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Le Cronache di Narnia

In contemporanea con l’uscita del film nelle sale, ecco il tie-in de Le Cronache di Narnia.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   13/01/2006

Personaggi e sistema di controllo

Chi ha visto “Le Cronache di Narnia” sa bene che non si tratta di un film d’azione, ma i talentuosi sviluppatori del team Travellers Tales non potevano certo produrre un videogame noioso. E così le numerose sequenze filmate, tratte dai momenti topici del lungometraggio, fanno da collante a una trama che in realtà è ben più movimentata di quella vista al cinema: i fratelli Pevensie dovranno affrontare ogni sorta di creatura maligna, dai semplici lupi ai nani, dagli orchi ai minotauri, dai giganti ai lupi mannari. E non saranno battaglie da poco, tutt’altro: man mano che vi avvicinerete alla conclusione del gioco, gli scontri si faranno davvero complicati.
Il giocatore controlla uno dei quattro personaggi e può in qualsiasi momento cambiare, premendo un tasto dorsale del pad. Ognuno dei fratelli ha delle caratteristiche peculiari e degli attacchi speciali: Peter è il più forte ed è dunque più indicato per le mischie, Edmund ha la capacità di arrampicarsi e possiede un buon livello di forza, Susan può colpire da lontano (dapprima con palle di neve, in seguito con arco e frecce) e infine Lucy può guarire gli altri dalle ferite e può intrufolarsi all’interno di passaggi preclusi agli altri. È possibile far collaborare due personaggi contemporaneamente, dando vita ad attacchi combinati anche spettacolari: quando Lucy e Susan si tengono per mano, ad esempio, possono far cadere sui nemici una pioggia di frecce infuocate. Allo stesso modo, Peter può afferrare Edmund per le braccia e farlo roteare per colpire gli avversari o addirittura per distruggere dei blocchi di pietra: quel ragazzino deve avere le ossa dure…
Le azioni di coppia più efficaci, così come gli attacchi speciali (ottenibili tramite combinazioni di tasti), possono essere acquistati alla fine di ogni livello, spendendo i soldi raccolti per strada. È molto importante raccogliere tutte le monete quando si ha la possibilità di farlo, perché man mano che si procede il gioco diventa decisamente meno generoso in merito, non tanto per la quantità di soldi presente negli stage, quanto piuttosto per l’impossibilità di fermarsi a raccoglierli quando si hanno decine di nemici alle calcagna.

Realizzare un tie-in da un lato assicura un certo riscontro, potendo contare sulla popolarità di un film in uscita, dall’altro si rivela un’impresa tutt’altro che semplice.

Le Cronache di Narnia
Le Cronache di Narnia
Le Cronache di Narnia

Struttura di gioco

Realizzare un tie-in da un lato assicura un certo riscontro, potendo contare sulla popolarità di un film in uscita, dall’altro si rivela un’impresa tutt’altro che semplice, in cui il fallimento è sempre dietro l’angolo. L’obbligo di far coincidere gli avvenimenti con quanto si verifica nella storia originale può talvolta intrappolare il giocatore all’interno di situazioni tutt’altro che desiderabili, ma con Narnia è stato fatto un ottimo lavoro. Non si può certo dire che questo titolo sia esente dai difetti tipici delle trasposizioni videoludiche, ma è certamente uno dei migliori esponenti del genere. La struttura di gioco, nella fattispecie, è tutt’altro che lineare e di tanto in tanto vede la presenza di enigmi o di prove di abilità: dal semplice sfruttamento delle caratteristiche dei personaggi (Lucy che entra in un passaggio ristretto che la porta a smantellare un ostacolo dall’altra parte, ad esempio) a vere e proprie sfide contro il tempo (Peter che deve uccidere un certo numero di nemici per poi comandare l’attacco ai giganti prima che questi raggiungano una certa zona, con una sequenza che si ripete più volte). Per portare a termine Le Cronache di Narnia si fa una certa fatica, non per il numero di livelli disponibili (nella media) bensì per la difficoltà crescente.

Le Cronache di Narnia
Le Cronache di Narnia
Le Cronache di Narnia

Realizzazione tecnica

Il livello qualitativo della grafica è purtroppo altalenante: il design dei titoli e dei menu è decisamente mediocre, mentre ciò che si vede durante l’azione è di buona fattura, con modelli poligonali convincenti ed abbastanza dettagliati, ma soprattutto con una grande generosità nel numero di personaggi che si muovono contemporaneamente sullo schermo. Detta abbondanza, unita all’uso dell’alta risoluzione e di una serie di pregevoli effetti speciali (luci e riflessioni), purtroppo ha effetti deleteri sul frame rate, che è sì stabile ma che probabilmente non raggiunge i 30 fotogrammi al secondo su PS2 (la versione testata). Il comparto sonoro si avvale delle musiche originali del film (buone, dunque), di una serie di effetti nella norma e di un ottimo doppiaggio in Italiano, che per alcuni versi è addirittura preferibile a quello del film (o magari a voi è piaciuto sentir parlare Aslan come il Goldmember di Austin Powers…). [C]

A volte si fanno proprio dei brutti incontri...
A volte si fanno proprio dei brutti incontri...
Collaborare è la chiave per ottenere soluzioni più efficaci.
Collaborare è la chiave per ottenere soluzioni più efficaci.
Meglio stare attenti a dove si mettono i piedi, sul ghiaccio...
Meglio stare attenti a dove si mettono i piedi, sul ghiaccio...

[/C]

Multipiattaforma

Le Cronache di Narnia è disponibile per PS2, Xbox e GameCube. La versione per la console Sony è come al solito la più debole sotto il profilo tecnico, in particolare per quanto concerne il frame rate e la definizione della grafica.

Commento

Le Cronache di Narnia è un tie-in ben fatto, giocabile e divertente, che oltretutto si rivolge a un target più adulto rispetto al film, data la difficoltà di alcuni passaggi. Tecnicamente quasi impeccabile, purtroppo soffre di alcuni difetti riguardanti la giocabilità: la rilevazione delle collisioni è spesso problematica, e quando si è letteralmente circondati da nani, minotauri e giganti è tutt’altro che l’ideale. Nei momenti in cui l’azione si fa frenetica, inoltre, si nota una risposta lenta e poco fedele ai comandi. A parte questi inconvenienti, l’ultimo titolo targato Travellers Tales si è rivelato un prodotto solido e piacevole, che non mancherà di coinvolgere chi è rimasto affascinato dalla storia dei fratelli Pevensie.

    Pro:
  • Realizzazione tecnica pregevole
  • Doppiato in Italiano
  • Molto coinvolgente e impegnativo
    Contro:
  • Rilevazione delle collisioni talvolta problematica
  • Risposta ai comandi non sempre pronta
  • Alcuni passaggi sono davvero duri

Per fuggire dalla minaccia della seconda guerra mondiale, i fratelli Pevensie (Peter, Edmund, Susan e Lucy) vengono mandati da un lontano parente. I quattro ragazzi, però, non avrebbero mai immaginato che la loro nuova, grande e fredda casa potesse nascondere al proprio interno, nella forma di un guardaroba, il varco verso un mondo fantastico e inquietante: Narnia. È la più piccola della famiglia, Lucy, a scoprire per prima l’esistenza del passaggio: arrivata sulla neve di quel posto così freddo e misterioso, viene accolta da un amichevole satiro di nome Tunnus, che finisce quasi per tradirla e consegnarla alla Grande Strega Bianca, insediatasi sul trono di Narnia senza averne il diritto, dopo la scomparsa di Re Aslan. Fortuitamente, ben presto anche Peter, Edmund e Susan raggiungono Narnia e vengono messi al corrente di un’antica profezia: solo l’arrivo dei due figli di Adamo e delle due figlie di Eva potrà scacciare il male dal regno incantato. E quindi ci sarà da tirare un sacco di mazzate, avete capito bene.