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L.A. Rush - Recensione

Need For Speed, Juiced, Burnout e Midnight Club. Sono questi i grandi nomi che Midway prova a sfidare reinventando una sua serie d'annata, quella del "Rush". Impresa ardua, scopriamo quali carte hanno tentato gli sviluppatori per provare a svecchiare la serie, rendendola competitiva sul mercato dei Racing al giorno d'oggi.

RECENSIONE di Claudio Camboni   —   28/10/2005
L.A. Rush - Recensione
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L'Effetto GTA ha colpito ancora.

L.A. Rush, così è intitolata l'ultima fatica Midway, segue due filoni principali per attrarre il giocatore. Uno è il famoso "GTA style", l'altro è musica HipHop evocata dal protagonista afro-americano, che in tutto il gioco fà da leit motiv. L.A.Rush è un gioco letteralmente gigantesco. Midway ha superato Activision ed il suo True Crime per quanto riguarda la meticolosità nella ricostruzione di Los Angeles. La mappa è ancora più grande ed estesa, e comprende una zona che spazia da Venice Beach e Santa Monica, passando per Downtown ed i suoi grattacieli, finendo la corsa sulle colline di Hollywood. Il protagonista delle vicende narrate è Trikz, e l'ha fatta davvero grossa stavolta. Si è messo contro un Boss locale, facendolo infuriare. Quest'ultimo, di spietato potere, ha rubato la nostra collezione di automobili, e non solo questa. La nostra missione in L.A.Rush sarà quella di correre gare illegali bandite da Mr.Lidel, nel disperato tentativo di rientrare in possesso delle nostre proprietà.

Midway ha superato Activision ed il suo True Crime per quanto riguarda la meticolosità nella ricostruzione di Los Angeles

Storia secondaria: conquistare la sua ragazza Lana. E tutto ciò con la potenza dei motori e l'abilità nella guida pericolosa, attraverso competizioni di ogni genere, guadagnando denaro per pompare la macchina ed in generale far capire a tutti chi è il migliore sul torrido asfalto Californiano. Le competizioni sono veramente tante. Si va dalle Street Races, le Acquire Races (dove, localizzata la vostra auto, dovrete portarla da un punto A ad un punto B senza che questa sia distrutta dalla banda di Mr.Lidel), le Retribution Races, le Stunt Races dagli incredibili incidenti, le Endurance Races che durano come una LeMans, Cross-town Races, ed infine le Bonus Races che sono gare speciali disegnate apposta per auto modificate. Sembra essercene veramente per tutti i gusti e palati, in L.A.Rush, e le potenzialità per essere "La" hit dell'inverno di quest'anno ci sarebbero tutte, se non che...

L.A. Rush - Recensione
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Un mix mai collaudato

Ci troviamo di fronte ad una grossa patch work senz'anima. Un mix di generi e di giochi mai sperimentato prima, che in realtà poco aggiunge a quant'è stato detto fin'ora dal genere automobilistico. Difficile innovare, certo, ma creare un gioco da zero fondando le proprie fondamenta sulla concorrenza è proprio necessario? Gli ispiratori di L.A.Rush non sono poi così difficili da scovare. Gli sviluppatori hanno tenuto un occhio in diversi monitor. Primo tra tutti, quello che mandava GTA, dal quale ne riprende la libertà di movimento e l'ampiezza della mappa. Secondo, quel Burnout che gli ha "ispirato" incidenti spettacolari. Accanto vediamo Midnight Club, dal quale è stata rippata la struttura dei check point e delle competizioni. Infine da Driver prende le "missioni" al volante. Rispetto ai giochi arcade della serie Rush, i veicoli di L.A. sono molto "leggeri". Chi è abituato ai "carri armati" di un qualsiasi Rush sarà spiazzato. Le autovetture sono state alleggerite per due motivi: creare maggiore sensazione di velocità e facilitare gli incidenti. Ma se per un attimo riuscite a fare finta che questo non sia un gioco "Rush", tutto potrebbe tornare al suo posto, ed in fondo non è difficile farlo visto che L.A. potrebbe chiamarsi in qualsiasi altro modo: il legame parentale con la serie non esiste più.

L.A. potrebbe chiamarsi in qualsiasi altro modo: il legame parentale con la serie non esiste più

Un mix mai collaudato

Il feeling con le macchine è aumentato, la velocità anche, aiutata da ottime inquadrature, quattro in totale. La manovrabilità è ottima, e man mano che sbloccherete auto nuove come le Lotus o la Saleen S7 migliorerà progressivamente. C'è un altro però, purtroppo. La giocabilità su strada è minata dall'eccessivo traffico inserito. Troppe, troppe autovetture e camion in mezzo alla strada. Anche dopo ore ed ore di pratica, il traffico minerà la vostra abilità di guidatore. Forse per favorire la spettacolarità degli incidenti, Midway ha tralasciato la parte più importante: la corsa. In L.A.Rush si corre con il freno tirato per paura di andare a sbattere di continuo. In un gioco come Burnout3 era diverso. Il rischio era la componente principale e serviva ed ottenere boost. Nel Revenge possiamo sbarazzarci del traffico come vogliamo. Ma in L.A.Rush possiamo solo che disintegrarci contro a tutta velocità.

L.A. Rush - Recensione
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Un mix di frustrazioni.

In questi casi nasce spontanea una voglia irrefrenabile di Next-Gen. L.A.Rush è grosso e grasso, ma mal realizzato. La versione PlayStation2 è il festival del bad clipping, che mi ero quasi dimenticato alle soglie del 2006. Persino le Cut Scenes scattano. La quantità di poligoni è mediocre, e viste le ultime uscite per PS2 era lecito aspettarsi di più. Peccato, perchè non sarebbe stato male vedere una Los Angeles un po più curata. La versione Xbox elimina i problemi del clipping e delle teture slavate, ma non aggiunge molto. Nessun poligono in più e qualche effetto di luce e rifrazione aggiunto. La frustrazione, oltre che grafica, è data anche dagli innumerevoli "Loading" che appaiono sullo schermo, che non fanno affatto rima con "corsa frenetica". Sembra di essere tornati di una generazione indietro, forse due. Altre frustrazioni in arrivo? Si, dall'intelligenza artificiale.

Come in un moderno Arancia Meccanica, sarete costretti a sorbirvi ogni benedetto schianto.

Che sembra proprio posticcia, finta. Le auto eseguono sempre gli stessi movimenti, le stesse traiettorie. Alla fine la tattica usata per vincere in L.A.Rush sarà sempre la solita: studiare la traiettoria dell'avversario, accumulare Nitro e spararli tutti in fondo: un piazzamento tra i primi tre è assicurato, l'avanzamento anche. Molto poco accattivante ed eccitante. Midnight Club per esempio aveva introdotto un motore di intelligenza artificiale "random", che rendeva di fatto impossibile prevedere cosa potesse fare l'avversario. Tutte qui, le frustrazioni? Nemmeno per sogno. Come detto in precedenza, gli schianti ed i botti saranno tanti, troppi. Belli, spettacolari, ma spezzano terribilmente il ritmo perchè L.A.Rush non è un gioco di incidenti. Va bene, possiamo skipparli e continuare a correre? Nemmeno per sogno. Dovrete vedervi ogni santo incidente dall'inizio alla fine. Come in un moderno Arancia Meccanica, sarete costretti a sorbirvi ogni benedetto schianto.

L.A. Rush - Recensione
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Commento

L.A.Rush fallisce le sue missioni. Non è un gioco divertente. Anzi, è divertente i primi minuti e con il passare delle ore diventa letteralmente frustrante. Non è un gioco innovativo, perchè non apporta nulla al genere e non ha una propria identità, scopiazzando idee quà e là dai franchise più famosi. Dimenticandosi però di essere un gioco di corse, avendo troppi incidenti (non skippabili) e un'intelligenza artificiale nemica troppo bassa e stupida. La realizzazione è mediocre: alcuni buoni spunti, come le vetture ed i loro riflessi, ma contornate da pochi poligoni, bad clipping su PlayStation2 e poca solidità generale. Un titolo apparentemente accattivante, con il suo stile HipHop moderno e la libertà di movimento di un GTA, che dopo pochi minuti giocati perde però tutto il suo fascino.

    Pro:
  • Mappa enorme e varietà di locazioni
  • Numerose modalità di gara
  • Ottimo senso di velocità
    Contro:
  • Tecnicamente mediocre
  • Intelligenza artificiale troppo bassa
  • Troppi incidenti, per di più non skippabili

Multipiattaforma

LA Rush è uscito in versione PlayStation 2 e Xbox. Partendo dalla prima e arrivando alla versione per console Microsoft, aumentano risoluzione d'immagine e qualità delle texture. Il problema resta la qualità del titolo in sé, che non migliora.

L'ardua impresa di Midway.

L'impresa appare titanica. Sfornare un titolo di corse illegali che possa contemporaneamente rivaleggiare con i mostri sacri "Need For Speed", "Burnout" e "Midnight Club", e ritagliarsi anche un degno spazio espositivo tra gli scaffali dei negozi, oggigiorno così affollati da racing game di tutti i gusti. Midway, ultimamente rigenerata ed in vena innovativa, spreme le proprie meningi e cerca di creare un titolo che si differenzi dalla massa, che attiri e che sia "cool" come l'ultima generazione di giochi ha imposto di essere per piacere alla "generazione GTA". Tanti fardelli per Midway, forse troppi. Vediamo come se l'è cavata con il suo nuovo gioco della serie Rush: Los Angeles Rush!