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Jackass: The Game - Recensione

Folli corse sui carrelli della spesa, tuffi nella cacca di elefante, sessioni di ballo "nature" nei centri commerciali... Questo e altro nella riduzione videoludica di Jackass!

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   25/10/2007
Jackass: The Game - Recensione
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Commento

La struttura di Jackass: The Game era l'unica possibile per un titolo di questo genere, che ha il compito di tradurre su schermo (spesso esagerando, si spera) le atmosfere e le azioni viste in una trasmissione che negli USA ha un suo seguito, ma in Italia non conta chissà quanti spettatori affezionati. Ci sono diversi party game dello stesso tipo che vantano una qualità eccezionale e riescono a divertire tantissimo, in primo luogo quelli realizzati da Nintendo, ma in questo caso la situazione è ben diversa. I minigame di Jackass, infatti, spesso stentano a coinvolgere per un motivo o per l'altro: alcuni sono troppo brevi, altri troppo semplici, altri ancora sono macchinosi. E la realizzazione tecnica approssimativa non aiuta. In definitiva, ci troviamo di fronte a un prodotto che ha molti punti in comune con lo show televisivo da cui è tratto: può piacere o non piacere, con ben poche vie di mezzo.

    Pro:
  • Struttura "a traguardi"
  • Molto fedele alla trasmissione
  • Trentacinque minigame...
    Contro:
  • ...tutti troppo corti e privi di spessore
  • Tecnicamente appena sufficiente
  • Poco longevo

Jackass: The Game è disponibile per Nintendo DS, PSP e PlayStation 2.
La versione testata è quella per PlayStation 2.

Nato qualche anno fa come un prodotto amatoriale, Jackass ha saputo ritagliarsi un proprio spazio nel palinsesto televisivo di MTV, è addirittura sbarcato nei cinema e ora trova anche una trasposizione in videogame per PlayStation 2, PSP e Nintendo DS. Probabilmente il successo di una trasmissione così "al limite" sta nella propria assurdità, nel creare situazioni divertenti anche laddove ci sarebbe ben poco di cui ridere. Uno show politicamente scorretto, scurrile e irriverente, dunque, che ora è possibile ricreare grazie a Jackass: The Game.

Sono stupidi o sono pazzi?

La schermata di avvio del gioco ci mostra quelle che sono le modalità disponibili: la storia, la sfida e il multiplayer. Inutile dire che la modalità "storia" è quella che racchiude il grosso dell'azione e vanta una struttura "a traguardi": ci si cimenta con i sette episodi disponibili affrontandoli uno alla volta, con il successivo che si sblocca solo una volta racimolata una determinata somma di denaro. Ogni episodio racchiude quattro o cinque differenti attività, ognuna con degli obiettivi da raggiungere perché si possa dire "completata". Per fare un esempio pratico, dovremo cimentarci in una pericolosissima corsa sul tetto di un grattacielo, a bordo di carrelli della spesa. In questo caso gli obiettivi sono semplici e riguardano la distanza totale che si riesce a coprire ad ogni tentativo, mentre per vincere basta fermarsi dopo l'avversario, ovviamente senza cadere giù dal palazzo... Non tutte le attività prevedono la presenza di qualcuno da battere, comunque: a un certo punto dovrete rotolare dentro una palla di neve per una discesa, e gli obiettivi saranno di "inglobare" un certo numero di sciatori e di motoslitte, nonché di distruggere alcune case di legno. Ad ogni modo, il successo nei minigame si traduce in un guadagno di denaro che può rendere possibile l'accesso all'episodio successivo.

Jackass: The Game - Recensione
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La fiera dei minigame

Jackass: The Game è una raccolta di trentacinque minigame, dunque. Non è possibile accedere ai giochi più avanzati senza aver prima sperimentato a fondo quelli disponibili immediatamente, questo per via della struttura "a traguardi" a cui si accennava precedentemente: bisogna per forza di cose fare pratica con tutto ciò che il gioco ha da offrire, eventualmente concentrandosi sulle discipline più divertenti a scapito di quelle meno riuscite. È chiaro che gran parte del divertimento deriva da un fattore visivo: i personaggi sullo schermo si comportano in modo molto fedele ai reali "conduttori" di Jackass, e le situazioni che vengono mostrate sono talmente strambe che strappano più di un sorriso. Tutto ciò non si riflette sulla giocabilità, però, visto che i minigame più semplici non vanno oltre la pressione continua di un pulsante, mentre quelli più complessi appaiono persino macchinosi e stentano a coinvolgere. Completare ogni episodio e stabilire nuovi record nelle varie discipline si traduce nello sblocco dei minigame all'interno della modalità sfida, nonché nella disponibilità di nuovi personaggi e nuovi vestiti. Il multiplayer, infine, ci permette di affrontare alcune specialità in gara con un avversario umano.

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Realizzazione tecnica

È triste pensare che i team di sviluppo attualmente al lavoro su PlayStation 2 non mettono al primo posto il raggiungimento di determinati risultati tecnici, nonostante la macchina su cui devono lavorare sia ormai un libro aperto e ci ha fatto vedere cose strabilianti. Entrando nello specifico di Jackass: The Game, abbiamo una grafica che da un lato riproduce in modo fedele i protagonisti dello show, anche dal punto di vista delle animazioni, dall'altro si basa su un motore "ballerino", che non riesce mai a garantire un frame rate stabile e che offre un livello di dettaglio mediocre. Per quanto concerne il sonoro, abbiamo una serie di dialoghi interpretati dai personaggi della trasmissione (sottotitolati in Italiano) e un certo numero di canzoni "firmate" in sottofondo, prevalentemente del solito genere punk. Il sistema di controllo varia per ogni disciplina: ci sono le prove in stile rythm game in cui bisogna semplicemente premere a ritmo determinati pulsanti, mentre in altri contesti dovremo controllare il movimento del personaggio con lo stick analogico sinistro, come negli action game. La risposta agli input è rapida e precisa in tutti i casi, a parte le sezioni "musicali", in cui bisogna anticipare lievemente la pressione dei pulsanti perché l'intervento venga intercettato correttamente.