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Kakuto Chojin

Kakuto Chojin, ovvero, la demo grafica che tutti speravano divenisse realtà ! In effetti avevano ragione loro, i filmati non erano in full motion, ma, come al solito, c’è un però..

RECENSIONE di La Redazione   —   28/12/2002
Kakuto Chojin
Kakuto Chojin

Kakuto Chojin

UAAAATAAAAA’ !!!!!!

In Kakuto Chojin ci sono ben 11 personaggi selezionabili. Le modalità aggiuntive, oltre lo Story Mode sono il Multiplayer che si suddivide in Battaglia Reale e Versus Mode.
Penserete che le modalità per arricchire il gioco implementate dagli sviluppatori sono poche, e in effetti avete ragione. La costante che affligge esclusivamente questo genere di giochi, è la longevità, quasi sempre nulla. Inutile dire che il sinonimo longevità non si sposa proprio bene con quello picchiaduro ; essa aumenta solo con l’aumentare degli amici che vengono a casa vostra per fare una partita in compagnia. Tuttavia Kakuto Chojin è godibilissimo anche in single player.
Praticamente avvolto da una trama inesistente si sa solo che c’è questo torneo chiamato Fist of Fire ovvero , pugno di fuoco, e che in esso vengono radunati tutti i migliori combattenti del globo. Ogni personaggio pratica diversi stili di lotta. Alcuni di loro fanno parte dell’oscurità, altri sono semplici umani. Sarà il torneo a decidere la supremazia di una delle due fazioni , i Kakuto e i Chojin. Ogni combattente avrà uno stile di lotta che viene determinato anche dalla fazione alla quale lui/lei appartiene (ad esempio il personaggio che pratica il karate, a seconda della fazione di cui farà parte, avrà mosse leggermente diverse).
Qui viene il tasto dolente da premere in sfavore di un prodotto che aveva le potenzialità per sbaragliare la concorrenza : ci sono poche mosse e poche prese per ognuno dei personaggi.
Se non fosse per la piccola difficoltà che si incontra nell’attuarle, il gioco potrebbe risultare particolarmente facile e noioso. Vi assicuro comunque, che dalla modalità Normal in poi, non è proprio facile abbattere gli avversari. Sì, perché il combattimento si presenta abbastanza simulativo nonostante le poche mosse a disposizione. Un avversario verrà colpito a dovere solo dopo aver sferrato una serie di combo contro di lui, dalla quale ne conseguirà una serie di schivate e parate degne dei migliori combattimenti di arti marziali visti nei film. Il motion capture realizzato dà una naturalezza ai movimenti dei personaggi tanto da farvi dimenticare che sono fatti di poligoni, e il tutto è accompagnato da una colonna sonora Heavy Metal di sicuro impatto e di grande qualità audio.

Kakuto Chojin
Kakuto Chojin

Kakuto Chojin

Oh my God !!! Davvero. Rimarrete estasiati dalla realizzazione tecnica di questo titolo. I personaggi sono i migliori modelli poligonali mai visti in un picchiaduro. Effetti di luce e di rifrazione sul loro corpo, trasparenze, persino l’effetto lucido delle parti nude del personaggio, che forse in alcuni casi è talmente esagerato che dà la sensazione di “unto”. Movimenti talmente naturali da farli sembrare vivi, animazioni curate al limite del possibile.
Collisioni non impeccabili, ma convincenti.
Una nota di demerito va alla realizzazione degli scenari.
Essi risultano spogli e per la maggior parte scuri, a parte alcuni che riproducono degli interni, come il tempio cinese. Una cosa che sarebbe piaciuta a molti è anche la possibilità di avere lo scenario interattivo (come visto in DOA3) e sfruttarlo a proprio favore, ma non è così. Tanta cura, a tratti maniacale per i personaggi e per la loro caratterizzazione (quando userete Shadow, vorrete avere anche voi come lui la sua tuta di cyberpelle !) e così poca attenzione al resto, relegano questo picchiaduro alla nomina di prodotto discreto e non di capolavoro.

Kakuto Chojin
Kakuto Chojin

Kakuto Chojin

Ma un seguito di Tobal no ?

Sarò sincero : sono rimasto veramente colpito da questo prodotto dei Dream Publishing (per la cronaca, i creatori di Tobal, Ergheiz e The Bouncer) ma quasi solo per la grafica. Si poteva fare di più, anche se non nascondo che è un picchiaduro che mi diverte non poco. La veste grafica è un buon 80% della qualità del prodotto, l’atmosfera non è da meno, ma adesso come adesso, ci vuole di più.
Avrei gradito un ritorno di Tobal, che alla sua uscita venne considerato il migliore in fatto di grafica e mosse da compiere spettacolari, e settò nuovi standard per i picchiaduro ; d’altronde, di seguiti ce ne sono tanti ! Per quanto non possa competere, tranne che per la sua cosmesi, con i mostri sacri Dead or Alive, Tekken e Soul Calibur, Kakuto Chojin ha qualcosa che potrà catturare coloro che cercano poca frenesia in un picchiaduro e mosse mirate senza “smanettare” sul pad. Da provare, ma gli amanti del genere non se lo lascino sfuggire !

Kakuto Chojin
Kakuto Chojin

Kakuto Chojin

Kakuto Chojin, ovvero, la demo grafica che tutti speravano divenisse realtà ! In effetti avevano ragione loro, i filmati non erano in full motion, ma, come al solito, c’è un però……

Effettivamente, la cosa che ha più incuriosito e che ha fatto più discutere la comunità videoludica, è stata la riserva con cui i videogiocatori hanno accolto Kakuto Chojin : filmati su filmati, sempre poco chiari, e che non facevano bene intendere l’effettiva qualità (almeno dal punto di vista visivo) del titolo Dream Publishing.
Una cosa è certa : dal punto di vista grafico, siamo di fronte ad un prodotto che arriva ad una qualità mai vista prima su nessuna piattaforma videoludica !