato il gioco avrete la possibilità di sbloccare un animale mitologico, giocabile, la cui natura non vi vogliamo rivelare per non rovinarvi la sorpresa. Un buon titolo, consigliabile però solo a giovani e giovanissime, dal momento che dubitiamo francamente che il target possa discostarsi da questa fascia ed attrarre un pubblico più adulto. Un'ottima alternativa, in ogni caso, ai vari tamagotchi virtuali alla Nintendogs che stanno popolando il portatile Nintendo.

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Commento

Horse Life è un prodotto chiaramente destinato ad un pubblico molto giovane, probabilmente femminile. Preso in quest'ottica riesce sicuramente ad essere piuttosto valido, grazie alle sue caratteristiche di realismo che permettono di avere un approccio ideale, per quanto dal punto di vista strettamente romantico, con la realtà dell'equitazione agonistica. Buono il senso di competizione generato, molto ben sfruttato il sistema di controllo, sulla falsa riga dei rhythm game più celebri. Salvo un pò di legnosità in alcuni movimenti del cavallo, apprezzabile in generale la grafica, come anche il comparto sonoro. Possiamo andare incontro ad una certa sensazione di ripetitività ma in generale i ritmi sono sufficientemente snelli da tenerci lontani dal tedio, salvo le sedute di addestramento che avrebbero potuto essere più brevi.

Pro

  • Grafica realistica
  • Controlli intuitivi di facile approccio
  • Discreta rigiocabilità
Contro
  • A volte può essere ripetitivo
  • Animazioni legnose
  • Poche opzioni di personalizzazione dei cavalli